Quella che si prospetta è una rivoluzione nella gestione del verde pubblico a Terni. Sfalci dell’erba, cura dei giardini e dei parchi, pulizia delle aree pubbliche piantumate diventeranno oggetto di un nuovo affidamento in “global service“, attraverso una gara europea. Ci stanno lavorando da mesi l’assessora all’ambiente Mascia Aniello e i tecnici dell’assessorato ai lavori pubblici e manutenzioni del Comune. E il piano è stato svelato oggi in Prima commissione consiliare (Presidente Andrea Sterlini di Ap) dal funzionario del settore Federico Nannurelli.
La situazione rappresentata ai commissari del consiglio comunale di maggioranza e opposizione è già migliorativa rispetto al passato. Ma nel 2025 l’obiettivo è quello di arrivare a un investimento di 1,2 milioni di euro per garantire tagli raddoppiati dell’erba ma anche la pulizia dei parchi dai rifiuti. Che oggi – per un incredibile “buco” negli affidamenti – non può essere realizzata né dalle coop che gestiscono il verde né dall’ASM.
Verde pubblico a Terni: intensificate le attività grazie all’integrazione del contratto esistente
In questa fase gli sfalci dell’erba sono passati da due di media a quattro, secondo i dati forniti in commissione dal funzionario di Palazzo Spada. E per quest’anno si salirà a otto. Un obiettivo raggiunto aumentando la dotazione economica del servizio a oltre 700 mila euro per il 2023. Poi dall’anno prossimo, con l’indizione della gara per il servizio in “global service” si salirà alla cifra di 1,2 milioni nel bilancio di previsione 2024-26.
“Questo è un anno particolare, perché è quello precedente alla rivoluzione – conferma l’assessora Aniello -. La situazione è già migliore del passato, ma non è l’ottimo. Per questa ragione si sta lavorando alacremente per il bando che sarà emesso nel 2025, cercando nel frattempo di dare risposte ai cittadini. La gara europea è una procedura molto complessa, destinata a durare mesi. Per questa ragione abbiamo ragionato con le cooperative affidatarie arrivando a integrare servizi aggiuntivi, secondo le modalità consentite dalla legge. E le attività sono state intensificate. Ma dal 2025 si cambierà radicalmente“.
Ecco cosa cambia con la rivoluzione global service: i partecipanti dovranno essere iscritti all’albo gestori ambientali
Tra le novità principali del “global service“, l’inserimento di standard di qualità più stringenti nel bando. Primi tra tutti quelli rilevanti le attrezzature in dotazione e le qualifiche professionali degli operatori. E poi l’iscrizione all’Albo dei gestori ambientali. Questo consentirà di evitare il paradosso che si verifica nei parchi cittadini ternani. Dove gli operatori della manutenzione del verde pubblico ternano sfalciano l’erba e la rimuovono, non potendo però operare la pulizia dei rifiuti che restano a terra. Analogamente, ASM si occupa di svuotare i cestini dei rifiuti, ma non di raccogliere il pattume lasciato dai cittadini più indisciplinati. E così, ogni volta che l’erba viene tagliata, nelle aree verdi si assiste all’emersione di ogni tipo di rifiuto.
“Con i parchi esclusi dalla pulizia – conferma Aniello – ci trovavamo di fronte a questo tipo di situazioni, che in futuro vogliamo evitare. I rifiuti raccolti, grazie al nuovo sistema, saranno smaltiti correttamente per tipologia. Mentre la parte verde potrà essere recuperata con la classificazione a biomassa“.
Infine, altra novità rilevante, non sarà previsto un numero fisso di sfalci. Ma si pensa di inserire un livello minimo di intervento durante tutto l’anno. Quando l’erba avrà raggiunto una certa altezza, le squadre della ditta che si aggiudicherà il global service, saranno chiamate a intervenire per rispondere alla situazione di emergenza e risolvere il problema.
Dalla maggioranza soddisfazione per le proposte dell’Amministrazione comunale
Andrea Sterlini, presidente della Prima commissione consiliare, esprime soddisfazione per l’esito della commissione. “C’era l’esigenza della commissione di conoscere i dettagli del piano degli sfalci e degli interventi sul verde pubblico. E abbiamo registrato un impegno a risolvere i tanti problemi evidenziati dai cittadini. Passeremo da pochi sfalci, due o tre l’anno del passato, agli otto minimo. Con un incremento progressivo della dotazione economica a servizio di questa importante partita amministrativa. Abbiamo chiesto una ricognizione puntuale, sulla quale il funzionario Nannurelli ci ha rassicurato, per l’individuazione del verde pubblico comunale e di quello che è, invece, in capo ai condomini e all’Ater. E, infine, i cittadini avranno a disposizione una piattaforma digitale per monitorare lo stato degli interventi , la programmazione degli stessi e poter inviare segnalazioni e richieste ai futuri gestori“.
Il funzionario di palazzo Spada, Federico Nannurelli, ha fornito i numeri della più recente analisi e ricognizione sul verde pubblico a Terni. Si tratta di 554 spazi verdi per quasi 850 mila metri quadrati (compresi circa 90 mila metri quadri di verde stradale). A questi si aggiungono circa 3900 ettari di patrimonio forestale.