28 Jul, 2025 - 16:30

Umbria-Toscana: il centrodestra insorge contro Proietti per la "svendita" degli interessi regionali su sanità e alta velocità

Umbria-Toscana: il centrodestra insorge contro Proietti per la "svendita" degli interessi regionali su sanità e alta velocità

L'intesa siglata tra la presidenteStefania Proietti e il governatore della Toscana Giani diventa una trincea politica che spacca l'Assemblea regionale dell'Umbria. I gruppi di opposizione trasformano quello che la giunta definisce "protocollo di cooperazione" in un atto d'accusa senza appello: "Altro che cooperazione istituzionale, la presidente Proietti compie un vero e proprio atto di resa politica, svendendo la nostra sanità, le nostre infrastrutture strategiche e l'autonomia della nostra Regione".

L'offensiva del centrodestra parte dai banchi dell'opposizione dove siedono Enrico Melasecche e Donatella Tesei della Lega, Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei di Fratelli d'Italia, Laura Pernazza e Andrea Romizi di Forza Italia, insieme a Nilo Arcudi di Tesei presidente-Umbria Civica. Il loro comunicato congiunto disegna uno scenario fosco: l'Umbria trasformata in appendice della Toscana per servire gli interessi elettorali del governatore Eugenio Giani.

Elisoccorso nel mirino: dal servizio autonomo al rischio smantellamento

Il primo colpo al cuore dell'accordo riguarda l'elisoccorso. I consiglieri di minoranza ricordano che "fino al 2024 era condiviso con altre regioni, con tutte le limitazioni che ciò comportava", sottolineando come la giunta Tesei avesse costruito "un sistema autonomo, efficiente e pienamente integrato nella rete regionale di emergenza". Ora, secondo l'opposizione, si fa "un passo indietro di anni" subordinando il soccorso sanitario umbro alle esigenze toscane.

La critica si fa più tagliente quando si parla di vite umane: "Una scelta che rischia di compromettere gravemente efficienza e tempestività, due elementi fondamentali che, in questi anni, hanno permesso di salvare vite umane e garantire interventi rapidi su tutto il territorio". Il sistema d'emergenza diventa così il simbolo di una presunta rinuncia all'autonomia regionale.

Sanità umbra allo sbando: cittadini "dirottati" verso la Toscana

La seconda linea d'attacco tocca il nervo scoperto della sanità regionale. L'accordo prevede che i cittadini dell'Alto Tevere e del Trasimeno possano accedere alle strutture sanitarie toscane, ma per l'opposizione questo rappresenta "un segnale evidente del fallimento gestionale della sanità umbra sotto la guida della sinistra".

Il dito puntato contro Proietti si fa impietoso: "Dopo aver raddoppiato in pochi mesi le liste di attesa, tenta ora di coprire le proprie responsabilità mascherando l'inefficienza come 'collaborazione interregionale'". Dietro la retorica della cooperazione, secondo il centrodestra, si nasconde "la realtà di un sistema locale depotenziato, che rinuncia a curare i propri cittadini affidandoli ad altre regioni".

Alta velocità e infrastrutture: Rigutino batte Creti, l'Umbria sconfitta

L'ultimo capitolo dell'atto d'accusa riguarda le infrastrutture e la mobilità ferroviaria. La scelta di Rigutino al posto di Creti come sede della stazione dell'alta velocità diventa il simbolo di una presunta subordinazione agli interessi toscani. L'opposizione punta il dito contro l'assessore De Rebotti, accusato di aver cambiato rotta rispetto alle dichiarazioni precedenti: "Aveva pubblicamente sostenuto la scelta di Creti, definendola la soluzione più valida. Oggi, con un repentino cambio di rotta, si allinea alle decisioni del partito, smentendo sé stesso".

Il verdetto finale non ammette repliche: "Un atto che penalizza i pendolari perugini e certifica l'assenza di visione della Giunta Proietti". L'opposizione chiede chiarezza immediata su "un'intesa che appare più come un commissariamento politico che un atto di cooperazione", promettendo battaglia per riaffermare "il principio di indipendenza e di piena autonomia decisionale della nostra Regione".

L'opposizione promette di non mollare la presa su un accordo che considera lesivo degli interessi regionali, mentre la maggioranza dovrà ora fornire le proprie controargomentazioni per difendere l'intesa con la Toscana.

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Federico Zacaglioni
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