A Terni, il sindaco Bandecchi ha deciso: fino alla prossima primavera, dalle 15:00 fino alle prime luci dell’alba, nelle principali vie del centro sarà vietato portare con sé bottiglie e bicchieri in vetro. La scelta, che interesserà il fine settimana e i giorni festivi, non è casuale.
Negli ultimi mesi, con la ripresa delle attività e la voglia di ritrovarsi, la città ha visto il centro popolarsi di persone, soprattutto nei luoghi dove sono presenti locali e ristoranti. E così, per arginare i problemi legati ai resti di vetro lasciati ovunque, il comune ha deciso di rafforzare il divieto.
Vetro, tra pericolo e decoro: motivi di un divieto già conosciuto
L’abbandono di bottiglie e bicchieri sulle strade si è rivelato un rischio: non solo per chi vi passa ma anche per i residenti. “La problematica relativa alla presenza di vetro”, come evidenziato dall’ordinanza, ha spinto a prolungare un provvedimento che mira a tutelare la vivibilità urbana, mettendo un freno a possibili disordini e pericoli per chi abita e frequenta le zone più vive della città. I cocci rimasti sulle strade non sono un bello spettacolo e, oltre a danneggiare il decoro cittadino, rappresentano una minaccia concreta: basta un passo sbagliato per subire le conseguenze di un bicchiere abbandonato.
L’appello della questura: “ordine e sicurezza pubblica”
Dietro la proroga dell’ordinanza, c’è anche la richiesta della questura che invita il comune a continuare con il divieto per garantire una maggiore tranquillità nelle serate più affollate. Non è solo una questione di ordine, ma anche di prevenzione: tra gli obiettivi c’è infatti quello di scoraggiare le occasioni di violenza che, purtroppo, a volte caratterizzano il clima della movida, specie se abbinata al consumo di alcol.
Regole ferree per chi vende e serve alcol
Le restrizioni non si limitano ai passanti: anche bar, ristoranti e locali con intrattenimento musicale o spettacoli dovranno adeguarsi. Il divieto di vendere bevande in vetro riguarda ogni tipo di attività di somministrazione, incluse le associazioni culturali e i circoli privati che offrono intrattenimento. Le eccezioni ci sono, ma sono poche: il vetro è permesso solo per il servizio al tavolo e, in alcuni casi, per chi consuma all’interno o nelle aree autorizzate dei locali. Chi non rispetta il divieto, oltre a multe che possono arrivare fino a 500 euro, rischia anche la chiusura temporanea dell’attività per i trasgressori abituali.
No al vetro per i minori: una stretta sugli alcolici
Un’altra novità dell’ordinanza riguarda la vendita di alcol ai minori: non solo è vietata la vendita diretta, ma anche la cessione tramite un intermediario, spesso un amico maggiorenne che acquista al posto loro. L’amministrazione vuole evitare che i più giovani trovino scappatoie, e le multe per chi viola questa norma possono toccare i 480 euro.
Il ruolo della polizia: tra prevenzione e sanzioni
Il compito di far rispettare l’ordinanza spetterà alla polizia locale e alle altre forze dell’ordine. Si prevede un’intensificazione dei controlli per evitare che il vetro diventi un’arma impropria o una fonte di rischio nei luoghi più frequentati. Questo dispositivo, nato come risposta ai problemi della movida, intende dare un messaggio chiaro: chi vuole godersi la città deve farlo rispettando la sicurezza di tutti.
Ecco il riepilogo delle sanzioni stabilite dall’ordinanza:
- Divieto di detenzione di vetro per consumo immediato
- Sanzione prevista: da €50 a €300
- Importo fisso applicato: €100
- Divieto di vendita e somministrazione per asporto di bevande in vetro
- Sanzione prevista: da €100 a €500
- Importo fisso applicato: €166,66
- Sanzione accessoria per reiterazione: chiusura temporanea dell’attività per 10 giorni
- Divieto di cessione di alcolici ai minori tramite intermediari
- Sanzione prevista: da €80 a €480
- Importo fisso applicato: €160
- Violazioni sugli orari di vendita e somministrazione di alcolici
- Importo sanzioni: da €5.000 a €30.000