Secondo il report sulla soddisfazione per le condizioni di vita dell’Ufficio Statistico della Regione, Umbria in Cifre, nonostante l’immagine idilliaca che molti hanno della regione, oltre la metà dei suoi abitanti, precisamente il 54,5%, non si dichiara “molto soddisfatto”. Questa percentuale è leggermente superiore alla media nazionale, che si attesta al 53,4%.
L’analisi, che rielabora i dati della recente indagine ISTAT 2023 sugli Aspetti della vita quotidiana, svela una sfumatura di malcontento che permea diversi aspetti della vita di tutti i giorni degli umbri, tra cui l’economia, il tempo libero, la sanità e la percezione di sicurezza. Questi dati suggeriscono che le difficoltà percepite dagli abitanti vanno oltre le mere circostanze temporanee, incidendo profondamente sul benessere generale della popolazione.
Report sulla soddisfazione delle condizioni di vita in Umbria
A livello regionale la soddisfazione complessiva per la vita in Umbria si attesta al 45,5% tra i cittadini di 14 anni e oltre, mostrando una quota di insoddisfazione non trascurabile. Se confrontata con altre regioni del Centro Italia, questi numeri si allineano, ma rimangono al di sotto della media nazionale del 46,6%. Al Nord, regioni come il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta superano notevolmente l’Umbria, con percentuali di soddisfazione che raggiungono rispettivamente il 60,1% e il 56,4%.
La soddisfazione per il tempo libero vede un’ulteriore discrepanza, con solo il 50,7% degli umbri che si dichiara molto o abbastanza soddisfatto, un dato inferiore sia alla media nazionale del 54% sia a quella delle regioni del Centro, che è del 55,6%. In controtendenza, la percezione della situazione economica personale in Umbria si dimostra più positiva, con il 56,3% della popolazione che esprime una sufficiente soddisfazione, superando così sia la media nazionale del 54,6% sia quella del Centro Italia del 55,5%.
È evidente, pertanto, che mentre l’Umbria continua a rappresentare una delle regioni più incantevoli d’Italia, i dati recenti sul benessere dei suoi cittadini lanciano un campanello d’allarme sulla reale qualità della vita. Un invito alle autorità locali a non sottovalutare queste sfide e a lavorare per politiche che migliorino effettivamente la vita quotidiana dei suoi abitanti.
Speranza di vita: un andamento altalenante secondo il rapporto Bes 2023
La speranza di vita rappresenta un indicatore fondamentale per comprendere il benessere di una popolazione, e il rapporto Bes (Benessere e Salute) 2023 di Istat fornisce un’analisi dettagliata di questo parametro in Umbria, confrontandolo con le medie nazionale e del centro Italia. Il picco di speranza di vita alla nascita in Umbria è stato raggiunto nel 2019, con una media di 84 anni. Tuttavia, la pandemia di COVID-19 ha causato un drastico calo nel 2020, portando l’indicatore da 83,2 anni a 82,1 anni, con una contrazione più marcata rispetto alle medie nazionale e regionale.
Nonostante una flessione meno intensa rispetto al resto d’Italia, la regione ha continuato a sperimentare una diminuzione fino al 2021. Fortunatamente, il 2023 ha segnato un’inversione di tendenza con un incremento significativo, portando la speranza di vita alla nascita a 83,7 anni, segno di una parziale ripresa post-pandemica.
Nonostante i progressi nella durata della vita, la speranza di vita “in buona salute” — ossia il numero di anni che si prevede vivano gli individui in buone condizioni di salute — rimane un punto critico. In Umbria, nel 2023, la speranza di vita in buona salute alla nascita è stata di 59,9 anni per i maschi e 57,4 anni per le femmine, entrambi i valori sono inferiori alle medie del Centro e nazionale. Per gli uomini, la media del Centro è di 61,5 anni e quella italiana di 60,5 anni, mentre per le donne, il Centro registra 59,2 anni e l’Italia 57,9 anni.
Questo indica che, sebbene gli umbri possano aspettarsi di vivere a lungo, la qualità di questi anni aggiuntivi potrebbe non essere ottimale. La regione si trova quindi di fronte alla sfida di migliorare non solo la durata ma anche la qualità della vita dei suoi abitanti.