La zona montana di Salia, nel Buranese, al confine tra il comune di Gubbio e la provincia di Pesaro, è stata colpita da una violenta bomba d’acqua nella serata di giovedì 10 ottobre, un evento atmosferico che ha provocato ingenti danni al territorio, portando all’esondazione di un torrente e alla chiusura di strade. Le conseguenze di questa improvvisa tempesta, avvenuta intorno alle ore 18, si sono rivelate devastanti, in particolare per la viabilità locale e per la sicurezza delle aree circostanti.

I Vigili del Fuoco sono intervenuti tempestivamente, lavorando fino a tarda notte per fronteggiare i danni causati dalla violenta perturbazione. Il torrente esondato ha devastato una strada sterrata che collega la provinciale Mocaiana-Burano con l’abitato di Caibelli, scavando una profonda voragine e rendendo la carreggiata impraticabile.

Gli interventi di emergenza sono durati fino all’1:00 della notte, con squadre dei Vigili del Fuoco impegnate a mettere in sicurezza la strada e ad arginare le possibili conseguenze dell’esondazione. Fortunatamente, nonostante la gravità dell’evento, non si contano feriti, né persone isolate che avessero necessità di soccorso. La tempestiva segnalazione dei cacciatori, impegnati in una battuta al cinghiale proprio nelle zone colpite dal maltempo, ha consentito alle autorità di intervenire rapidamente per valutare i danni e mettere in sicurezza l’area.

La mattina seguente, alle ore 7:00, gli operai reperibili del Comune di Gubbio hanno deciso di chiudere la strada per Caibelli per ragioni di sicurezza, interrompendo temporaneamente l’accesso alla zona. Le operazioni di ripristino delle condizioni stradali saranno necessarie per riaprire il collegamento, fondamentale per gli abitanti della zona, ma le condizioni del terreno e le previsioni meteorologiche rendono complicato prevedere i tempi di risoluzione.

Nella zona montana di Salia esondato anche un torrente che ha danneggiato la strada sterrata

Il torrente che ha esondato a Salia non solo ha causato gravi danni alla strada sterrata, ma ha anche evidenziato la fragilità di un’area già vulnerabile a fenomeni di questo tipo. La strada sterrata di circa 6 chilometri, che attraversa le montagne e serve da collegamento con la Chiesa di Salia e alcune abitazioni sparse, è stata compromessa dall’acqua, che ha scavato profondamente nella carreggiata. Questo ha reso il percorso pericoloso e impraticabile, obbligando le autorità a intervenire per chiuderlo in attesa di lavori di ripristino.

Questo tratto di strada, sebbene secondario, è fondamentale per l’accesso ad alcune zone rurali e montane, dove risiedono famiglie e piccole comunità. La sua chiusura rappresenta un problema significativo per gli abitanti, i quali dipendono da questo collegamento per le loro attività quotidiane. Tuttavia, la priorità rimane la sicurezza delle persone e delle infrastrutture, e la riparazione del danno richiederà tempo e risorse.

L’episodio a Salia non è isolato. Già in passato, le zone montane del Buranese e del comune di Cantiano, appartenente alla provincia di Pesaro ma storicamente collegato a Gubbio, hanno registrato eventi meteorologici estremi. Nella stessa serata di giovedì, il maltempo ha causato gravi danni anche in altre località montane limitrofe, in particolare nelle frazioni di Pian di Balbano, Casella, Cerrone e San Crescentino nel comune di Cantiano. L’esondazione del torrente Balbano ha isolato diverse frazioni, privando gli abitanti dell’accesso all’acqua potabile e rendendo difficile la circolazione.

Un territorio vulnerabile soggetto a esondazioni improvvise

Questi episodi mettono in luce la vulnerabilità dell’intero territorio a eventi meteorologici estremi, spesso associati a bombe d’acqua che provocano esondazioni improvvise e allagamenti.

Uno degli episodi più gravi che ha colpito la zona risale al 2019, quando una violenta ondata di maltempo colpì il comune di Cantiano, causando smottamenti e interruzioni stradali. Anche in quel caso, le autorità furono costrette a chiudere diverse strade montane e a intervenire con lavori di ripristino che durarono settimane.

La zona montana tra Gubbio, Salia e il Buranese presenta una conformazione geografica che, in caso di eventi atmosferici estremi, può diventare rapidamente problematica. Le strade sterrate e i torrenti che attraversano queste aree sono spesso soggetti a inondazioni e smottamenti. Le abbondanti precipitazioni, unite alla conformazione del terreno e alla presenza di numerosi torrenti, rendono difficile il controllo delle acque e aumentano il rischio di danni alle infrastrutture.

L’evento di Salia sottolinea l’importanza di adottare strategie preventive per mitigare i rischi legati ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorologici estremi. In passato, si è discusso dell’implementazione di sistemi di drenaggio più efficienti e di una manutenzione più frequente delle strade e dei corsi d’acqua, ma la natura isolata e difficile del territorio rende questi interventi complessi e costosi.