Vittorio Fiorucci è il nuovo sindaco di Gubbio, eletto nelle elezioni amministrative del 2024. La sua vittoria segna un cambiamento storico per la città, che per 79 anni è stata governata dalla sinistra o dal centrosinistra.
Fiorucci, sostenuto da una coalizione di centrodestra composta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, e due liste civiche, Gubbio Civica e Club Millennials, ha ottenuto il 25,29% dei voti, portandolo al ballottaggio contro Rocco Girlanda.
Vittorio Fiorucci è il sindaco di Gubbio: cosa farà i prossimi anni
Nato a Gubbio nel 1966, Vittorio Fiorucci ha sempre mantenuto un forte legame con la sua città natale. Il suo coinvolgimento attivo nella comunità eugubina è evidente dalle numerose posizioni che ha ricoperto nel corso degli anni. Dal 2012 al 2018, Fiorucci ha guidato la Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio, una delle principali associazioni locali che celebra la tradizione dei Ceri, un pilastro culturale di Gubbio.
Ma l’impegno di Fiorucci non si ferma qui. Ha co-fondato una società agricola specializzata nella produzione di vini, dimostrando una profonda dedizione alla valorizzazione delle risorse locali. Inoltre, come presidente dell’associazione Valle dell’Assino, ha promosso con successo il progetto della pista ciclabile che porta lo stesso nome, recentemente inaugurata e accolta con entusiasmo dalla comunità.
La candidatura di Fiorucci è stata caratterizzata dalla promessa di un cambiamento radicale e coraggioso, sostenuto da un gruppo eterogeneo di cittadini provenienti da vari ambiti politici, associativi e del volontariato. Il movimento Gubbio Civica, che ha sostenuto la sua candidatura, ha sviluppato un programma elettorale mirato a risolvere problemi cronici della città, come le difficoltà economiche, la scarsa vivibilità e la mancanza di supporto sociale.
Uno degli elementi chiave del programma di Fiorucci è il dialogo aperto e non ideologico con il mondo civile, economico e associativo di Gubbio. Ha sottolineato l’importanza di una stretta collaborazione tra il Comune, la Regione e il Governo, sostenendo che solo attraverso un approccio coordinato e condiviso si potranno ottenere risultati significativi per la città.
Fiorucci e la sua squadra hanno identificato la necessità di rilanciare il tessuto economico e imprenditoriale di Gubbio. La città ha sofferto per anni a causa dell’immobilismo delle amministrazioni precedenti, incapaci di rispondere efficacemente alle esigenze della popolazione.
Tra i progetti principali che Fiorucci intende realizzare durante il suo mandato ci sono il miglioramento delle infrastrutture locali, la promozione del turismo culturale e naturalistico, e l’implementazione di politiche sociali più efficaci per sostenere le fasce più deboli della popolazione. Questi interventi sono pensati per garantire una rinascita complessiva della città, rendendola più vivibile.
Ballottaggio a Gubbio: Fiorucci vs. Girlanda
Nelle elezioni comunali del 2024 a Gubbio, il ballottaggio tra Vittorio Fiorucci e Rocco Girlanda ha rappresentato un momento storico, segnando la fine di 79 anni di amministrazioni di sinistra o centrosinistra. Il primo turno di votazioni ha visto Fiorucci, candidato sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Gubbio Civica e Club Millennials, ottenere il 25,29% dei voti (4.581 voti). Girlanda, ex parlamentare di Forza Italia, sostenuto da liste come Rinascimento Eugubino e Gubbio Democratica, ha raccolto il 21,53% (3.899 voti).
Entrambi i candidati hanno focalizzato la loro campagna su temi di rinnovamento e miglioramento della qualità della vita a Gubbio. Fiorucci ha promesso un cambiamento profondo, puntando su infrastrutture, turismo culturale e naturalistico, e politiche sociali più efficaci. Girlanda, invece, ha cercato di integrare nel suo programma alcune proposte delle forze di sinistra, cercando di attirare gli elettori scontenti della precedente amministrazione.
Il primo turno ha visto una competizione serrata tra i candidati principali:
- Vittorio Fiorucci: 25,29% (4.581 voti)
- Rocco Girlanda: 21,53% (3.899 voti)
- Alessia Tasso: 20,65% (3.740 voti)
- Leonardo Nafissi: 20,31% (3.679 voti)
- Francesco Della Porta: 6,18% (1.119 voti)
- Gabriele Tognoloni: 6,04% (1.100 voti)
Con nessun candidato capace di superare il 50% dei voti, si è reso necessario il ballottaggio tra i due principali contendenti