Il reparto di Urologia dell’ospedale Santa Maria di Terni continua a distinguersi come una delle eccellenze italiane nel trattamento delle patologie urologiche. L’ultima innovazione riguarda l’acquisizione dell’ultimo modello di laser a Holmio per il trattamento mininvasivo dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB). Questo strumento di ultima generazione si aggiunge alle tecnologie già in uso, come il laser verde e il resettore bipolare, ampliando le opzioni terapeutiche per i pazienti e migliorando i risultati clinici. Grazie a queste innovazioni, il reparto diretto dal dottor Alberto Pansadoro è in grado di trattare circa 100 pazienti al mese, riducendo tempi di degenza e disagi post-operatori. Un traguardo che conferma l’ospedale umbro come un punto di riferimento a livello nazionale per le patologie urologiche.
Santa Maria di Terni, Urologia d’eccellenza: nuove terapie mininvasive per l’ipertrofia prostatica
L’ipertrofia prostatica benigna è una condizione che colpisce una percentuale significativa della popolazione maschile, con un’incidenza che raggiunge il 70% tra i 60 e i 70 anni. La patologia provoca un ingrossamento della ghiandola prostatica, con conseguenti difficoltà urinarie che incidono negativamente sulla qualità della vita dei pazienti. Fino a pochi anni fa, il trattamento più diffuso era la chirurgia tradizionale, spesso invasiva e con un decorso post-operatorio lungo e complesso. Oggi, grazie alle nuove tecnologie laser come il laser a Holmio, i pazienti possono beneficiare di procedure meno traumatiche e con tempi di recupero nettamente inferiori.
Questa tecnica, nota come HoLEP (Holmium Laser Enucleation of the Prostate), permette di rimuovere il tessuto prostatico in eccesso con estrema precisione, riducendo il rischio di sanguinamento e minimizzando le complicanze post-operatorie. Uno dei principali vantaggi di questa metodica è la possibilità di trattare anche prostate di grandi dimensioni, superando i limiti delle tecniche tradizionali. Il laser a Holmio garantisce un miglioramento immediato dei sintomi urinari e una ripresa rapida delle normali attività quotidiane, permettendo ai pazienti di tornare a casa in tempi ridotti rispetto alla chirurgia convenzionale.
L’importanza della prevenzione
Durante il convegno “Luts: quale trattamento per quale paziente”, tenutosi all’Hotel Garden di Terni, esperti del settore hanno approfondito le diverse tecniche per il trattamento dell’ipertrofia prostatica, mettendo a confronto metodiche innovative come Urolift, iTind, botulino, Tpla, Aquabeam e Rezum. L’obiettivo è personalizzare il trattamento in base alle caratteristiche cliniche di ogni paziente, scegliendo la soluzione più adatta per ridurre i disagi e migliorare i risultati terapeutici.
Secondo il dottor Pansadoro, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce della patologia prostatica. L’Associazione Europea di Urologia raccomanda una visita urologica annuale a partire dai 50 anni, accompagnata dal dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico) nel sangue. Una diagnosi tempestiva permette di intervenire con trattamenti meno invasivi, evitando complicazioni e garantendo una migliore qualità di vita ai pazienti.
A Terni, dove la popolazione anziana rappresenta il 28,6% degli abitanti, la prevenzione assume un’importanza ancora maggiore. L’ospedale Santa Maria segue ogni anno oltre 100 pazienti con tumore alla prostata, offrendo trattamenti avanzati come la chirurgia robotica Da Vinci e la radioterapia conformazionale, soluzioni all’avanguardia che migliorano l’efficacia terapeutica riducendo gli effetti collaterali.
Le iniziative di sensibilizzazione
L’attenzione alla prevenzione si è concretizzata anche in iniziative di sensibilizzazione, come l’evento “Movember”, organizzato nel novembre 2023 nel centro di Terni. Durante l’iniziativa, specialisti hanno incontrato i cittadini per fornire informazioni sulla prevenzione e distribuire materiale informativo. Eventi come questi sono fondamentali per aumentare la consapevolezza sull’importanza dei controlli periodici, aiutando a ridurre l’incidenza di patologie urologiche gravi grazie a diagnosi precoci e interventi tempestivi.
L’ospedale Santa Maria di Terni continua così a essere un’eccellenza nel panorama sanitario italiano, offrendo ai pazienti trattamenti sempre più innovativi e personalizzati. Con l’introduzione del laser a Holmio e il costante aggiornamento delle metodologie terapeutiche, il reparto di Urologia si conferma un punto di riferimento per la cura delle patologie prostatiche, garantendo ai pazienti le migliori soluzioni disponibili con un approccio all’avanguardia e mininvasivo.