Scegliere il proprio luogo di residenza, decidere con chi condividerlo e in quale contesto abitare: diritti fondamentali, sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che trovano oggi attuazione concreta a Gubbio grazie ai nuovi progetti di Vita Indipendente.
Il Comune ha infatti attivato trenta percorsi innovativi che hanno come obiettivo quello di garantire pari dignità e reale inclusione sociale, promuovendo l’autodeterminazione e la massima autonomia di ciascun beneficiario.
Come spiegano i promotori, l’iniziativa non è solo un intervento assistenziale, ma un cambiamento culturale: “Si tratta di passare da un modello che spesso ha visto la persona con disabilità relegata a una condizione di dipendenza, a un modello centrato sulla libertà di scelta e sull’empowerment individuale”.
I percorsi attivati dal Comune di Gubbio si basano su un sostegno assistenziale personalizzato e flessibile, costruito attorno alle esigenze specifiche di ciascun beneficiario.
Le risorse assegnate possono essere utilizzate in diversi modi:
Pagamento di un canone di locazione, per garantire una casa adeguata e sicura.
Acquisto di ausili, indispensabili per la piena autonomia nella vita quotidiana.
Assunzione di un’assistente personale, una figura chiave che i partecipanti possono scegliere liberamente, in base ai propri bisogni e preferenze.
L’assistente personale non è solo un supporto pratico, ma anche un ponte verso la comunità: accompagna la persona nelle attività domestiche, ma soprattutto ne favorisce la partecipazione sociale, contribuendo a costruire relazioni e a evitare l’isolamento.
Ogni domanda presentata ha incluso le aspirazioni e i desideri delle persone richiedenti, trasformati in proposte concrete di vita autonoma.
La valutazione è stata affidata a una unità multidisciplinare, composta da specialisti del Comune e della USL, con lo scopo di armonizzare i progetti individuali con gli interventi già in corso.
Questa modalità garantisce equilibrio tra le esigenze personali e le risorse disponibili, mantenendo al centro il principio della personalizzazione dell’assistenza.
Tra agosto e l’inizio di settembre 2025, sono stati attivati 30 progetti di Vita Indipendente, ognuno dei quali prevede un contributo mensile di 1.000 euro per una durata compresa tra 12 e 18 mesi.
22 progetti riguardano beneficiari residenti a Gubbio.
I finanziamenti provengono da diverse fonti, a testimonianza della solidità e della trasversalità dell’iniziativa:
9 progetti con il Fondo Sviluppo e Coesione.
2 progetti con il fondo PrInA 2023.
10 progetti con il programma regionale Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027.
9 progetti con il Fondo per la Non Autosufficienza e PrInA 2024.
Questa pluralità di fondi mostra una forte volontà istituzionale di investire sull’autonomia delle persone con disabilità, non come costo, ma come risorsa sociale.
Il cuore dell’iniziativa è la libertà di scelta. Ogni persona coinvolta ha potuto indicare:
Dove abitare.
Con chi condividere lo spazio di vita.
Quali forme di sostegno ricevere.
Si tratta di aspetti centrali che, se negati, limitano gravemente la qualità della vita. La Vita Indipendente restituisce dunque dignità e responsabilità ai singoli, permettendo loro di decidere autonomamente come organizzare la propria quotidianità.
Come afferma un operatore coinvolto: “Non è solo un progetto sociale, è un atto di fiducia: riconosciamo alle persone con disabilità il diritto di essere protagonisti delle loro scelte.”
Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Gubbio, Lucia Rughi:
“Con questi interventi – sottolinea – vogliamo sostenere concretamente le persone con disabilità nella definizione del proprio progetto di vita: la possibilità di scegliere liberamente contesto abitativo e modalità di sostegno rappresenta un passo decisivo verso una società davvero più inclusiva e rispettosa della dignità di ciascuno.”
Le sue parole mettono in evidenza la portata innovativa dell’iniziativa: non più soluzioni standardizzate, ma percorsi su misura.
Il progetto non ha effetti positivi soltanto sui beneficiari diretti, ma sull’intera comunità eugubina.
Inclusione sociale: le persone con disabilità non restano isolate, ma partecipano attivamente alla vita cittadina.
Crescita culturale: si diffonde una nuova consapevolezza collettiva sui diritti e sulle potenzialità di ogni individuo.
Rete di sostegno: si rafforzano le collaborazioni tra istituzioni, associazioni e cittadini.
I progetti attivati a Gubbio si inseriscono in una cornice più ampia, quella nazionale ed europea, che vede nella Vita Indipendente un modello replicabile.
In diversi contesti, esperienze simili hanno dimostrato di:
Ridurre la dipendenza da strutture residenziali.
Favorire l’autonomia economica e sociale delle persone con disabilità.
Promuovere un utilizzo più razionale delle risorse pubbliche.
L’auspicio è che il percorso avviato a Gubbio diventi esempio e stimolo anche per altre realtà territoriali.
La sfida lanciata dai progetti di Vita Indipendente è chiara: garantire a ogni persona con disabilità la possibilità di vivere secondo le proprie scelte, nel pieno rispetto della dignità umana e dei diritti sanciti a livello internazionale.
L’iniziativa attivata a Gubbio rappresenta un passo concreto verso una società più giusta e inclusiva, in cui la disabilità non sia sinonimo di esclusione, ma occasione per valorizzare la singolarità di ciascuno.