Vinicio Capossela si è esibito ad Assisi, culla di spiritualità e cultura, dove c’è stata una serata che rimarrà impressa nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di esserci. In occasione del quarantesimo anniversario dell’Ensemble Micrologus, la città si è trasformata in un epicentro di suoni antichi, dove la musica medievale è tornata a vibrare grazie a un evento che ha unito passato e presente in modo straordinario.

La sorpresa di Vinicio Capossela ad Assisi: un regalo inaspettato alla Rocca Maggiore

In un’atmosfera carica di attesa, quando ormai sembrava che l’evento avesse già dato il meglio di sé, è accaduto qualcosa che nessuno avrebbe immaginato. Vinicio Capossela, noto per il suo talento e la sua capacità di mescolare diversi linguaggi musicali, è salito sul palco della Rocca Maggiore, regalando al pubblico tre interpretazioni che hanno lasciato senza fiato. La sua voce, accompagnata dalle note dei musicisti del Micrologus, ha risuonato con forza tra le mura della Rocca, trasportando gli spettatori in un viaggio sonoro tra epoche e mondi diversi.

La scelta dei brani non è stata casuale: “L’Aedo” e “Perfetta letizia” hanno rappresentato un ponte ideale tra la tradizione medievale e le influenze moderne, dimostrando quanto la musica possa essere un linguaggio universale, capace di superare ogni barriera temporale. Capossela ha dimostrato ancora una volta di essere un artista fuori dagli schemi, capace di sorprendere e affascinare con la sua inconfondibile cifra stilistica.

Una maratona musicale che unisce l’Europa nel nome di Micrologus

Ma la vera protagonista della giornata è stata la musica, quella che Micrologus ha riportato alla luce con passione e competenza in questi 40 anni di attività. La maratona musicale che ha preceduto l’arrivo di Capossela ha visto esibirsi oltre 40 artisti, provenienti da diversi angoli d’Europa. Questi musicisti, legati da un comune amore per la musica antica, hanno portato ad Assisi una varietà di suoni e stili che ha catturato l’attenzione del pubblico per oltre quattro ore. 

Micrologus, con la sua lunga storia e la sua continua innovazione, ha saputo radunare intorno a sé un gruppo di artisti di altissimo livello, che nel corso degli anni hanno collaborato con l’ensemble in progetti di grande respiro. La giornata di celebrazioni ha reso evidente quanto Micrologus sia non solo un punto di riferimento nel panorama della musica medievale, ma anche un motore di creatività e dialogo culturale a livello internazionale.

La Rocca Maggiore come palcoscenico di un evento unico

Assisi ha accolto questo evento con un abbraccio caloroso, trasformando la Rocca Maggiore e i suoi dintorni in un grande palcoscenico a cielo aperto. L’happening musicale che ha animato la città ha coinvolto ogni angolo, con esibizioni che hanno spaziato tra generi diversi, tutte unite da un filo conduttore: la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale medievale.

Il pubblico, composto da appassionati e curiosi, ha potuto immergersi in un’esperienza sensoriale unica, dove la storia ha incontrato la modernità, e la tradizione è stata rivisitata con uno sguardo nuovo e originale. La musica, che per un giorno ha riecheggiato tra le mura antiche della città, ha dimostrato di essere un potente veicolo di emozioni e di scambio culturale.

Questo straordinario evento è stato possibile grazie al sostegno del Comune di Assisi, che ha creduto nell’importanza di celebrare i 40 anni di attività di un gruppo che ha segnato la storia della musica antica in Italia e nel mondo. La manifestazione ha rappresentato anche la conclusione di DeMusicAssisi, il primo festival di musica medievale in Umbria, che ha visto una partecipazione entusiasta di pubblico e artisti. Dal 15 al 20 agosto, Assisi è stata il cuore pulsante di un festival che ha riportato in vita le sonorità medievali, confermando il suo ruolo di città della cultura e della musica.