La rincorsa è finita. La tanto agognata promozione diretta in Serie B per la Ternana non è più un obiettivo concreto. Dopo mesi di inseguimento e sogni alimentati a colpi di vittorie, la sconfitta rimediata oggi in casa del Milan Futuro, per 1-0, ha messo il sigillo definitivo su una corsa interrotta bruscamente. La Virtus Entella, grazie a questo risultato è ufficialmente promossa nella serie cadetta con tre giornate d’anticipo. Un traguardo meritato per i liguri, ma che lascia tanto amaro in bocca a Terni, dove si sperava in un epilogo diverso.
Il segnale forte lanciato dalla società era arrivato subito dopo la sconfitta di Lucca contro la Lucchese, con l’esonero di Ignazio Abate. Una decisione che ha fatto rumore, perché il tecnico campano era riuscito a dare un’identità chiara alla squadra, costruendo il miglior attacco e la miglior difesa del girone fino a poche settimane fa. Al suo posto è arrivato Fabio Liverani, chiamato per tentare l’impresa di ricucire lo strappo con l’Entella e dare una scossa emotiva al gruppo.
Dopo due partite con il nuovo tecnico, però, l’effetto sperato non si è visto. Due sconfitte consecutive, prima contro il Carpi in casa e poi oggi contro un Milan Futuro penultimo in classifica, raccontano di una squadra spenta, scarica e disorientata. È presto per giudicare il lavoro di Liverani, subentrato a campionato ormai inoltrato e senza margini di manovra sul piano tattico. Ma il contraccolpo psicologico è stato evidente: le Fere sono apparse svuotate, come se qualcosa si fosse rotto proprio nel momento cruciale della stagione.
Lo scontro diretto contro l’Entella, in programma all’ultima giornata, doveva rappresentare il gran finale, la resa dei conti per il primo posto. E invece sarà una partita senza posta in palio per la vetta. I giochi si sono chiusi già domenica scorsa con il k.o. casalingo contro il Carpi, che ha spinto i rossoverdi a otto punti dalla capolista, rendendo vano qualsiasi tentativo di recupero.
La classifica ora dice che la Ternana è seconda con cinque punti di vantaggio sulla Torres, vittoriosa oggi contro l’Ascoli per 2-1. Mantenere questa posizione è vitale: significherebbe accedere direttamente alla seconda fase nazionale dei playoff, senza passare per i primi turni. Basta un punto nelle ultime due gare per blindare il secondo posto. Il primo step, dunque, è a portata di mano. Ma non sarà sufficiente.
Con la promozione diretta in Serie B ufficialmente sfumata, ora le Fere devono guardare avanti. I playoff sono un mini-campionato a parte, dove conteranno testa, cuore e gambe. La Ternana, nonostante tutto, ha ancora il proprio destino nelle mani. L’accesso diretto al secondo turno della fase nazionale - in programma il 14 e 21 maggio - sarebbe un vantaggio importante, permettendo a Liverani di lavorare con calma in queste settimane e preparare al meglio il gruppo.
Le Final Four, con semifinali in programma il 25 e 28 maggio e la finale il 2 e 7 giugno, restano un obiettivo alla portata. Ma per arrivarci servirà una Ternana diversa da quella vista nelle ultime tre uscite, tutte perse. Una squadra affamata, compatta e determinata a lottare fino all’ultimo pallone. Le qualità ci sono, lo ha dimostrato il percorso fino a marzo. Ora serve ritrovare l’anima.
Il lavoro più difficile per Liverani sarà sul piano mentale. La squadra sembra aver perso convinzione, lucidità e soprattutto entusiasmo. Quello stesso gruppo che fino a un mese fa affrontava ogni gara con spirito guerriero e grande maturità, oggi appare confuso e sfiduciato. La sensazione è che il cambio in panchina abbia generato più turbolenze che certezze. La figura di Abate era molto rispettata all’interno dello spogliatoio, e l’esonero improvviso potrebbe aver minato alcune certezze.
Liverani dovrà essere bravo a ricostruire le motivazioni, rilanciare i leader e rimettere al centro un’idea di gioco chiara. Le partite si vincono anche con la testa, e oggi la Ternana sembra averne bisogno più che mai. Non c’è più spazio per errori: ogni dettaglio farà la differenza, ogni scelta peserà.
Se c’è un momento in cui servono i veri uomini, è questo. I calciatori devono reagire, dimostrare che quanto di buono fatto nei mesi precedenti non è stato un caso. La qualità c’è, l’organico è tra i più attrezzati della categoria. Ma senza spirito di sacrificio e unità, tutto rischia di diventare inutile.
La Ternana non può permettersi di buttare via la stagione. Perché fino a tre giornate fa era lì, a giocarsela punto su punto con l’Entella. E se oggi i liguri festeggiano la promozione è anche perché la Ternana ha improvvisamente rallentato proprio nel rettilineo finale.