Tanto rumore per (quasi) nulla, verrebbe da dire dopo essersi fatti un viaggio sperimentale in Valnerina col tutor della discordia per verificare se poi è vero che sia stata installata una slot machine delle multe. Niente code, né all’inizio del tratto coperto dal misuratore di velocità media, né alla fine prima del Comune di Arrone. Dove al confine con il Comune di Terni troneggia da anni un autovelox fisso, tarato a 50 km orari. Che negli anni ha fatto strage di automobilisti, senza generare sollevazioni popolari. Ma tant’è.

Il Comune di Terni ha raccolto i numeri del primo giorno di accensione dello strumento autorizzato dal Prefetto Giovanni Bruno. E sono cifre che descrivono tutto tranne l’ecatombe annunciata dai contestatori. Sia dal punto di vista delle sanzioni. Sia da quello dei tempi di percorrenza, dei rischi di isolamento, dei problemi per il turismo e chi più ne ha più ne metta.

Ma andiamo con ordine. Ieri il vice sindaco Riccardo Corridore, che aveva anche ufficializzato all’ANAS la richiesta di alzare il limite a 70 km orari, aveva diffuso i dati della prima metà del sabato. Circa 4.500 transiti e appena 39 sanzioni. Poi ieri mattina è arrivato il dato completo delle prime 24 ore di accensione dell’apparato. I transiti totali sono stati 9.593 per complessive 57 violazioni del codice della strada riscontrate dalla centrale operativa per il superamento della velocità media di 50 km/h nel tratto di 5 km.

Viaggio in Valnerina nel tratto coperto dal tutor: rischio multe contenuto e sicurezza più alta

La media del primo giorni è di una multa per eccesso di velocità media nel tratto di 5 km della Statale Valnerina ogni 168 passaggi di autovettura. Significa che le multe sono 6 ogni mille passaggi. Numeri ben diversi da quelli del Comitato che aveva invaso la Prefettura di Terni. E che avevano parlato di sperimentazioni da 7 multe ogni 3 minuti.

Insomma, esagerazioni. Numeri girati di bocca in bocca come accade per le leggende metropolitane e che si sono trasformate in breve tempo in post-verità (per non dire fake-news). Nella prima domanica da bollino nero sulle strade turistiche del Ternano, non c’è stato nemmeno il vagheggiato crollo del movimento ricettivo, degli esercizi commerciali, degli affari e dello sviluppo. Cascata piena come sempre, presa d’assalto dai turisti, code alla biglietteria, gente ammassata in attesa della navetta per il belvedere superiore e pullman che hanno riempito i parcheggi.

Parcheggi pieni anche fuori dei ristoranti del tratto ternano della Statale Valnerina. E camper, auto e moto che, in fila organizzata e senza disagi, hanno proseguito in direzione Arrone e Ferentillo. Senza che si formassero code, disagi o rallentamenti insopportabili. Da varco a varco, alla media esatta di 50 km orari, si impiegano all’incirca 7 minuti. Ma passando per l’abitato di Collestatte Piano e per il bivio di Torre Orsina, le zone più pericolose del tragitto, non ci sono più auto che superano il limite dei 50 orari. O che azzardano sorpassi quando si trovano di fronte camper o roulotte. Era quello che chiedevano i residenti, che negli anni passati avevano raccolto le firme per ottenere rallentamenti. Anche col sostegno dei partiti (a partire dal PD) dei sindaci di Arrone e Ferentillo.

I Comuni antagonisti convinti di ricorrere al TAR, ma Terni incassa il sostegno dei familiari delle vittime della strada

Fin qui i fatti. Provare per credere. Ovviamente ci sarà bisogno della controprova dei periodi più caldi: i week end di primavera e inizio estate, quando la Valnerina raggiunge il top dei visitatori. E poi gli orari sporadici di massima concentrazione del traffico nelle ore di punta. Quando dalla Valnerina ci si sposta per raggiungere Terni o dalla città si torna indietro dopo una giornata di lavoro.

La battaglia tra amministrazioni (complice anche il prossimo appuntamento delle elezioni regionali e un bel po’ di propaganda) va però avanti sui social. I sindaci di Arrone, Fabio Di Gioia, e Ferentillo, Elisabetta Cascelli, insistono con l’argomentazione del Comune di Terni che vuole fare cassa. E promettono un ricorso al TAR basato su “violazione di legge, illogicità del provvedimento e abuso di potere“.

Il Comune di Terni, invece, incassa la solidarietà, sempre via web, dei familiari delle vittime degli incidenti stradali. I post del partito di Alternatìva Popolare e quelli del vice sindaco Corridore sono pieni di testimonianze di persone che hanno perso qualcuno lungo la Statale Valnerina. Una strada costellata di altarini, lapidi e foto ricordo di giovani e anziani che ci hanno perso la vita.