Dopo aver esplorato il panorama degli influencer umbri più noti, oggi ci concentriamo su una categoria diversa ma altrettanto degna di nota: i V.I.P., ovvero le “very important person”. In questo caso, ci riferiamo a personalità che, grazie al loro talento e alla loro carriera, hanno raggiunto la fama in ambiti come lo spettacolo, la musica, l’arte e lo sport. Ma quali di questi personaggi celebri sono nativi dell’Umbria e mantengono ancora un forte legame con la loro terra d’origine? Se siete curiosi di scoprire i volti più rappresentativi della nostra regione, continuate a leggere: vi porteremo alla scoperta dei principali vip dell’Umbria.
Ivan Zaytsev
Nato il 2 ottobre 1988 a Spoleto, Ivan Zaitsev è figlio della nuotatrice Irina Pozdnyakova e del giocatore di pallavolo russo Vyacheslav Zaitsev, da cui ha ereditato un talento straordinario. La sua carriera nel mondo della pallavolo inizia a Perugia, dove gioca per la Perugia Volley, formazione che lo lancia nel professionismo e che segnerà l’inizio di una brillante carriera internazionale.
Nonostante la sua carriera lo porti costantemente in giro per il mondo, a calcare i palcoscenici più prestigiosi, Ivan non ha mai perso il legame con la sua terra d’origine. Sebbene la frenesia della vita quotidiana e gli impegni professionali lo tengano lontano, il suo cuore rimane sempre legato a Spoleto. Come lui stesso ammette, anche quando si trova nei dintorni e passa in macchina vicino alla città, il solo pensiero dei suoi ricordi lo emoziona profondamente.
Monica Bellucci
Nata a Città di Castello, da un padre autotrasportatore e una madre casalinga, cresce a Selci-Lama, frazione di San Giustino. Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico “Plinio il Giovane” di Città di Castello nel 1984, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, con l’intento di intraprendere la carriera di avvocato.
Per finanziare gli studi, entra nel mondo della moda, che però la cattura fin da subito, offrendole una serie di opportunità che la portano rapidamente a essere notata. La sua bellezza non passa inosservata e, in breve tempo, la moda diventa la sua vera passione, tanto da costringerla a lasciare l’università e dedicarsi completamente alla sua carriera. Nel 1988, si trasferisce a Milano per entrare a far parte della celebre agenzia “Elite”. Dopo due anni di sfilate, durante i quali riesce a raggiungere un grande successo, viene spinta dalla passione per la recitazione a intraprendere la carriera d’attrice.
Nel 1990 debutta nel film tv Vita coi figli, diretto da Dino Risi, affiancata da Giancarlo Giannini e Corinne Clery. L’anno successivo, diventa protagonista nel film La riffa di Francesco Laudadio, al fianco di Giulio Scarpati e Massimo Ghini. Questo è solo l’inizio di una carriera cinematografica che, nel corso degli anni, le regalerà numerosi successi, rendendola una figura di riferimento nel panorama cinematografico italiano.
Il resto, come si suol dire, è storia.
Andrea Ranocchia
Nato nel 1988 ad Assisi, Andrea Ranocchia è stato uno dei difensori centrali più conosciuti del panorama calcistico umbro moderno, con una carriera che si è estesa dal 1995 al 2022.
Il suo percorso calcistico inizia nelle giovanili della squadra della sua città, il Bastia, per poi passare al Perugia. Nel 2004, dopo un passaggio alle giovanili dell’Arezzo, debutta in prima squadra nella stagione 2006-2007, a soli 18 anni, sotto la guida di Antonio Conte. Qui si fa notare, collezionando 24 presenze e 1 gol in Serie B.
Dal 2008 al 2011, gioca prima nel Bari, dove totalizza 34 presenze e 3 gol, e poi nel Genoa, per poi arrivare al momento più alto della sua carriera con l’Inter. Con il club nerazzurro firma un contratto che lo legherà per cinque stagioni, durante le quali totalizzerà 129 presenze e 7 gol. È proprio con l’Inter che Ranocchia vivrà i suoi momenti di maggiore successo, indossando anche la fascia di capitano, ereditata da una leggenda vivente come Javier “Pupi” Zanetti.
Nonostante la carriera di Ranocchia non lo abbia visto particolarmente protagonista sui palcoscenici internazionali, il suo valore e la sua dedizione sono sempre stati indiscutibili. Difensore solido e di grande applicazione, ha fatto del gioco aereo una delle sue doti distintive, sia in fase difensiva che nelle situazioni di calcio piazzato. Grazie a queste qualità, è riuscito a guadagnarsi alcune maglie da titolare con la nazionale maggiore, con la quale ha totalizzato 21 presenze.