Nella cornice di un’iniziativa organizzata a Perugia dalla Lega in vista delle elezioni regionali umbre, il generale ed europarlamentare Roberto Vannacci ha tenuto un discorso che ha toccato tematiche fondamentali per il tessuto sociale e la sicurezza del territorio. “La sicurezza è il primo dei requisiti per lo sviluppo sociale di un Paese – ha dichiarato Vannacci – senza di essa, non si può parlare di scuole sicure, di università, di una sanità funzionante o di un’economia prospera”. Con queste parole, il generale ha lanciato un messaggio chiaro, sottolineando come ogni aspetto della vita civile sia indissolubilmente legato alla sicurezza e all’ordine pubblico.
Secondo Vannacci, proprio l’Umbria rappresenterebbe un esempio emblematico di come una maggiore attenzione alla sicurezza possa trasformare una comunità. Durante l’incontro, infatti, ha fatto riferimento ad alcuni eventi recenti, definiti “esecrabili”, che avrebbero messo a rischio l’ordine pubblico nella città di Perugia. A detta del generale, queste vicende mostrerebbero una mancanza di adeguate misure da parte delle amministrazioni locali, che, secondo lui, “avrebbero potuto fare di più per garantire un ambiente sicuro e protetto ai cittadini”.
Perugia, Vannacci: “L’immigrazione non regolamentata non porta beneficio né alla nazione, né all’Umbria, né a Perugia”
Uno dei temi centrali trattati da Vannacci è stato quello dell’immigrazione irregolare, un argomento da lui definito come “indissolubilmente connesso” alla sicurezza pubblica. “Non ci mettiamo i prosciutti davanti agli occhi – ha affermato con tono deciso – perché le statistiche del Ministero dell’Interno sono chiarissime: gli immigrati in Italia rappresentano l’8,5% della popolazione, ma sono responsabili del 34% dei reati. La metà dei furti e delle rapine sono commessi da stranieri”.
L’analisi del generale si è fatta ancora più approfondita quando ha toccato i rischi di un’immigrazione irregolare non regolamentata, che, a suo dire, “non porta beneficio né alla nazione, né all’Umbria, né a Perugia”. Vannacci ha quindi avanzato proposte concrete, auspicando un sistema di regolamentazione dei flussi migratori “che rispetti determinati requisiti”, per garantire un maggiore controllo e una gestione più efficace del fenomeno migratorio, che negli ultimi anni ha toccato anche territori tradizionalmente più periferici come l’Umbria.
Secondo Vannacci, la questione immigrazione va affrontata con “pragmatismo”, un approccio che, ha sottolineato, caratterizza la Lega e i suoi rappresentanti. “Occorre risolvere il problema con decisione e trasparenza – ha aggiunto – non possiamo far finta di niente. L’obiettivo è fare della sicurezza il fulcro della crescita sociale, perché senza sicurezza non c’è prospettiva di futuro”.
I legami con la Lega e l’impegno politico
Durante l’evento, Vannacci ha risposto anche a domande sul suo legame con la Lega e sull’eventuale “distanza” percepita da alcune frange della stampa tra lui e il partito di Matteo Salvini. “Sono stato candidato alle europee dalla Lega e faccio parte del gruppo della Lega al Parlamento europeo – ha puntualizzato – non vedo quindi quali dubbi dovrebbero esserci al riguardo”.
Il generale ha inoltre spiegato il ruolo del “Comitato Un mondo al contrario”, un’associazione nata per promuovere le idee contenute nel suo libro, ormai diventato punto di riferimento per chi condivide una visione di recupero dei valori tradizionali. “C’è un comitato che si sta trasformando in un comitato politico – ha dichiarato – ma altro non è che un punto di aggregazione per tutti coloro che supportano le tematiche da me espresse nel libro”.
Sul comitato, Vannacci è stato chiaro: “Più persone si uniscono attorno a me, meglio è per la Lega”. Ha poi commentato i tentativi di alcuni giornali di insinuare una frattura con Salvini o con il centrodestra: “Solo una certa stampa vede problemi inesistenti, ma questo non fa altro che darci visibilità”. Con queste parole, il generale ha ribadito l’appartenenza e il sostegno alla Lega, auspicando al contempo che le idee del comitato possano contribuire a rafforzare la base del partito.
La crescente attenzione attorno al Comitato “Un mondo al contrario”
Un aspetto che Vannacci ha voluto evidenziare è l’entusiasmo con cui cittadini di varie città italiane, tra cui Perugia, hanno accolto l’iniziativa del comitato. “Mi lusinga che anche qui si stia muovendo qualcosa – ha detto il generale – come in tante altre città italiane dove persone mostrano simpatia e sostegno per le tematiche del libro”.
Il generale ha raccontato con orgoglio gli episodi di vicinanza e incoraggiamento ricevuti dai sostenitori: “Incontro tante persone che mi stringono la mano, mi fanno i complimenti e mi dicono di andare avanti senza mollare. Sono italiani che credono ancora che si possa migliorare per ritornare a un mondo con il verso dritto”.
Per Vannacci, dunque, il comitato rappresenta non solo una forma di supporto personale, ma un vero e proprio movimento di cittadini che condividono una visione di ritorno a un “ordine morale e sociale” che vedono minacciato dai cambiamenti dell’attuale società.