Il Gubbio cede per 2-1 sul campo della Virtus Entella, una sconfitta amara che prolunga il periodo nero della squadra di mister Roberto Taurino. I liguri si impongono con una doppietta di Guiu, a nulla è servito il momentaneo pareggio di Corsinelli al 51’. La situazione in classifica per i rossoblù si fa critica: con appena una vittoria nelle ultime cinque partite e quattro sconfitte, il Gubbio resta fermo a quota 18 punti, scivolando al nono posto. Un piazzamento che non rispecchia le ambizioni di una squadra che dovrebbe fare di più.

Il match contro l’Entella rappresentava una possibile occasione di riscatto, ma l’atteggiamento e la resa dei giocatori in campo non hanno convinto. Un inizio timido e una prestazione complessivamente opaca hanno concesso troppi spazi agli avversari, dimostrando una fragilità che sembra ormai diventata cronica. I tifosi rossoblù, che già dopo la recente sconfitta casalinga contro la Vis Pesaro avevano richiesto un confronto con dirigenti e giocatori, vedono ancora una volta deluse le proprie aspettative, in una fase di campionato che richiede tutt’altro spirito e atteggiamento.

Virtus Entella-Gubbio 2-1: l’analisi del match

L’andamento del Gubbio nelle ultime settimane solleva non poche domande sull’assetto e sulla preparazione della squadra. La Virtus Entella ha saputo approfittare delle lacune tattiche dei rossoblù, colpendo con cinismo e gestendo il ritmo del gioco. La doppietta di Guiu al minuto 11 e poi al 79’ è un emblema della capacità della squadra ligure di sfruttare ogni errore difensivo. Corsinelli, autore del gol del momentaneo pareggio all’inizio della ripresa, ha provato a dare una scossa, ma è rimasto isolato nei suoi tentativi di trascinare il gruppo.

La squadra di Taurino ha mostrato gravi lacune nella fase di interdizione e nel pressing alto, concedendo troppi spazi alle incursioni avversarie. La poca incisività dell’attacco, unita a una fase difensiva traballante, ha reso complicato qualsiasi tentativo di impensierire la retroguardia dell’Entella. La mancanza di alternative di spessore in avanti è un altro nodo fondamentale per Taurino: le assenze prolungate di Di Massimo e D’Ursi, unite all’infortunio recente di Giovannini e alla scarsa forma di Tommasini, non aiutano di certo il tecnico pugliese, che deve fare i conti con una rosa limitata e priva di profondità.

Nonostante le attenuanti legate agli infortuni, l’impressione generale è che manchi una reazione d’orgoglio. Dopo un confronto con i tifosi, la squadra aveva mostrato un leggero miglioramento battendo il Rimini per 1-0 con un gol di Fossati, ma la prestazione, anche in quel caso, era stata tutt’altro che brillante. E oggi, sul campo dell’Entella, i limiti strutturali del Gubbio sono riemersi in tutta la loro evidenza.

Un mercato estivo insufficiente e la mancanza di leadership

La crisi del Gubbio non è solo una questione tecnica o di risultati: alle spalle di questa situazione vi è una strategia di mercato estivo che non ha risposto alle reali necessità della squadra. A inizio campionato, l’obiettivo sembrava quello di mantenere una posizione di medio-alta classifica, ma con una rosa carente di alternative di qualità, l’impresa si sta rivelando ardua. Taurino si trova spesso a lavorare con una panchina corta e a fare i conti con l’assenza di pedine fondamentali. In particolare, il reparto offensivo appare povero di soluzioni efficaci, con giocatori come Tommasini e Rovaglia che, pur impegnandosi, non riescono a garantire la costanza e l’impatto che il campionato richiede.

In questo quadro, manca inoltre una figura di leader, capace di prendere in mano le redini della squadra nei momenti di difficoltà. Se il talento di alcuni elementi è indubbio, la squadra appare priva di quella fame agonistica che spesso fa la differenza in campo. La maglia rossoblù ha una storia e una tradizione che richiedono rispetto e impegno, ma in molte gare recenti è parso evidente un atteggiamento troppo morbido, sfiduciato e a tratti quasi rassegnato.