Il Comune di Perugia compie un passo deciso contro la violenza sulle donne, annunciando l’incremento dei fondi destinati al Centro antiviolenza “Catia Doriana Bellini”. Questo intervento si inserisce in una strategia più ampia che punta non solo a rafforzare il supporto alle vittime ma anche a promuovere un cambiamento culturale. A fare l’annuncio sono la sindaca Vittoria Ferdinandi e l’assessora alle pari opportunità Costanza Spera, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra con un Consiglio comunale aperto a tutti oggi, lunedì 25 novembre.

Più fondi per la lotta alla violenza sulle donne, Ferdinandi: “Comune di Perugia punto di riferimento”

La giunta comunale ha deciso di aumentare al 25% la compartecipazione ai finanziamenti regionali destinati al Centro antiviolenza di Perugia, rispondendo così alle crescenti richieste di aiuto. Questo fenomeno è “è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani”, dice Vittoria Ferdinandi, che vuole “contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a superare le criticità esistenti. Individuando soluzioni sempre più efficaci, specie a sostegno di quanti sono impegnati ogni giorno in prima linea”.

Per questo motivo” – prosegue – “abbiamo deciso di andare ad incrementare le risorse che il Comune assicura al centro antiviolenza di Perugia, una realtà ormai fondamentale nel panorama locale che deve essere messa nelle condizioni di operare al meglio”.

Nel 2024, infatti, la rete antiviolenza in Umbria ha ricevuto 445 richieste di aiuto, di cui 122 gestite proprio dal centro perugino. Ferdinandi mette in evidenza l’importanza di valorizzare il lavoro delle realtà che da anni si confrontano con il fenomeno della violenza di genere. “Vogliamo che ogni donna senta il Comune come la propria casa: a noi può rivolgersi sempre. In ogni situazione faremo di tutto per essere al suo fianco, perché ogni volta che una donna combatte per se stessa e per i propri diritti, combatte per tutte le donne”.

Un approccio di questo tipo punta a costruire una rete sempre più solida tra le istituzioni e i servizi territoriali, capace di offrire supporto concreto alle donne che vivono situazioni di difficoltà e pericolo. Sempre secondo Ferdinandi, “occorre lavorare su più fronti per promuovere una cultura del rispetto che vada oltre gli stereotipi sociali basati su schemi di potere patriarcale”.

I dati allarmanti di un fenomeno strutturale

L’assessora alle pari opportunità, Costanza Spera, dal canto suo sottolinea quanto il fenomeno della violenza di genere sia radicato nella società italiana. E porta a supporto del suo discorso dati ufficiali e concreti. “La violenza di genere continua a collocarsi tra i fenomeni più allarmanti della nostra società. In base ai dati più recenti del Viminale, nel periodo 1° gennaio-17 novembre in Italia sono stati registrati 269 omicidi. Con 98 vittime donne, di cui 84 uccise in ambito familiare/affettivo. Di queste, 51 sono state assassinate da partner ed ex partner”.

Spera ha inoltre evidenziato la necessità di un intervento su più livelli per contrastare questa piaga sociale: “Un fenomeno strutturale, profondamente radicato in una cultura patriarcale e che può essere combattuto solo agendo su molteplici livelli, in primis proprio sul piano culturale contrastando sessismo, disparità e violenza generalizzata”.

Comune di Perugia sulla violenza sulle donne: prevenzione e formazione le priorità per il futuro

L’assessora Spera ribadisce l’importanza di investire non solo nel supporto diretto alle vittime, ma anche in attività preventive. “I Comuni devono essere dotati di maggiori risorse, sia economiche sia amministrative, per fare prevenzione, in particolare sul fronte delle scuole e delle famiglie. Dobbiamo costruire una società che accolga le differenze e promuova la parità di genere a tutti i livelli e in tutti i contesti”. Questo è uno dei motivi che stanno alla base della scelta del Comune di Perugia di aumentare i fondi per il Centro antiviolenza. La violenza sulle donne è un fenomeno che va combattuto su più fronti, in modo compatto e consapevole a ogni livello.

Perugia guarda al futuro con l’obiettivo di rendere il Centro antiviolenza sempre più efficiente, anche attraverso la co-progettazione per una gestione innovativa e partecipata. “Servono tuttavia maggiori risorse per le attività di prevenzione, informazione e formazione al fine di affrontare il problema alla radice”, conclude Spera.