La Usl Umbria 1 avvia un nuovo modello integrato di intervento rivolto agli adolescenti e ai giovani adulti. Si chiama Myt (Meet You Them) ed è una rete di punti di ascolto territoriali, gratuita, promossa dal servizio di psicologia aziendale e sviluppata nell’ambito del PPDTA (Percorso Preventivo Diagnostico Terapeutico Assistenziale) in collaborazione con la Regione Umbria. Myt nasce con l’obiettivo di connettere promozione della salute, prevenzione, individuazione precoce del disagio e supporto tempestivo. Il servizio è rivolto ai giovani dai 14 ai 30 anni e alle loro famiglie e prevede un accesso facilitato e non stigmatizzante, con risposte a intensità crescente in funzione dei bisogni.
“Questo servizio nasce dalla necessità di attenzionare la fascia d'età degli adolescenti e dei giovani adulti e di riorganizzare la rete d'interventi secondo un modello fondato sulla prossimità, un accesso facilitato e non stigmatizzante, che preveda risposte ad intensità crescente in funzione dei bisogni e che valorizzi fortemente l'area promozionale e preventiva”, hanno spiegato Antonella Micheletti, responsabile del servizio di psicologia aziendale e di Myt, e Roberta Alagna, psicologa e referente scientifica.
Secondo quanto riferito in una nota della Usl Umbria 1, Myt nasce con l’obiettivo di mettere in sinergia i servizi sanitari, sociali ed educativi, costruendo una rete stabile e coordinata capace di intercettare precocemente le situazioni di vulnerabilità. Il progetto prevede anche una valutazione qualitativa e quantitativa dell’efficacia degli interventi, per garantire un miglioramento costante delle azioni di supporto.
Il percorso si articola su due macroaree operative: la promozione della salute e del benessere, per prevenire il disagio giovanile e rafforzare i fattori di protezione; e la prevenzione e intercettazione precoce, pensata per individuare segnali di malessere non ancora strutturati e offrire un primo intervento o un orientamento verso i servizi territoriali competenti.
Tra le finalità principali del progetto rientrano la promozione del benessere psicologico, la prevenzione del disagio giovanile, e il rafforzamento della rete territoriale attraverso consultori, case della comunità, scuole, università e associazioni locali. Particolare attenzione è riservata alla rimozione delle barriere d’accesso ai servizi di supporto psicologico, ancora oggi frenate da stigma sociale o da difficoltà economiche.
L’iniziativa, interamente gratuita, punta infatti su un approccio non stigmatizzante e vicino ai luoghi di vita dei giovani, facilitando il primo contatto e garantendo risposte a intensità crescente in base alle esigenze individuali.
Myt è attivo in tutti i distretti della Usl Umbria 1 con modalità differenziate (accesso libero o su appuntamento). Di seguito la mappa degli sportelli e i riferimenti per informazioni e prenotazioni:
Nei prossimi mesi la Usl Umbria 1 avvierà un monitoraggio sistematico dei dati per valutare i risultati del progetto, con l’obiettivo di estendere il modello anche ad altre aree regionali. L’iniziativa, spiegano dall’Azienda sanitaria, rappresenta “un passo significativo nella costruzione di un sistema integrato di tutela della salute mentale giovanile”, capace di fornire risposte tempestive e coordinate nei territori.
Myt - concludono i promotori - intende essere non solo un servizio, ma un punto di riferimento stabile per i giovani e per le comunità, dove la prevenzione diventa dialogo, ascolto e sostegno concreto.