26 Apr, 2025 - 12:05

Valdichiascio, il Sentiero Francescano tra storia e buche: i residenti chiedono interventi concreti

Valdichiascio, il Sentiero Francescano tra storia e buche: i residenti chiedono interventi concreti

"Un tempo era la strada dei pellegrini, oggi sembra più una pista da rally o un percorso a ostacoli." Così, con un misto di ironia e amarezza, i residenti e i frequentatori della zona di Valdichiascio commentano la situazione attuale della storica strada comunale che si snoda lungo il Sentiero Francescano, un tratto carico di valore spirituale e culturale, oggi purtroppo segnato dal degrado e dall'abbandono.

La strada comunale di Valdichiascio non è una via qualunque: essa rappresenta un frammento autentico della memoria francescana. San Francesco, nel suo viaggio da Assisi a Gubbio, percorse proprio questi sentieri, segnando per sempre il territorio con la sua presenza discreta ma profonda. Oggi quel cammino è meta di pellegrinaggi, cammini spirituali, eventi culturali e manifestazioni religiose che richiamano viandanti e turisti da tutta Italia e dall’estero.

Ogni anno, il Sentiero Francescano ospita appuntamenti di rilievo come il Cammino di Assisi, manifestazioni di trekking lento e percorsi a tema religioso che attraversano questi paesaggi incontaminati. Tuttavia, a dispetto della rilevanza storica e turistica, la strada comunale di Valdichiascio si presenta in condizioni critiche: buche profonde, fango, tratti asfaltati rotti e polvere in estate rendono il percorso difficile e poco sicuro.

"Sembra di passare tra piscine e bagnini," scherzano i residenti riferendosi alle voragini piene d’acqua che si formano durante i periodi di pioggia. Al contrario, in estate, il problema si inverte: il sole cocente trasforma la strada in una nuvola di polvere che invade ogni angolo, rendendo fastidiosa anche una semplice passeggiata.

Le promesse dell’Amministrazione e le difficoltà operative

Va riconosciuto che la Giunta Fiorucci, insediatasi con l’intenzione dichiarata di risanare il territorio anche nelle sue frazioni più periferiche, aveva annunciato un piano di intervento strutturale per migliorare la viabilità delle strade più malmesse, tra cui Valdichiascio. Un piano ambizioso, che puntava a restituire dignità e funzionalità a vie cariche di valore non solo pratico, ma anche simbolico.

Purtroppo, ad oggi, i lavori concreti tardano a materializzarsi. Nonostante le buone intenzioni, le risorse economiche limitate e la necessità di affrontare emergenze diffuse su tutto il vastissimo territorio comunale (Gubbio è il settimo comune d'Italia per estensione) sembrano aver rallentato l’attuazione del progetto.

"Sappiamo che il Comune deve far fronte a tante priorità, ma questa strada dovrebbe essere in cima alla lista" , commenta un gruppo di camminatori abituali. "Non è solo una questione di mobilità, è una questione di rispetto verso la storia e la cultura che ci appartengono."

In questo contesto, non sono mancate polemiche tra i residenti, che hanno notato come spesso vengano concessi contributi pubblici ad associazioni per eventi e manifestazioni, mentre le infrastrutture di base rimangono trascurate. Una gestione che, secondo alcuni, appare frammentaria e dispersiva.

"Non è che ci dispiacciano gli eventi o le feste, anzi, sono belle occasioni per vivere il territorio" ,sottolinea un abitante della zona. "Ma prima bisogna pensare alle cose essenziali: strade, sicurezza, servizi."

Un excursus storico: il cammino di San Francesco verso Gubbio

Per comprendere l’importanza simbolica di Valdichiascio, basta ricordare brevemente il viaggio di San Francesco verso Gubbio. Dopo aver rinunciato ai beni paterni davanti al Vescovo di Assisi, Francesco si incamminò verso Gubbio per cercare protezione e sostegno dal suo amico d’infanzia, il nobile Spadalonga. Il cammino, svolto con abiti umili e privo di ogni possedimento, rappresentò l’inizio del suo percorso di vita evangelica.

Attraversare queste terre oggi significa camminare sulle orme del Santo, respirare la stessa aria, osservare gli stessi colli e gli stessi paesaggi che lo ispirarono. È proprio questo forte valore storico e spirituale che rende doloroso constatare l'attuale stato di abbandono.

"Ogni volta che inciampi in una buca o scivoli nel fango, pensi che stiamo mancando di rispetto non solo a noi stessi, ma anche alla memoria di chi ha reso questi luoghi eterni",riflette un pellegrino proveniente da Milano.

I cittadini di Valdichiascio non chiedono miracoli. Chiedono interventi di manutenzione ordinaria, un piano di asfaltatura dei tratti più dissestati, una miglior gestione delle acque meteoriche, che eviterebbe l’allagamento di interi segmenti della strada.

"Non serve rifare tutto, basta una manutenzione regolare e seria", suggerisce un tecnico del luogo. "Se si interviene con piccole opere mirate, si può migliorare molto senza spese folli."

Un’altra proposta avanzata riguarda l’installazione di cartellonistica turistica adeguata, che valorizzi il Sentiero Francescano e segnali la presenza di itinerari storici, culturali e religiosi. In questo modo si potrebbe favorire il turismo lento e sostenibile, un settore in crescita che potrebbe rappresentare una risorsa importante anche per le aree periferiche.

Uno sguardo costruttivo al futuro

Pur tra difficoltà e ritardi, i cittadini si augurano che la Giunta Fiorucci riesca a riattivare il piano annunciato, inserendo Valdichiascio e il Sentiero Francescano tra le priorità di intervento. La consapevolezza è che governare un territorio esteso e complesso come quello di Gubbio non è semplice e richiede scelte difficili, ma la speranza è che le scelte future riescano a tenere conto anche dei piccoli, ma preziosi, patrimoni fuori dal centro urbano.

"Valdichiascio non è solo una strada da percorrere, è una strada da vivere, da raccontare, da rispettare", conclude un artigiano del luogo. "Se la recuperiamo, non facciamo solo un’opera pubblica: restituiamo vita e dignità a un pezzo fondamentale della nostra identità."

E forse proprio da qui dovrebbe ripartire la riflessione: dalla consapevolezza che ogni sentiero, ogni borgo, ogni strada secondaria racconta una parte fondamentale della grande storia di Gubbio. E che solo custodendo ogni frammento potremo giustamente valorizzare questa città colma di storia, di cultura e di umanità.

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Mario Farneti
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