Il 9 gennaio 2025, è stato il 101º anniversario della nascita di Walchiria Terradura, una figura eminente della Resistenza italiana, nata a Gubbio il 9 gennaio 1924 e scomparsa a Roma il 5 luglio 2023. Una vita vissuta con coraggio, determinazione e un profondo senso di giustizia, Walchiria ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro Paese e continua a ispirare generazioni.

Figlia dell’avvocato Gustavo Terradura, noto per il suo fervente antifascismo, Walchiria crebbe in un ambiente che trasmetteva valori di libertà e opposizione al regime dittatoriale. Durante gli anni scolastici, si distinse per il suo atteggiamento critico e sprezzante verso il fascismo, attirando l’attenzione delle autorità. Frequentava la Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università di Perugia quando, il 13 gennaio 1944, la sua famiglia fu coinvolta in un drammatico episodio. I fascisti dell’OVRA irruppero nel palazzo dei Duchi di Urbino, dove risiedeva la famiglia Terradura, per arrestare nuovamente suo padre. Grazie al suo sangue freddo e alla sua prontezza, Walchiria riuscì a nascondersi nelle soffitte con il padre, salvandolo dalla cattura.

Dopo essere sfuggiti ai nazisti, Walchiria e il padre raggiunsero i Monti del Burano, tra l’Umbria e le Marche, e si unirono alla V Brigata Garibaldi – Pesaro. La giovane Walchiria, poco più che ventenne, entrò nel gruppo “Panichi” e divenne presto comandante della squadra “Settebello”, composta da sei uomini.

Walchiria Terradura si distinse in molte azioni partigiane a rischio della propria vita

La sua determinazione e il suo coraggio la portarono a distinguersi in numerose operazioni, specializzandosi nel minare e far saltare ponti strategici per ostacolare le operazioni dell’esercito tedesco. Questa sua abilità, condivisa con il geniere Valentino Guerra, la rese un bersaglio per le forze naziste, che emisero otto mandati di cattura nei suoi confronti. Nonostante i rischi, Walchiria continuò la sua attività con una dedizione incrollabile, rappresentando un esempio per i suoi compagni e per l’intera Resistenza.

Alla fine della guerra, il valore e il contributo di Walchiria furono riconosciuti con la medaglia d’argento al valor militare, assegnata nel 1971. La motivazione sottolineava il suo “alto spirito patriottico” e il suo ruolo come “valido esempio di determinazione e coraggio.” La sua figura incarna la lotta per la libertà e la giustizia, rappresentando una testimonianza vivida dell’impegno delle donne nella Resistenza.

Nel dopoguerra, Walchiria conobbe Alfonso Thiele, un capitano dell’OSS (Office of Strategic Services) americano, con cui si sposò e si trasferì negli Stati Uniti. Tuttavia, il richiamo dell’Italia fu troppo forte, e Walchiria decise di tornare nel suo Paese, dove rimase attiva in politica e nell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia). Qui continuò a promuovere i valori della Resistenza, trasmettendo alle nuove generazioni l’importanza della memoria storica e dell’impegno civico.

A Gubbio, la sua città natale, Walchiria è ricordata con affetto e rispetto. La sezione locale dell’ANPI porta il suo nome, un tributo alla sua eredità e al suo esempio. Nel prossimo mese di febbraio, l’ANPI di Gubbio organizzerà una giornata a lei dedicata, a un anno esatto dal congresso di fondazione della sezione. Sarà un’occasione per riflettere sul significato della Resistenza e sull’importanza di preservare i valori per cui Walchiria ha combattuto.

La partigiana eugubina si guadagnò il rispetto e l’ammirazione dei colleghi uomini

La figura di Walchiria Terradura è particolarmente significativa per il suo ruolo di donna nella Resistenza. In un contesto storicamente dominato dagli uomini, Walchiria si impose con forza, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione dei suoi compagni d’armi. La sua leadership nella squadra “Settebello” e il suo coraggio nelle missioni pericolose rappresentano un esempio di emancipazione e di lotta per l’uguaglianza.

Walchiria non si limitò a combattere sul campo, ma dedicò la sua vita a mantenere viva la memoria della Resistenza. Partecipò a eventi commemorativi, conferenze e attività educative, condividendo le sue esperienze e trasmettendo alle nuove generazioni l’importanza di difendere la libertà e la democrazia. Il suo impegno nell’ANPI testimonia la sua dedizione a una causa che ha segnato profondamente la sua vita.

Il compleanno di Walchiria Terradura offre un’opportunità per ricordare il suo straordinario contributo alla storia d’Italia e per riflettere sui valori che ha incarnato. La sua vita è un esempio di coraggio, determinazione e amore per la libertà, valori che continuano a ispirare chiunque creda in un mondo più giusto e più equo.

Mentre celebriamo la sua memoria, ricordiamo che il suo lascito non è solo storico, ma anche profondamente umano. Walchiria rappresenta la possibilità di trasformare le difficoltà in opportunità, di lottare per ciò che è giusto, anche quando le avversità sembrano insormontabili. E in un momento in cui i valori della democrazia e della libertà sono messi in discussione, il suo esempio risuona con una forza ancora maggiore.

La sua figura rimane un simbolo non solo per la città di Gubbio, ma per l’intero Paese, un esempio di come l’azione di una singola persona possa contribuire a cambiare il corso degli eventi.