Alla residenza protetta per anziani di Città di Castello è stata inaugurata un’edicola speciale. Si tratta di un progetto innovativo, il primo di questo genere riservato agli ospiti della storica struttura tifernate “Muzi Betti” che, immersa nel verde di un parco aperto al pubblico, presto diventerà teatro di attività e iniziative pubbliche che coinvolgeranno bambini e alunni delle scuole, famiglie e associazioni.
Dopo il caffè, la colazione, la fisioterapia e i diversi laboratori, i vari ospiti della ASP – Azienda dei Servizi alla Persona – anziani e adulti in condizioni di disagio, di non autosufficienza, di disabilità – potranno dedicare un momento della propria giornata alla lettura di giornali e libri.
Per il sindaco Luca Secondi e l’assessore comunale alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, il progetto accende i riflettori sulle “buone pratiche umane e sociali che attraverso la lettura dei quotidiani e dei libri puntano sempre più a coinvolgere gli ospiti della residenza protetta e farli sentire con orgoglio parte attiva della comunità locale”.
Un’edicola alla residenza protetta, il progetto
Il progetto “edicola alla residenza protetta” di Città di Castello è stato reso possibile grazie al buon cuore e alla disponibilità di un privato che ne ha garantito la copertura economica. Il progetto, infatti, era già stato ideato e promosso dal comune tifernate attraverso il Servizio Stampa e i Servizi Sociali e ha registrato il sostegno e patrocinio dell’Ordine Nazionale e Regionale dei Giornalisti, della Federazione Nazionale della Stampa, di Associazione stampa umbra e delle stesse testate giornalistiche coinvolte.
L’iniziativa consentirà agli anziani e agli ospiti della ASP “Muzi Betti” di leggere, sette giorni su sette, festivi compresi, alcuni quotidiani con cronaca locale, regionale e nazionale in un angolo ad hoc della struttura, specificamente dedicato all’attività della lettura e dotato di una maestosa libreria con ampia varietà di volumi e libri a portata di mano.
Il servizio nasce con l’idea di riproporre all’interno della residenza protetta scene di vita quotidiana come l’immancabile appuntamento mattutino in edicola con l’acquisto dei giornali, favorendo, allo stesso tempo, la diffusione della lettura come strumento e buona pratica vitale di informazione sui fatti e avvenimenti, con particolare attenzione alle notizie che riguardano il mondo della terza età.
Per la presidente dell’ASP “Muzi Betti” Annalisa Lelli: “Il progetto, visto il progressivo invecchiamento della popolazione ed aumento dell’incidenza di malattie degenerative legate all’età, consentirà di sperimentare direttamente e favorire la lettura a fini terapeutico-sociali, dato che leggere, ormai scientificamente acclarato, è un elemento fondamentale per l’apprendimento e la crescita personale“.
Il plauso del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Barachini: “Informare è rendere consapevoli”
Alla cerimonia di inaugurazione dell’edicola alla residenza protetta per anziani di Città di Castello ha partecipato, tramite video collegamento, anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini.
“Informare è rendere consapevoli, rendere partecipi alla vita della collettività, aumentare la propria coscienza civica. Per questa ragione – ha dichiarato il Sottosegretario Barachini – tanto più in un momento particolarmente sfidante per l’editoria, sono grato al Comune di Cittaà di Castello che con l’Asp “Muzi Betti” ha dato vita ad una iniziativa, “Edicola alla residenza protetta”, per supportare la diffusione della lettura e in particolare offrire un servizio agli ospiti della struttura che così riceveranno i giornali regionali e nazionali”.
Al termine della presentazione del progetto, Veronica Marino, portavoce del sottosegretario Barachini, ha consegnato alla presidente della ASP “Muzi Betti”, Annalisa Lelli, alcune copie del suo libro “Il mondo invisibile e la Casa delle Rose Selvatiche” per contribuire all’allestimento della libreria della residenza. Il libro narra la storia, ambientata a Roma, di “Adelisa, una novantenne che si accorge di non aver mai vissuto veramente” che condivide l’ospitalità con altri anziani, offrendo spunti e occasioni alle vicissitudini dei personaggi che, con apparente casualità, si incontrano intrecciando le loro vite.