Manca ancora la data delle regionali e manca l’ufficializzazione del candidato del centrosinistra, ma l’Umbria messe in archivio le amministrative, si sveglia contendibile. Il campo largo, che finora non aveva mai sfondato in Umbria, ha conquistato Perugia. E la contesa entra nel vivo con le riflessioni del dopo elezioni. Pensieri e ripensamenti sulla forza dei candidati, analisi dei flussi, ragionamenti su chi ha vinto e chi ha perso e su cosa fare per cavalcare l’onda o adrizzare la barca.
Si parte da due certezze. Donatella Tesei candidata del centrodestra e Riccardo Corridore in corsa per Alternativa Popolare. Il terzo nome ancora non c’è. Quello del centrosinistra. Anche se tutti sanno che è quello della sindaca di Assisi Stefania Proietti. E, però, c’è qualcosa da aggiustare nei due schieramenti del bipolarismo storico italiano. Perché il comunicato della Lega di ieri, “Tesei non si tocca” dà l’idea che qualcuno nella coalizione voglia mettere mano in extremis al nome della governatrice. E dall’altra parte, invece, la sinistra-sinistra non sembra poi così convinta della moderata e cattolica Proietti. Chiedendo di puntare su un nome più identitario.
Dalla sua Corridore di AP sogna di ripetere la cavalcata vincente di un anno fa a Terni, quando il partito di Bandecchi ruppe l’incantesimo del bipolarismo tradizionale. Imponendosi con un modello indipendente che dalla città dell’acciaio vogliono provare a esportare in Umbria.
Umbria verso le Regionali: la Lega blinda Tesei, ma non mancano i distinguo
C’è la ricetta vincente per le regionali di questo inverno? Nei partiti che comporranno coalizioni e liste elettorali tutti ne sono convinti. Anche dopo aver analizzato i risultati di Europee e Amministrative, che hanno consegnato un quadro variegato e molto fluido. In un anno, ad esempio, il centrodestra ha perso le due grandi città umbre, i capoluoghi di Perugia e Terni. Ma vede anche uno scenario americano, con i centri medio-piccoli che disegnano una specie di “rust belt” (la cintura degli stati delle fabbriche ha votato in massa per Trump) in salsa umbra. Qualcuno azzarda, a destra, che Tesei non sfonda nel cuore della gente. Che serve una faccia nuova e più trascinante.
La Lega cerca di blindarla. “Donatella Tesei – dice il segretario Marchetti – è la migliore candidata possibile, in grado di raccogliere un consenso trasversale e ampio. Dovremo raccontare con più forza la nostra azione amministrativa, con particolare attenzione al tema della sanità“. E ancora: “Puntiamo dritti come un treno sulla riconferma di Tesei alla guida della Regione Umbria e convocheremo a breve un tavolo della coalizione“.
Che in molti in Fratelli d’Italia pensino a una soluzione diversa non è un mistero. Anche se pure il partito della Meloni ha i suoi problemi in Umbria, in vista delle Regionali. I suoi candidati a Terni (Masselli) e a Perugia (Scoccia) non hanno sfondato. E a qualcuno sono fischiate le orecchie quando ha letto le dichiarazioni di Raffaele Nevi, deputato umbro e portavoce nazionale di Forza Italia. “Il centrodestra vince alle elezioni se riesce a far breccia anche sugli elettori moderati di centrosinistra, è una questione matematica“.
Nel centrosinistra il campo largo alla prova della candidata. E intanto Azione si sfila e la sinistra frena
Il centrosinistra festeggia, con la prima affermazione del campo largo in Regione. La vittoria di Ferdinandi ha rinvigorito soprattutto DEM e M5S. Ma la convivenza tra le diverse anime della coalizione non è facile. Il nome di Stefania Proietti è considerato vincente e unificante nel PD e la sindaca, moderata, rassicurante, professionale (è ricercatrice universitaria e innovatrice) e soprattutto gradita al mondo cattolico. Il terreno di fluidità del voto indicato proprio da Nevi. Ma da sinistra arrivano le frenate. AVS ha già fatto sapere di voler aspettare un chiarimento del quadro politico nazionale e anche da Pace, terra e dignità arrivano i distinguo.
“Vedremo – fanno sapere i partiti della sinistra-sinistra – più che di campo largo o passo avanti, bisogna ragionare di due passi avanti“.
Dall’ipotesi di un campo larghissimo, che infili anche i renziani e Azione di Calenda – si sfila l’onorevole Enrico Costa, esperto di giustizia vicino a Calenda. Oggi ha diffuso un tweet piuttosto chiaro, in cui spiega che il partito è nato in alternativa al governo Conte 2. Che in Umbria è lo schema che ha vinto a Perugia.
Allego la coalizione che ha vinto a Perugia, che qualcuno nel mio partito considera uno schema che potrebbe funzionare anche a livello nazionale. A chi auspica questa traiettoria ricordo che Azione e’ nata all’opposizione del Governo Conte bis. pic.twitter.com/5hGIjvqlj2
— Enrico Costa (@Enrico__Costa) June 26, 2024
Alternativa Popolare decisa a provarci correndo da sola, Corridore prepara il programma
“Andiamo avanti per la nostra strada – annuncia Riccardo Corridore, vicesindaco di Terni e candidato governatore per le Regionali dell’Umbria di AP -. D’altronde le ultime amministrative hanno restituito un quadro tuttaltro che entusiasmante per le due coalizioni. Il centrodestra candida l’esponente di un partito che è scomparso dai consigli comunali delle due più grandi città e che non ha più consenso. E anche il trend che ha trascinato Tesei alle scorse regionali è finito. Fratelli d’Italia, quando esprime i propri candidati, perde. È successo con Masselli e adesso anche con Scoccia, voluta anche da Romizi che perde il tocco vincente. La loro è una stagione finita“.
Alternativa Popolare bacchetta anche il campo largo, definito un’alleanza da laboratorio che non ha la forza di governare e un’idea comune di società.
“Li voglio vedere governare tutti insieme – continua Corridore -. Hanno programmi inconciliabili e visioni diverse tra PD, Movimento 5 Stelle e partiti della sinistra. E poi non si sono rinnovati. Sono gli eredi dello stesso centrosinistra che ha distrutto la Regione, la sanità, l’economia dell’Umbria“.
Saranno questi terreni sui quali si giocherà la battaglia della prossima campagna elettorale. Anche perché, con l’autonomia differenziata in arrivo, la questione sanità sarà centrale.
“Stiamo preparando il programma – annuncia chiudendo Corridore -. La bozza è pronta e presto lo presenteremo agli elettori dell’Umbria. E partiremo proprio da come sono stati mal impiegati i 10 miliardi della sanità in questi 5 anni. A Terni siamo radicati e accreditati, dobbiamo farci concoscere di più in provincia di Perugia. Un’operazione cominciata con le amministrative e che intensificheremo nei prossimi mesi“.