Si chiama UMbriaTECH - Umbria Materials TECHnology district, ed è il progetto che doterà Spoleto di un innovativo centro di trasferimento tecnologico sui materiali avanzati e il digitale. Entro il 2025 verrà inaugurata la nuova sede nella città umbra, situata nel piazzale di San Gabriele dell'Addolorata.
Il progetto ha l’obiettivo di favorire l’innovazione tecnologica e lo sviluppo sostenibile nel territorio umbro, creando un ponte tra il mondo della ricerca e quello delle imprese. Dietro ci sono l’Università di Perugia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e Mister Smart Innovation con un investimento che arriverà a toccare i 23 milioni di euro.
Filippo De Angelis, professore ordinario dell’Università degli Studi di Perugia, ha spiegato in cosa consiste UMbriaTECH. "Quello su cui stiamo lavorando è la creazione di un ecosistema molto innovativo che avrà il suo cuore pulsante a Spoleto. UMbriaTECH non sarà infatti svincolato dagli altri due progetti di ricerca dell’Università, ossia CURI (Centro Umbro di Ricerca e Innovazione) e CE.D.I.PA. (Centro di Ricerca per l’Innovazione, Digitalizzazione, Valorizzazione e Fruizione del Patrimonio Culturale e Ambientale) e collaborerà con altri progetti innovativi come Vitality, dedicato ai biomateriali e ai nano materiali e coordinato dal professore Luca Gammaitoni".
UMbriaTECH rappresenta un'opportunità di crescita per il territorio spoletino e soprattutto per i giovani ricercatori. "Siamo di fronte ad un impegno straordinario dell’Università degli Studi di Perugia a Spoleto – ha rimarcato il sindaco Andrea Sisti – con un investimento totale, per i tre centri di ricerca, che si sta attestando intorno ai 23 milioni di euro. Si tratta di progetti innovativi, a partire da UMbriaTECH che presentiamo oggi, che puntano a generare nuove competenze e nuove conoscenze, riconoscendo un ruolo importante ai giovani ricercatori con l’obiettivo di averli stabilmente qui nelle loro attività di studio e di sviluppo. La sfida del nostro tempo è legata alla sostenibilità, è una sfida importante su cui lavoreranno i tre centri di ricerca generando a Spoleto un know-how che sarà funzionale alle attività delle imprese impegnate nell’ambito delle nuove tecnologie e della digitalizzazione".
I fondi per UMbriaTECH arrivano dall'’Avviso per la selezione di progetti di promozione della ricerca, del trasferimento tecnologico e della formazione universitaria da finanziare nelle regioni Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche interessate dagli eventi sismici del 2016.
5 milioni di euro serviranno per l'acquisto di macchinari, strumenti, attrezzature e impianti; 2,3 milioni per il personale e altri 800mila euro per il funzionamento del centro di ricerca. Attualmente il personale dei Dipartimenti di Chimica, Biologia e Biotecnologia, Giurisprudenza e Ingegneria dell'Università degli Studi di Perugia è già impegnato nel progetto.
L'innovativo centro di ricerca offrirà servizi per la digitalizzazione delle imprese, lo sviluppo di materiali innovativi e la promozione di pratiche sostenibili, attivando sinergie tra aziende, centri di ricerca e istituzioni
Nei primissimi mesi di attività, il centro ha creato prototipi e soluzioni tecnologiche all’avanguardia oltre a promuovere eventi di divulgazione e networking con realtà industriali e accademiche mettendo in rete competenze e risorse.
Perché il UMbriaTECH sorgerà proprio a Spoleto? La scelta rientra nella volontà di rilanciare la città umbra, colpita sia dalla crisi industriale che dagli eventi sismici. Il Comune di Spoleto si è prestato di buon grado all'operazione mettendo gratuitamente a disposizione gli spazi.
Inoltre Spoleto occupa una posizione geografica strategica nel cuore dell'Umbria, tra i distretti industriali di Terni e Foligno, ed è già sede di iniziative nei settori della digitalizzazione e delle scienze della vita. UMbriaTECH funzionerà da acceleratore per lo sviluppo sostenibile del territorio, potenziando l'attrattività dell’Umbria su scala nazionale ed europea.