20 Mar, 2025 - 09:15

Vita indipendente, il Comune di Terni pubblica l'avviso da 366mila euro rivolto alle persone con disabilità

Vita indipendente, il Comune di Terni pubblica l'avviso da 366mila euro rivolto alle persone con disabilità

Inclusione per la partecipazione attiva, le pari opportunità e anche per migliorare l'occupazione. Sono questi gli obiettivi dell'avviso promosso dal Comune di Terni, in qualità di capofila della Zona Sociale 10, a favore di persone con disabilità per la realizzazione di progetti personali per la vita indipendente. Sul piatto c'è uno stanziamento da 366mila euro (€ 366.363,57) provenienti dal Piano Sviluppo e Coesione della Regione Umbria - 2014-2020 che ricadranno nei Comuni della Zona 10.

La necessità della vita indipendente

Per 'vita indipendente', si legge nel testo dell'avviso, si intende la possibilità per le persone con disabilità di vivere con piena consapevolezza, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte nel perseguire, alla pari con gli altri, la propria autonomia possibile.

Il pieno godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali sanciti dalla Convenzione ONU mira infatti a garantire alle persone con disabilità pari dignità ed eguaglianza con gli altri attraverso la piena inclusione della persona all’interno della società, la sua centralità e l’accrescimento della consapevolezza (empowerment) in relazione alle proprie scelte. Acquisire e mantenere dei livelli personalizzati di autonomia si rivela un impegno vincente a cui l'avviso mira per evitarne la regressione.

Chi può presentare domanda 

Possono presentare domanda per la concessione dei contributi per la vita indipendente i cittadini e le cittadine residenti nel territorio dei comuni di Terni, Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini e Stroncone. 

I requisiti di accesso all'avviso sono l'età compresa fra i 18 e i 64 anni, l'accertata condizione di disabilità in base all'art. 4 della legge 104/92 e un Isee pari o inferiore ai 35mila euro in corso di validità.

Possono presentare la domanda anche i minorenni purché con un'età non inferiore a 16 anni, nell’ipotesi in cui il minore abbia avuta riconosciuta dal proprio Istituto scolastico la possibilità di effettuare uno stage formativo/lavorativo al fine di concludere il percorso scolastico. Possono, infine, partecipare all'avviso anche coloro che abbiano un’età superiore a 64 anni qualora abbiano avuto accesso ad un progetto personale per la “vita indipendente”, al fine di dargli continuità. 

L'avviso si estende anche a coloro che, in possesso di tutti i requisiti previsti, si trovino ricoverate presso una struttura residenziale solo ai fini del superamento della residenzialità.

Chi è in possesso dei requisti avrà tempo per inoltrare la domanda, comprensiva dell'apposita modulistica, fino alle ore 12 del 18 aprile 2025.

Cosa copre il contributo per la vita indipendente, c'è anche la possibilità del co-housing

Nel contributo per la realizzazione del progetto di vita Indipendente rinetrano, anche alternativamente:

  • l’utilizzo delle prestazioni lavorative di assistente personale sulla base del contratto di lavoro nel rispetto della normativa vigente; 
  • la locazione dell'unità immobiliare nella quale è realizzato il progetto sulla base di un contratto regolarmente stipulato e registrato o, in caso di co-housing, per la quota di pertinenza;
  • i costi relativi agli ausili tecnologici all'autonomia personale.

Il contributo concesso per ciascuna proposta progettuale non può essere superiore a 18mila euro per 18 mesi che è la durata massima del progetto. Nel caso in cui la durata del progetto sia inferiore ai 18 mesi, il contributo economico concesso verrà rimodulato in maniera proporzionale.

Assessora Altamura: "Un progetto flessibile"

L'assessora al Welfare del Comune di Terni, Viviana Altamura, ha sottolineato come l'avviso sia in grado di rispondere a una pluralità di esigenze. “Il percorso per la vita indipendente è rivolto allo sviluppo progressivo dell’autonomia delle persone con disabilità – ha dichiarato -  la natura flessibile ed adattiva del progetto risponde all’esigenza di fornire una risposta quanto più personalizzata, definita sulla base delle caratteristiche di ogni singolo richiedente, con l’obiettivo di garantire il pieno sostegno nell’intero percorso di vita per l’inclusione sociale della persona con disabilità”. 

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Sara Costanzi
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