ZTL a Terni, è il giorno del consiglio comunale per il varo della riforma al regolamento approvato di recente dal consiglio comunale. E a Palazzo Spada, dopo la presentazione degli emendamenti alla revisione proposta dall’assessore Iapadre e passata in commissione, scoppia la bagarre. Clima surriscaldato e consiglio sospeso dopo l’intervento del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che chiude alle proposte di revisione presentate da PD, Fratelli d’Italia e Forza Italia, tanto da essere lui stesso a dire in diretta di cercare di produrre più contenuti possibili per l’imitatore Crozza e la sua caricatura del primo cittadino di Palazzo Spada.
ZTL di Terni, Bandecchi attacca le opposizioni e sbarra la strada alle proposte di modifiche in consiglio
Prende la parola dopo l’illustrazione degli emendamenti, Stefano Bandecchi, e qualche polemica politica da parte dei consiglieri di opposizione. Sono soprattutto quelli del centrodestra, Elena Proietti (FdI) e Francesco Ferranti (FI), a pungolare la maggioranza di Alternativa Popolare, accusando la giunta di scarsa esperienza politica nella composizione dei vari interessi della città.
“Siamo la 40esima provincia italiana su 105 – attacca il sindaco -. Una città importante, dunque. Ma siamo anche l’unica città con un governo monocolore di Ap, perché i cittadini hanno deciso così. Eppure venite a fare lezione di politica. Siete così preparati in politica che i cittadini alle ultime elezioni hanno deciso di mandarvi a ca… La realtà è che non siete politici, ma poltronari. E non siete nemmeno stati capaci di mantenervela la poltrona“.
L’intervento viene interrotto dalle proteste dei consiglieri comunali. E allora Bandecchi rincara la dose. Chiede un minuto in più per il suo intervento. E poi riprende la parola: “Voglio il mio tempo, perché sennò il Prefetto e la magistratura mi accuseranno di usare il Comune come una mia proprietà, di interrompere il pubblico servizio. Ma devo rispondere, perché questa città, quando succedono cose come questa, comincia a starmi sui c… Siate rispettosi e non offensivi“.
La bagarre a Palazzo Spada e il consiglio interrotto per le proteste
Parla anche del consorso dei Vigili urbani, Bandecchi. “Che sarà espletato a giugno e che darà modo di rimpinguare l’organico. 40, nuovi vigili, quest’anno e 20 in futuro. Pubblica illuminazione: abbiamo preso un lavoro che era stato fatto da precedenti amministrazioni. Era fatto male e ci siamo fermati. Ogni volota che prendiamo lavori fatti prima è un casino: guarda il camposcuola. Dopo un anno nemmeno la pista hanno tolto“.
Poi smentisce le ricostruzioni che lo vedrebbero arrabbiato per come è stata gestita la revisione dei permessi in ZTL. “Mai l’assessore Iapadre è stato sgridato dalla voce altera del segretario di Ap. Ha fatto quello che doveva fare. Ha fatto il suo lavoro, con coscienza, e lo ha fatto benissimo. Poi, siccome in passato sono stati concessi favori a tanti, adesso che si tagliano i permessi è stato subissato da critiche. Io la ZTL la tengo solo per Terni Reti, una municipalizzata inutile, creata dalla sinistra. Una società che senza i 600 mila euro che arrivano dalla gestione della mobilità dovrebbe chiudere bottega e licenziare tutti. Oggi sono costretto a tenere, nonostante l’abbia risanata grazie all’amministratore unico Campi. Che oggi ha le casse piene di quattrini. Altri 12 milioni sono arrivati dagli accordi che hanno chiuso di recente. Abbiamo fatto diventare un’azienda in perdita in una risorsa“.
La ZTL, insomma, resterà com’è con le sole modifiche proposte dall’assessore Iapadre e approvate in commissione. Ma non senza che Bandecchi torni a polemizzare con medici e giornalisti, che avevano richiesto (gli emendamenti presentati andavano in tal senso) la riattivazione dei permessi.
Riprende poi la parola Elena Proietti per chiedere una ritrattazione del sindaco sull’espressione “truffa” legata ai lavori del camposcuola. Ma quando inizia l’intervento dell’assessore Iapadre scoppia la bagarre. Botta e risposta a distanza tra il vicesindaco di Terni Riccardo Corridore e i consiglieri del centrodestra, con un Marco Schenardi (assessore allo sport) inviperito per le polemiche. Consiglio sospeso. E duello rimandato.