Da lunedì 15 aprile, workshop e laboratori diffusi per i bambini e i ragazzi fino a 14 anni su musica, cinema, archeologia, land art e lettura promuoveranno la crescita di una “comunità educante”. Sono le attività inserite nel progetto del Comune di Orvieto “Educare alla bellezza” che ha vinto il bando pubblico “Educare in Comune” proposte dal Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, inteso a promuovere il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali, formative ed educative dei minori.
Si tratta di un progetto del Comune di Orvieto-Settore Cultura, ammesso a finanziamento insieme ad altre 21 proposte provenienti da tutta Italia (per l’ Umbria Orvieto e Perugia) e verrà sostenuta integralmente dal Dipartimento, per un importo complessivo di 260.500 euro.
Un progetto della durata di 12 mesi
Il progetto avrà la durata di 12 mesi, e coinvolgerà tutti i Comuni della Zona Sociale 12 e gli istituti scolastici (Istituto d’Istruzione Superiore Scientifica e Tecnica di Orvieto, Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio, Istituto Omnicomprensivo “R. Laporta”, Istituto d’Istruzione Superiore Artistica, Classica, Professionale di Orvieto, Istituto Comprensivo Muzio Cappelletti), protagonisti in quanto beneficiari degli interventi che si realizzeranno.
Tramite avviso pubblico Il Comune di Orvieto ha selezionato i partner con i quali realizzerà le attività: Quadrifoglio Società Cooperativa Sociale, UISP Comitato di Orvieto Medio Tevere APS, Associazione Artemide APS, Associazione di Arti e teatro integrato “Amleto in Viaggio” APS, Opera del Duomo di Orvieto, Associazione Genitori Orvieto (A.Ge. Orvieto).
Workshop e laboratori per bambini e ragazzi
Il progetto coinvolge bambini e ragazzi della fascia 0-14 anni residenti nei Comuni della Zona Sociale 12. Il progetto propone azioni di intervento per sperimentare, attuare e consolidare sui territori, modelli e servizi di welfare di comunità nei quali giovani e famiglie siano al centro delle azioni, nell’attuale situazione sociale che ha acuito le disuguaglianze, le fragilità e i divari socioeconomici tra le persone.
“Educare alla bellezza” si caratterizza per una forte valenza integrativa all’interno della zona sociale e tra i diversi attori che lavorano insieme per attivare la “comunità educante”. Servirà a costruire percorsi di animazione e integrazione culturale, sociale e intergenerazionale, diretti a incrementare la crescita personale e il senso di appartenenza e di responsabilità verso il comune patrimonio culturale e ambientale.
A partire dall’individuazione dei beni culturali materiali e immateriali del territorio e di luoghi di interesse culturale (biblioteche, musei, siti archeologici, siti naturalistici, edifici di valore storico, botteghe artigiane, orti di comunità), il progetto sarà diretto ad “animare” ed “abitare” questi spazi grazie ad oltre 50 workshop e laboratori che verteranno su cinque tematiche: la musica (“Feel the music”), l’archeologia e la scoperta e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico (“Archeohack”), la lettura (“Radici d’amore”), la land art (“Eco Art Lab”), i linguaggi cinematografici (“Film Lab”). Il format laboratoriale e le metodologie scelte permetteranno ai partecipanti di acquisire conoscenze e competenze.
Laboratori sui linguaggi del digitale
Le attività di laboratorio verranno poi rielaborate e discusse attraverso lo strumento del teatro integrato e i linguaggi del digitale all’interno degli istituti scolastici. Il tutto sarà accompagnato da una serie di incontri ed eventi pubblici di attivazione della “comunità educante”, durante i vari momenti di realizzazione del progetto.
“Educare alla Bellezza”, insieme al progetto “Libro, cura per l’anima” del Cepell che si avvia alla conclusione e al progetto “Giovani in Biblioteca” del Dipartimento per le Politiche Giovanili che è in partenza rappresenta un importante risultato.
Questo è frutto del lavoro a rete che l’assessorato alla Cultura sta realizzando sul territorio tra gli enti, le istituzioni scolastiche e i soggetti privati e del privato sociale. Essi operano nella promozione culturale, educativa e formativa rivolta alle fasce più giovani e più deboli della popolazione.