A Terni è lotta serrata allo spaccio. A seguito dell'intensificazione dei controlli per contrastare il fenomeno un cittadino albanese, da poco entrato nel territorio italiano, è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
La scoperta è avvenuta durante i normali controlli di routine. L’uomo è stato fermato a bordo della propria autovettura ma fin da subito si è mostrato particolarmente nervoso e insofferente al controllo da parte dei poliziotti. Gli agenti insospettiti sono passati alla perquisizione che ha portato alla luce 13 grammi di cocaina già suddivisa in 26 dosi pronte a essere cedute sul mercato illegale.
Come non di rado accade, la sostanza era stata occulta. Dove? Nel doppio fondo della bottiglia di una bibita che l’uomo aveva all’interno della propria autovettura. A conferma dell'attività illecita è stato rinvenuto dagli agenti anche un bilancino di precisione e una notevole somma di denaro composta da banconote di piccolo taglio. Tutto finito puntalmente sotto sequestro.
Casi come quello sopra confermano non solo che lo spaccio è un'attività ancora largamente diffusa ma anche che spesso per occultare la sostanza stupefacente si trovi quache nuovo e spesso improbabile escamotage. All'inizio di marzo sempre a Terni aveva creato scalpore la notizia del ritrovamento di un ingente quantitativo di cocaina, in quel caso occulatata attraverso complessi marchingegni.
Durante le attività di controllo, gli agenti della Mobile avevano notato due vetture con un'adatura almeno particolare. La seconda non mollava mai la prima, prestando bene attenzione a che nessun'altra vettura si fraponnesse nel mezzo. Un dettaglio che aveva catturato l'attenzione dei poliziotti. Fermate le due auto e identificati i rispettivi conducenti, all'apparenza sembrava tutto in regola ma qualcosa non tornava.
Così i poliziotti erano passati alla perquisizione trovando un telecomando nel vano porta oggetti di una delle auto. Attivato avevano sentito un click proveniente dal cruscotto centrale superiore della plancia, quella dove di solito c'è lo stereo. Estratto lo schermo, dietro era stato ricavato un vano che conteneva quattro panetti di sostanza grigia incartata.
Lo scorso gennaio la Guardia di Finanza di Perugia aveva ritrovato ben 65 chili di cocaina. Proprio come a Terni, anche in quel frangente il controllo era scattato dopo aver visto nella zona di Foligno un'auto con una strana andatura. Il mezzo che stava percorrendo la Flaminia, accelerava e frenava e così è scattato l'inseguimento terminato nei pressi di un garage.
Nella vettura era stato ricavato un doppio fondo sotto a un sedile. Scoperchiato le fiamme gialle avevano fatto la scoperta: 15 chili di cocaina. Perquisito il garage qui si erano imbattuti in altri sei panetti di sostanza stupefacente. La perquisizione si era estesa quindi all'abitazione dell'uomo, a un casale e a un ristornate-pizzeria di sua proprietà. In totale i militari hanno rinvenuto 65 chili di cocaina che sul mercato illegale avrebbe fruttato almeno 6 milioni di euro.
Da queste notizie di cronaca emerge chiaramente come quello dello spaccio sia un fenomeno esteso capillarmente e molto ramificato. I sequestri di tali quantitativi fanno ipotizzare che dietro si celi una rete di spaccio ben congegnata e organizzata.