25 Apr, 2025 - 18:30

Via del Teatro Romano, una ragazzina investita: emergono tutte le criticità del traffico a Gubbio

Via del Teatro Romano, una ragazzina investita: emergono tutte le criticità del traffico a Gubbio

Erano da poco passate le due e c’era confusione ovunque. Tanta gente, macchine in coda, pullman in transito e studenti che camminavano ovunque. Poi quel colpo, e tutto si è fermato.” Così racconta una testimone oculare, ancora scossa, l’ennesimo episodio che riporta sotto i riflettori una questione irrisolta da troppo tempo: la sicurezza stradale e la gestione del traffico nel centro urbano di Gubbio.

L’incidente, avvenuto lungo via del Teatro Romano nella giornata di giovedì 24 aprile, ha visto coinvolta una ragazzina minorenne investita da un’automobile utilitaria condotta da un giovane eugubino. È accaduto in un orario particolarmente critico, appena prima delle 14, in un momento in cui la circolazione è notoriamente congestionata dall’uscita degli studenti e dal passaggio di mezzi pubblici e privati diretti verso Piazza Quaranta Martiri.

La ragazzina, con lo zaino sulle spalle, stava probabilmente rientrando a casa dopo la scuola. In un tratto di strada stretto, ad alta densità di circolazione pedonale e veicolare, è stata urtata e travolta dalla vettura. Fortunatamente, al momento dell’arrivo dei sanitari del 118, era cosciente. “Era a terra, spaventata ma lucida. L’hanno subito rassicurata,” ha riferito una residente della zona.

Ad assisterla per primi sono stati alcuni passanti, che hanno provveduto a chiamare i soccorsi e a garantire un primo supporto in attesa dell’arrivo del personale sanitario. L’intervento dell’ambulanza, partita dalla vicina postazione di Largo San Francesco, è stato tempestivo: la ragazzina è stata immobilizzata con cura, caricata in sicurezza sull’ambulanza e trasferita all’Ospedale di Branca per accertamenti. Sul posto è giunto anche il padre, visibilmente provato ma pronto a rassicurare tutti: “Sta bene, è stata solo una grande paura,” ha detto con voce tremante.

Un uomo al volante, un errore fatale

Alla guida dell’auto, un eugubino di 45 anni, che secondo i presenti si è subito fermato a prestare soccorso, sconvolto per l’accaduto. “Non ho visto nulla, è sbucata all’improvviso”, avrebbe riferito agli agenti della Polizia Locale intervenuti con due pattuglie e quattro agenti per i rilievi del caso.

Le indagini sono in corso, ma l’episodio riaccende un dibattito acceso e mai davvero affrontato in modo sistemico: quello sulle condizioni della viabilità cittadina, in particolare nei pressi delle scuole, delle fermate dei bus e delle principali arterie urbane.

Via del Teatro Romano è da tempo considerata uno dei punti critici del traffico eugubino. Collegamento diretto tra il quartiere del Teatro Romano, via Perugina e Piazza Quaranta Martiri, è ogni giorno percorsa da decine di mezzi pubblici, auto, scooter e pedoni, senza che esista una separazione netta tra i diversi flussi.

Non ci sono passaggi pedonali segnalati in maniera visibile, e in certi orari è un’odissea attraversare”, denuncia un genitore che ogni giorno accompagna i figli a scuola. L’assenza di marciapiedi larghi, la mancanza di rallentatori di velocità e la scarsità di vigilanza nei momenti di punta creano un mix potenzialmente esplosivo.

Durante l’orario scolastico, poi, la situazione si aggrava. Pullman in manovra, auto dei genitori che si accalcano nei pressi delle fermate, ragazzi a piedi o in bicicletta che si districano tra i veicoli: il tutto in un tratto di strada che non sembra affatto pensato per sopportare una pressione di questo genere. “È come far passare un fiume in piena dentro un imbuto”, sintetizza un autista del trasporto pubblico locale.

Polizia Locale sotto pressione

La Polizia Locale è intervenuta prontamente, non solo per effettuare i rilievi e raccogliere le testimonianze, ma anche per gestire un traffico nel caos più completo. La zona è stata chiusa per circa mezz’ora, causando ulteriori rallentamenti, mentre gli agenti provavano a riportare la calma.

“È evidente che qui serve più presidio e un piano del traffico aggiornato”, ha dichiarato uno degli ufficiali presenti. “Non possiamo continuare a rincorrere le emergenze.” L’assenza di un coordinamento tra gli orari scolastici, i flussi turistici e le esigenze dei residenti ha reso, negli anni, la circolazione in alcune zone di Gubbio non solo difficoltosa, ma pericolosa.

Quello di via del Teatro Romano non è un caso isolato. Gubbio soffre di una visione superata della mobilità urbana, ancora centrata sul traffico veicolare privato, con poca attenzione al trasporto pubblico, alla ciclabilità e soprattutto alla sicurezza pedonale.

“Ogni giorno accompagno mia figlia in macchina perché ho paura a lasciarla andare da sola”, racconta una madre che vive a meno di un chilometro dalla scuola. “Eppure dovrebbe essere il contrario: dovremmo sentirci tranquilli, non costretti a diventare autisti per mancanza di sicurezza.”

Molti chiedono ora un intervento strutturale: più attraversamenti sicuri, dissuasori di velocità, illuminazione potenziata, videosorveglianza, presenza fissa della Polizia Municipale negli orari critici. Ma soprattutto, serve una progettualità complessiva: “Non si può continuare a mettere pezze su una viabilità che è figlia di un’altra epoca,” afferma un architetto esperto di urbanistica.

Va detto che molte strade del centro sono oggi sottoposte a cantieri per la riqualificazione urbana. Piazza Quaranta Martiri, ad esempio, è ancora interessata da lavori che alterano sensibilmente la viabilità. Ma l’incidente avvenuto in via del Teatro Romano mette in luce come anche zone apparentemente "fuori" dai cantieri soffrano di effetti collaterali e di assenza di piani alternativi.

“Quando chiudi una strada o modifichi una viabilità, devi sapere dove si riverserà il traffico. E devi prevedere anche gli spostamenti dei pedoni. È elementare,” spiega un ingegnere del traffico. A Gubbio, invece, troppo spesso ci si affida al caso.

Una lezione che non va dimenticata

La ragazzina fortunatamente non è in pericolo di vita. Tuttavia non basta invocare la prudenza dei conducenti o la responsabilità dei pedoni: è l’ambiente urbano nel suo complesso che va ripensato.

Serve una cultura della sicurezza, e servono interventi concreti, subito. Perché ogni giorno in cui si rinvia, si rischia che la prossima vittima non sia così fortunata.

"Gubbio è una città meravigliosa, ma non può permettersi di restare indietro su questi temi", conclude una nonna che vive proprio accanto a via del Teatro Romano. "Se non proteggiamo i nostri figli mentre vanno a scuola, che città siamo diventati?"

Una domanda semplice. Eppure, ad oggi, ancora senza risposta.

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Mario Farneti
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