È Virna Venerucci, professionista eugubina con un profilo di spicco nel panorama architettonico nazionale, la nuova presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Perugia. Un’elezione che segna un passaggio significativo per la categoria, all’insegna dell’innovazione, della competenza e di una forte attenzione al territorio.
La sua elezione è stata accolta con entusiasmo anche dagli ambienti istituzionali, professionali e accademici umbri, che vedono nella sua figura una sintesi tra esperienza tecnica, sensibilità culturale e visione strategica.
L’architetta Virna Venerucci non è solo una professionista affermata: è anche una figura pubblica che ha saputo mettere a servizio della comunità le proprie competenze, in qualità di assessore e consigliere comunale a Gubbio, la città dove affondano le sue radici.
Ma la sua carriera ha superato da tempo i confini regionali. Con esperienze internazionali in progetti di rigenerazione urbana, valorizzazione dei beni culturali e pianificazione sostenibile, Venerucci ha costruito un profilo solido e trasversale, molto apprezzato anche a livello nazionale.
“Architettura per me significa dialogo con il territorio, ascolto delle comunità, innovazione che parte dalla memoria”, ha sottolineato più volte nei suoi interventi pubblici.
Accanto alla nuova presidente, il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Perugia si presenta rinnovato e fortemente motivato. Il nuovo segretario è Paolo Tognaccini, mentre Matteo Rossi ricopre il ruolo di tesoriere. I due vicepresidenti sono Veronica Benedetti e Stefano Tini.
Completano il consiglio gli architetti Roberto Baccarelli, Bruno Mario Broccolo, Giulia de Leo, Federica Del Zoppo, Maria Carmela Frate e Maria Rosaria Vitiello. Una squadra di professionisti provenienti da diverse aree della provincia, che rappresenta un ampio spettro di competenze e sensibilità progettuali.
L’elezione di Virna Venerucci arriva in un momento cruciale: l’Umbria e l’Italia intera stanno affrontando profonde trasformazioni urbane, sociali e ambientali, in parte accelerate dai fondi del PNRR, dai cambiamenti climatici e da un rinnovato interesse per la rigenerazione dei centri storici.
L’Ordine degli Architetti diventa quindi una voce sempre più rilevante nelle scelte strategiche, capace di offrire non solo competenza tecnica, ma anche visione culturale.
Non è un caso che la nuova presidente sia anche alla guida della Fondazione Umbra per l’Architettura (FUA), come riportato in un recente articolo su Umbria.tag24.it. Un doppio incarico che testimonia la fiducia nella sua capacità di guidare processi culturali ampi, coinvolgendo istituzioni, università, enti del terzo settore e cittadini.
Nata a Gubbio, città di arte e architettura per eccellenza, Virna Venerucci ha sempre unito il rigore del progetto alla sensibilità per il patrimonio culturale. Ha partecipato a numerosi concorsi e workshop internazionali, è stata curatrice di eventi espositivi, ha promosso progetti legati al riuso degli spazi abbandonati, alla tutela del paesaggio e alla qualità dell’abitare.
“L’architettura non è mai un fatto isolato. Ogni edificio, ogni spazio, è una pagina di una storia collettiva. Per questo dobbiamo progettare con responsabilità”, ha dichiarato in una recente intervista.
Durante il suo mandato come assessore comunale, ha portato avanti interventi di riqualificazione urbana partecipata, valorizzando il dialogo con i cittadini, con l’obiettivo di rendere l’architettura uno strumento concreto di miglioramento della vita quotidiana.
Nel suo primo documento programmatico, Venerucci ha indicato alcune linee guida chiare per i prossimi quattro anni:
Valorizzazione dei giovani architetti, attraverso tirocini qualificanti, mentorship e sostegno all’ingresso nel mondo del lavoro.
Corsi di formazione continua su sostenibilità, bioarchitettura, BIM e rigenerazione urbana.
Presenza attiva nei tavoli istituzionali, per dare voce alla professione nelle decisioni urbanistiche e ambientali.
Collaborazioni con università, scuole e associazioni culturali, per far conoscere ai cittadini il ruolo dell’architetto nella costruzione del bene comune.
L’elezione di una donna alla guida dell’Ordine professionale degli architetti di una delle province più importanti del Centro Italia assume anche un forte valore simbolico. Sebbene sempre più donne si laureino in architettura, le posizioni di leadership sono ancora prevalentemente maschili.
Il suo stile è concreto, sobrio ma determinato. E la sua elezione è stata accolta con grande partecipazione anche dagli ordini professionali limitrofi, oltre che dai tanti colleghi umbri che hanno espresso pubblicamente stima e apprezzamento.
Con Virna Venerucci alla guida, l’Ordine degli Architetti della provincia di Perugia si prepara ad affrontare sfide complesse ma appassionanti: dal recupero dei borghi all’innovazione sostenibile, dalla pianificazione partecipata alla tutela del paesaggio.
È una visione che unisce etica, bellezza, rigore tecnico e apertura al cambiamento, dove la figura dell’architetto torna centrale nel dibattito sul futuro delle città e del territorio.