Villa Redenta a Spoleto presto brillerà di nuova luce. La Provincia di Perugia, proprietaria della villa cinquecentesca, e il Comune di Spoleto hanno infatti sancito un accordo per portare avanti un importante progetto di valorizzazione della struttura. L’impegno è stato assunto ieri mattina, martedì 12 marzo, al termine del sopralluogo congiunto del Sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, e dalla Presidente della Provincia, Stefania Proietti, che hanno istituito un tavolo di lavoro permanente per creare le opportune sinergie tra le due amministrazioni pubbliche. L’obiettivo prioritario del progetto è rendere fruibile, attraverso un’offerta innovativa di servizi, una realtà storica e architettonica densa di significati, nella suggestiva cornice ambientale in cui è immersa.

Idee già in cantiere per primavera

Per la Presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, Villa Redenta è una “meraviglia” che deve essere restituita alla cittadinanza e ai tanti turisti e visitatori, oltre che un “parco e un patrimonio tanto cari” alla città di Spoleto. “La nostra presenza – ha detto ieri durante il sopralluogo – vuole dare un nuovo impulso a questa bellezza, un bene che merita di essere valorizzato e vissuto. Alcune idee sono già in cantiere già per questa primavera”.

Il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, ha colto l’occasione per ringraziare Proietti della sua presenza “perché ha voluto essere qui oggi a testimoniare un fatto: che questa villa di proprietà della Provincia di Perugia ha una storia molto importante per la città. Un luogo che negli ultimi anni, grazie ai lavori di manutenzione ad opera della Provincia, è stato recuperato. C’è una villa splendida che va riaperta con dei luoghi all’interno del parco che vanno visitati perché questo è un bene inserito in una rete europea di giardini storici e delle ville monumentali. All’esterno va migliorato l’accesso di competenza del Comune, ma collaborando insieme otterremo un buon risultato”.

Insieme a Stefania Proietti e Andrea Sisti, ad effettuare il sopralluogo erano presenti la consigliera provinciale con delega al patrimonio Letizia Michelini, il vicesindaco di Spoleto Stefano Lisci e l’assessore al turismo Giovanni Angelini Paroli, la dirigente scolastica dell’istituto alberghiero di Spoleto “Giancarlo de Paolis” Roberta Galassi, alcuni dirigenti e tecnici provinciali e comunali.

Villa Redenta, tra storia e architettura

Villa Redenta è stata realizzata sui resti di un insediamento di epoca romana, nel XVI secolo, su committenza della nobile famiglia spoletina dei Martorelli. L’edificio, caratterizzato da un corpo di fabbrica affiancato da due torri angolari, subì alcune modifiche nel ’700, quando divenne della famiglia Locatelli, che volle renderla degna del soggiorno dei pontefici Pio VI e Pio VII. Nel 1823, i beni della famiglia Locatelli passarono a Francesco Marignoli, e subito dopo, al Papa spoletino Leone XII. Solo nel 1885 la residenza fu di nuovo acquistata dai Marignoli e denominata perciò “Redenta“.

Attualmente Villa Redenta è di proprietà della Provincia di Perugia, con la fattoria adibita ad ostello e le scuderie a sala multifunzionale. Intorno all’edificio principale, si trovano una cappella, la cafè house in stile Rococò, la foresteria e le scuderie. L’intero complesso affaccia su un giardino all’italiana, disegnato sui principi di assialità e simmetria, che ospita oltre 900 specie vegetali tra le quali un secolare cedro del Libano alto 19 metri di oltre 400 anni e il “cedro dell’Himalaya”. Accanto ad un tempietto in perfetto stile neoclassico si apre il parco di lecci, dove si trova la fontana rupestre, il laghetto, la meridiana, la ghiacciaia, un vascone ovale e una pavimentazione romana in cotto.

Il Comune di Spoleto e la Provincia di Perugia prevedono di riuscire a finanziare entro il 2024 la somma necessaria per il restauro del tempietto e per il recupero della meridiana all’interno del bosco.