A otto anni dal suo lancio, la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno per la sicurezza digitale dei cittadini con una nuova campagna informativa rivolta a tutta la popolazione, in particolare in Umbria: scaricate YouPol, l’app per segnalare bullismo, droga e violenza, anche in forma anonima. Un messaggio semplice e diretto per promuovere l’uso di uno strumento tecnologico che mette in comunicazione diretta e riservata i cittadini con le centrali operative delle Questure.
Lanciata nel 2017, YouPol è un’applicazione gratuita, disponibile per dispositivi iOS e Android, pensata per consentire a chiunque di inviare segnalazioni in tempo reale alla Polizia di Stato, corredate da immagini, video o messaggi di testo. Il suo obiettivo principale è quello di contrastare fenomeni gravi come il bullismo, lo spaccio di stupefacenti e la violenza domestica, offrendo a chi segnala la possibilità di farlo anche senza rivelare la propria identità.
“YouPol nasce dalla convinzione che ogni cittadino sia parte attiva della sicurezza pubblica”, si legge nella nota ufficiale diffusa dalla Questura di Perugia. “Attraverso questo strumento, chiunque può contribuire alla prevenzione, senza esporsi o correre rischi”.
La vera svolta è arrivata nel 2020, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, quando l’app è stata implementata per consentire la segnalazione di episodi di violenza domestica, un fenomeno che – secondo i dati del Viminale – ha conosciuto un preoccupante incremento durante i periodi di lockdown.
In quel momento, YouPol ha rappresentato una vera “rete di emergenza” invisibile per molte vittime, spesso impossibilitate a rivolgersi fisicamente alle forze dell’ordine. La possibilità di segnalare in modo silenzioso e riservato ha salvato situazioni che rischiavano di degenerare.
L’applicazione permette all’utente di scegliere se registrarsi oppure agire in forma completamente anonima. In entrambi i casi, il sistema garantisce la massima tutela della privacy. È inoltre possibile selezionare la lingua di utilizzo (oltre all’italiano: inglese, francese, tedesco e spagnolo), rendendo così l'app accessibile anche a persone non italofone, residenti o in transito sul territorio nazionale.
Uno dei punti di forza di YouPol è la geo-referenziazione automatica delle segnalazioni. In altre parole, l’app trasmette in tempo reale alla Polizia il luogo esatto da cui proviene il messaggio, permettendo alle Sale Operative delle Questure di attivare con prontezza gli interventi necessari.
“La precisione e l’immediatezza del dato trasmesso rappresentano un grande vantaggio operativo per le forze dell’ordine”, ha spiegato un funzionario del Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine. “Questo ci consente di intervenire in modo più rapido ed efficace, in particolare nei contesti urbani complessi”.
YouPol non sostituisce in alcun modo il numero di emergenza 112 NUE, che resta il principale canale per le situazioni di pericolo imminente. Tuttavia, l’app costituisce una modalità “smart” di contatto, adatta a segnalazioni circostanziate, ripetute, o per chi teme conseguenze derivanti da una denuncia diretta.
Secondo i dati forniti dalla Polizia di Stato, l’applicazione è già stata scaricata da centinaia di migliaia di utenti in tutta Italia, con migliaia di segnalazioni gestite ogni anno, molte delle quali ritenute “cruciali” per l’avvio di indagini.
La Questura di Perugia ha rilanciato in questi giorni l’invito a utilizzare YouPol, in particolare nelle scuole e nelle comunità giovanili, dove la conoscenza dello strumento può fare la differenza. “Invitiamo studenti, insegnanti, educatori e genitori a scaricare l’app e a farla conoscere: anche un semplice click può cambiare la vita di qualcuno”, si legge in una nota del Compartimento Polizia Postale e Comunicazioni dell’Umbria.
L’utilizzo dell’app è estremamente semplice:
Scarica l’app gratuitamente da App Store o Google Play.
Accedi scegliendo se registrarti o restare anonimo.
Seleziona la categoria della segnalazione (bullismo, droga, violenza domestica).
Scrivi un messaggio, allega se vuoi una foto o un video.
Invia la segnalazione che verrà trasmessa in tempo reale alla Sala Operativa della Questura competente.
Il tutto senza dover parlare al telefono, senza esporsi, in pochi secondi.
L’idea alla base di YouPol è quella di avvicinare le forze dell’ordine alla cittadinanza, anche attraverso gli strumenti digitali, specie per le fasce più giovani. L’applicazione, infatti, è particolarmente diffusa tra adolescenti e giovani adulti, spesso testimoni – o vittime – di episodi di bullismo o microcriminalità, ma troppo spaventati per rivolgersi direttamente alle autorità.
“La sicurezza è un bene comune. YouPol permette a tutti di contribuire a difenderla, nel rispetto della legalità e della dignità delle persone”, ribadiscono dalla Direzione Centrale Anticrimine.
Una delle domande più frequenti riguarda la sicurezza dei dati personali. La Polizia di Stato chiarisce che l’App non traccia né salva i dati dell’utente se questo sceglie la modalità anonima. In caso di registrazione, i dati sono trattati secondo la normativa europea sulla privacy (GDPR), con finalità strettamente connesse alla gestione delle segnalazioni.
YouPol è quindi uno strumento sicuro, verificato e legalmente regolato, gestito direttamente dalle autorità di pubblica sicurezza.
In conclusione, a otto anni dalla sua creazione, YouPol si conferma uno degli strumenti digitali più innovativi della Polizia di Stato, capace di raccogliere segnalazioni in modo capillare, intelligente e rispettoso dell’identità dei cittadini. La sua efficacia è testimoniata dai numeri, ma soprattutto dalle storie di chi, grazie a un semplice gesto, ha potuto proteggere sé stesso o qualcun altro.
“Il coraggio non è solo denunciare. È anche scegliere di non voltarsi dall’altra parte”. E grazie a YouPol, oggi questo gesto può essere fatto anche con un semplice tocco sullo schermo.