Dopo dieci mesi di lavori intensi e controversi, la riapertura al transito di Via Fabiani, bretella di collegamento tra Corso Garibaldi e Via Savelli della Porta, segna un momento importante per la viabilità di Gubbio. L’intervento, del valore di oltre 200.000 euro, ha visto l’installazione di una nuova pavimentazione su un tratto relativamente breve – qualche decina di metri – ma che ha comportato notevoli disagi e tensioni tra residenti, operatori economici e amministrazione comunale.

Il cantiere, inaugurato il 3 aprile 2024 dalla precedente amministrazione di centro-sinistra era parte integrante del piano di riqualificazione urbana di Gubbio, volto a migliorare i collegamenti interni della città e a favorire un traffico più fluido tra le aree centrali e periferiche. La nuova Giunta Fiorucci, lo scorso luglio aveva annunciato che i lavori si sarebbero conclusi entro novembre 2024. Tuttavia, fin dall’inizio sono emerse numerose criticità che hanno ostacolato il regolare svolgimento dei lavori.

Le difficoltà maggiori sono state riscontrate nella reperibilità di manodopera specializzata per la posa in opera della nuova pavimentazione. Questo problema, che si è protratto per mesi, ha generato un accumulo di ritardi, facendo sì che il cantiere rimanesse attivo per un periodo ben superiore a quello inizialmente previsto. La mancanza di personale qualificato ha infatti comportato una serie di interruzioni e rallentamenti, causando non solo frustrazione tra gli amministratori ma anche disagi notevoli per i residenti e i commercianti della zona.

La prolungata chiusura di Via Fabiani ha suscitato proteste di residenti e commercianti

I residenti e gli operatori economici locali hanno reagito con proteste e richieste di intervento, manifestando il proprio scontento per i ritardi e i disagi arrecati dalla prolungata attività cantieristica. La strada, che rappresenta un collegamento essenziale per il transito quotidiano, era diventata fonte di lamentela per chi doveva affrontare deviazioni e rallentamenti nel percorso, con conseguenze negative sull’economia locale e sulla qualità della vita dei cittadini.

L’assessore ai Lavori Pubblici, Spartaco Capannelli, è stato ha subito pressioni per chiarire le ragioni dei ritardi. In numerose dichiarazioni, Capannelli ha evidenziato come la carenza di manodopera specializzata fosse il principale ostacolo al completamento dell’intervento, facendo riferimento anche a uno spostamento della squadra di pavimentisti impegnata nei lavori in Piazza Quaranta Martiri. Se da una parte il Comune si è impegnato per garantire una rapida soluzione, dall’altra le difficoltà operative hanno prolungato la fase cantieristica oltre ogni previsione.

A testimonianza delle polemiche, alcuni operatori del settore hanno messo in dubbio l’ipotesi dello spostamento della manodopera, sostenendo che altre problematiche, come le opere di impermeabilizzazione nella parte alta – nei pressi della Taverna Ceraiola dei Santantoniari – abbiano giocato un ruolo determinante nel ritardo dei lavori. Queste controversie hanno acceso ulteriormente il dibattito pubblico, evidenziando le fragilità gestionali e organizzative di un cantiere che avrebbe dovuto essere un modello di efficienza.

Un camion si sfrenò lungo la discesa nei primi giorni dall’inizio dei lavori

Il percorso di riqualificazione non è stato privo di episodi critici. Nei primi giorni dall’inizio dei lavori, un incidente che ha suscitato particolare preoccupazione. Secondo le ricostruzioni, uno dei mezzi degli operai, coinvolto in attività di posa, si è improvvisamente sfrenato, causando il timore che potesse precipitare in corso Garibaldi. Fortunatamente, la presenza di alcune buche sul tratto interessato ha deviato il veicolo verso un muro, evitando così un potenziale disastro e danni maggiori alla viabilità cittadina.

Questo episodio, seppur fortunato nel non aver provocato danni a persone o strutture, ha evidenziato ulteriormente le criticità ancora in atto nel cantiere. La mancanza di una piena messa in sicurezza delle aree di lavoro e l’eventuale disattenzione nelle operazioni hanno generato un clima di apprensione tra i residenti, che temevano il peggio per l’incolumità dei cittadini e per il corretto svolgimento dei lavori.

Nonostante tutte le difficoltà, la riapertura di Via Fabiani è finalmente avvenuta, segnando la conclusione di un intervento che, seppur breve in termini di estensione, ha rappresentato un importante tassello per il miglioramento delle infrastrutture di Gubbio. La nuova pavimentazione, frutto di un investimento considerevole e di sforzi congiunti tra amministrazione, imprese e operatori del settore, è destinata a rendere più agevole il transito e a ridare dignità a una via fondamentale per il traffico cittadino.

La riapertura della via è stata accolta con sollievo e soddisfazione

La riapertura è stata accolta con sollievo e soddisfazione da parte dei residenti e degli operatori economici, che avevano atteso con ansia la conclusione dei lavori. L’evento, celebrato in una cerimonia ufficiale presso Palazzo Pretorio, ha visto la presenza di rappresentanti della Giunta Fiorucci, assieme a esponenti della cittadinanza, e ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione nel voler superare le criticità emerse durante il cantiere.

Il completamento dei lavori su Via Fabiani rappresenta molto più di una semplice riapertura stradale. Si tratta di un segnale forte, che dimostra come l’impegno dell’amministrazione possa tradursi in interventi concreti e tangibili a favore del miglioramento della qualità della vita.