Il nuovo “navigatore” chirurgico acquisito dall’ospedale di Foligno per la chirurgia delle patologie del naso è entrato in funzione. Se ne è dotata la struttura complessa di Otorinolaringoiatria del “San Giovanni Battista” diretta dal dottor Fabrizio Longari. Il reparto ospedaliero si occupa della prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie di naso, gola, orecchio (sordità, vertigine, russamento, apnee del sonno), del trattamento chirurgico della tiroide, delle paratiroidi, delle tonsille, della base del cranio, della bocca, della lingua e delle ghiandole salivari.
Il navigatore chirurgico di Foligno garantirà maggiore sicurezza negli interventi endoscopici
Maggiore sicurezza per gli interventi più delicati. Questo l’obiettivo del nuovo macchinario digitale, che trova impiego nella chirurgia avanzata endoscopica del naso, dei seni paranasali e del basicranio, per il trattamento di patologie infiammatorie, tumori benigni e maligni.
Il navigatore chirurgico consente. Infatti, un uso avanzato delle tecnologie di imaging. Attraverso lo screening dell’apparato il chirurgo può localizzare più agevolmente e con maggiore precisione le strutture anatomiche visualizzate sugli esami radiografici del paziente, in particolare la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RMN).
Il naso come porta di accesso alle strutture corporee circostanti
“Va specificato che le fosse nasali rappresentano una via d’accesso a strutture circostanti – spiega il primario della struttura complessa, Fabrizio Longari – da cui l’impiego nella decompressione dell’orbita in patologie quali il Morbo di Basedow, nella riparazione di fistole rinoliquorali, nella decompressione del nervo ottico ed altre“.
Con il navigatore chirurgico digitale di Foligno, il piano operatorio diventa virtuale
Il nuovo apparato di Foligno è di un sistema di navigazione chirurgica, simile ad un GPS, che si interfaccia con sistemi di imaging TC o RMN, integrandoli ad un sistema di rivelatori e puntatori elettromagnetici per guidare i chirurghi attraverso l’anatomia del paziente. Utilizzando questi esami come una mappa e gli strumenti chirurgici come delle sonde, il navigatore consente di sapere in tempo reale dove si trovano i gli strumenti del chirurgo o le strutture anatomiche sane e patologiche. Inoltre consente di verificare che un determinato programma chirurgico, elaborato mediante i software di pianificazione virtuale, sia stato correttamente rispettato.
“Permette di rilevare in ogni momento, al millimetro, la posizione della punta dello strumento chirurgico – prosegue il direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria della Usl Umbria 2 – e quindi la sua vicinanza a strutture nobili, permettendo una ridotta invasività dell’intervento e una netta riduzione dei rischi e delle complicanze“.
Il cuore della strumentazione è una telecamera a infrarossi. Che consente ai vari strumenti, rilevatore sul capo del paziente e puntatore del chirurgo, di comunicare tra di loro.
Uno strumento che consente al chirurgo di definire la sua posizione a livello dello scheletro facciale
“L’anatomia del paziente – conclude il dottor Fabrizio Longari – può essere modificata da varianti anatomiche, dalla patologia di base o da interventi chirurgici pregressi, ed è sempre necessario sapere quanto si è vicini a strutture nobili quali il cervello, la carotide interna, il nervo ottico, che insieme a molte altre strutture del massiccio facciale si trovano a stretto contatto con le cavità nasosinusali“.
La soddisfazione della Direzione generale del “San Giovanni Battista”
“La nuova strumentazione, di ultima generazione e già in funzione al “San Giovanni Battista” – dichiara il direttore generale facente funzione dell’Azienda Usl Umbria 2, dottor Piero Carsili – unita all’elevata professionalità e competenza dello staff chirurgico della struttura di Otorinolaringoiatria, ci consente di compiere un ulteriore salto di qualità nelle prestazioni erogate ai pazienti. L’innovazione e la tecnologia in sala operatoria sono elementi fondamentali su cui continueremo ad investire risorse – conclude il manager sanitario – per garantire la massima sicurezza e precisione d’intervento e una risposta assistenziale moderna, efficace ed efficiente“.