Un aeromobile da turismo 4 posti monoelica, decollato dall’aviosuperficie di Terni, ha concluso il suo volo in modo drammatico. Dopo pochi istanti dal decollo, l’aereo ha perso il controllo, schiantandosi al suolo e avvolgendosi nelle fiamme. Due persone a bordo: il pilota e un passeggero, hanno perso la vita.
Il velivolo, diretto all’Aquila, non ha avuto nemmeno il tempo di guadagnare quota. Poco dopo il decollo, qualcosa è andato storto, e l’aereo si è abbattuto nei pressi di Maratta, una zona semi-industriale, a poca distanza dal parco Chico Mendez.
Le dinamiche dell’incidente
(aggiornamento 17:43): Massimo Sciannimanico, veterinario, e Claudio Di Giacomo, imprenditore ed ex vicepresidente del Pescara Calcio, erano le due vittime del tragico incidente. I due amici stavano facendo un tour a tappe tra diverse città italiane dotate di aviosuperfici e sarebbero dovuti rientrare a Pescara, dove erano attesi per le 14. Di Giacomo, noto imprenditore, e Sciannimanico, veterinario apprezzato, avevano fatto una sosta a Terni per rifocillarsi, ma il loro volo è durato appena un chilometro prima del tragico schianto che ha messo fine alla loro vita.
(aggiornamento 17:16): Secondo le prime ricostruzioni, i due uomini, Massimo Sciannimanico, pilota, e Claudio Di Giacomo, passeggero, entrambi di Pescara, stavano facendo un tour tra diverse città italiane dotate di aviosuperfici. Utilizzavano il “portolano delle aviosuperfici”, uno strumento sempre più popolare tra gli appassionati dell’aviazione da diporto, per pianificare il loro viaggio.
Erano atterrati a Terni per fare rifornimento e una breve sosta, durante la quale avevano mangiato un boccone, prima di ripartire. Dopo circa un chilometro in volo, il velivolo ha iniziato a perdere quota improvvisamente, girandosi verso Narni. L’aereo si è schiantato sul terrapieno di un viadotto, a pochi metri da una casa bifamiliare, fortunatamente disabitata al momento dell’incidente.
Il proprietario, che si trovava in giardino, ha udito il rumore dello schianto, ha visto l’incendio divampare e ha immediatamente chiamato i vigili del fuoco. I corpi delle due vittime sono ancora sul luogo dell’incidente in attesa dell’arrivo di un carro funebre da Orte, e verranno poi trasferiti a Perugia per l’esame autoptico.
Sul posto sono intervenuti anche il magistrato Raffaele Pesiri, insieme alla polizia scientifica, carabinieri, vigili del fuoco e Protezione Civile, che hanno transennato l’area. È atteso anche il sindaco di Terni.
L’incidente si è verificato molto vicino alla superstrada E45 e al raccordo autostradale che collega Terni a Orte, e solo per pochi metri l’aereo non è finito sulla carreggiata trafficata.
Velivolo precipita nei dintorni di Terni, morti pilota e passeggero
Erano le 13 circa quando il piccolo aereo, con l’insegna “Aeroclub Pescara”, si è alzato in volo con destinazione L’Aquila. Ma il viaggio è durato pochi secondi: superata la E45, il velivolo ha iniziato a perdere quota in modo repentino. Il disastro si è consumato nella zona di Maratta, all’altezza del Parco Chico Mendez, dove l’impatto ha trasformato l’aereo in un cumulo di rottami fumanti.
Nel giro di pochi minuti, la macchina dei soccorsi è entrata in azione. Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118, tre squadre dei vigili del fuoco e le forze dell’ordine, tra cui la squadra Volante della questura di Terni e la polizia locale. Nonostante la prontezza dell’intervento, per le due persone a bordo non c’è stato nulla da fare: il pilota e il passeggero sono morti sul colpo, probabilmente a causa del violento impatto e del rogo che si è sprigionato subito dopo.
Il piccolo aereo, come confermato dalle autorità locali, era partito da Maratta, aviosuperficie utilizzata spesso anche per voli brevi.
Le cause dell’incidente ancora ignote
Ora gli esperti sul posto stanno cercando di capire cosa abbia causato il disastro. L’aereo è ridotto a un cumulo di lamiere, reso irriconoscibile dalle fiamme. Resta ora da stabilire se si tratti di un errore umano, un guasto meccanico o una concatenazione di fattori fatali. Quello che è certo è che le condizioni meteorologiche non sembravano proibitive, lasciando aperte diverse piste.
I primi ad arrivare sul luogo dell’incidente sono stati i volontari dell’associazione Prociv Collescipoli, che si trovavano già in zona per attività di prevenzione degli incendi boschivi. Subito dopo sono intervenuti gli uomini della polizia scientifica, mentre la procura di Terni ha immediatamente avviato un’inchiesta per chiarire le cause del disastro. Sul posto erano presenti anche il vicesindaco Riccardo Corridore e Alessandro Campi, amministratore unico di Terni Reti, la società responsabile della gestione dell’aviosuperficie “Alvaro Leonardi”.
Il messaggio del sindaco Bandecchi: “Situazione drammatica”
Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha commentato l’accaduto attraverso un videomessaggio su Instagram, spiegando di essere venuto a conoscenza della tragedia mentre si trovava in auto diretto a Terni per una riunione della giunta comunale: “Purtroppo, mentre stavo in macchina e stavo venendo (in Comune, ndr), ho saputo anche del grave incidente che è successo a Terni, dove questo ultraleggero è caduto e purtroppo sono morte due persone. Questa cosa è drammatica e dopo passerò anche all’aviosuperficie”.