Il futuro della Ztl di Terni continua ad essere oggetto di dibattito. Un dibattito che coinvolge, oltre che la politica, anche le varie associazioni e sigle di categoria. Dopo Confartigianato, anche Confcommercio interviene sul tema senza nascondere alcune preoccupazioni e perplessità. Il rischio suggerito, potremmo riassumere, è quello di trasformare il centro storico di Terni in un punto dove il commercio della città di San Valentino muore. È per questo motivo che l’associazione di largo Frankl ha diffuso una nota con alcune richieste rivolte, direttamente, all’amministrazione del Comune di Terni.
Ztl Terni: le perplessità di Confcommercio
Confcommercio si inserisce nel dibattito sulla ZTL di Terni in maniera costruttiva, sottilineando anche l’apertura al dialogo garantita dal sindaco Bandecchi. Nella nota diffusa, infatti, leggiamo: “Apprezziamo la disponibilità, dichiarata sui giornali, del Sindaco ad ascoltare la città su di un tema assai complesso, come quello della mobilità di persone e merci, per il quale occorrono scelte innovative e condivise. Un centro più vivibile ed attrattivo deve rispondere a coloro che ci vivono, salvaguardare lo svolgimento delle attività economiche che vi insistono, nonché migliorare la fruibilità dei visitatori che lo frequentano”.
Tuttavia, non mancano le critiche alla elaborazione del nuovo regolamento ZTL: “Non è sufficiente per dare adeguate risposte, capaci di bilanciare ed armonizzare i diversi interessi in gioco. Non bastano estemporanee soluzioni volte ad imporre limitazioni e pedaggi per l’accesso ed il parcheggio in centro città, senza che queste azioni siano affiancate da approcci e strumenti atti ad incoraggiare scelte più sostenibili in termini di mobilità di persone e merci”.
Infatti, aggiungono: “Non basta la modifica del regolamento ZTL ma occorre mettere in campo scelte innovative, in materia di politiche urbane integrate nel campo: della mobilità, della logistica, della sosta, e dello sviluppo di altri servizi. Serve mobilitare un impegno collettivo ad innovare, a beneficio della intera comunità cittadina!”.
Le proposte
Tra le proposte avanzate da Confcommercio vi è quella relativa alla novità introdotta con le nuove zone interdette al traffico e viene chiesa, in questo senso, l’abrogazione di tale tipologia di zonizzazione “In considerazione delle limitazioni nell’esercizio dell’attività quotidiana subite molte delle categorie economiche ivi presenti”.
Fatto questo aggiungono che sarebbe poi necessario: “Modificarne il funzionamento al fine di consentire l’accesso per operazioni di carico e scarico o per l’erogazione di particolari servizi, seppur in modo più limitato rispetto alle altre zone, così da differenziarle e giustificarne l’introduzione. Occorre una impostazione diversa rispetto al passato, superando il riconoscimento di una unica fascia oraria di accesso per il carico e scarico”.
Si chiede flessibilità
Sul tema Confcommercio aggiunge che: “Per rispondere adeguatamente a particolari esigenze, si propone l’accesso la mattina dalle 4 alle 11 ed il pomeriggio dalle 14 alle 17 giustificativo transiti per pronto intervento entro 72 ore”.
E ancora: “Questo strumento di flessibilità deve essere riconosciuto a tutte le imprese che svolgono attività di pronto intervento, a condizione che presentino una documentazione giustificativa da cui si evinca l’effettiva urgenza e l’impossibilità di una diversa programmazione dell’intervento. Ovviamente in forza di tali presupposti lo strumento deve essere esteso anche alla Z.I”.
“Attivarsi immediatamente”
In seno al comunicato, Confcommercio si rivolge direttamente all’amministrazione comunale di Terni con l’invito ad: “Attivarsi celermente affinché, completato il percorso di ascolto, sintesi e concertazione con la città”.
E di farlo: “Attraverso l’esperimento di tutti i passaggi istituzionali, predisponga un Regolamento rivisto o altra decisione politico-amministrativa, limitando temporalmente questo grave stato di incertezza e confusione, che danneggia le categorie commerciali ed imprenditoriali da noi rappresentate”.