28 May, 2025 - 07:59

Umbria, calano le rapine in banca: i dati Abi confermano il trend positivo

Umbria, calano le rapine in banca: i dati Abi confermano il trend positivo

In un’Italia dove la percezione dell’insicurezza resta alta e la cronaca quotidiana racconta spesso episodi di microcriminalità, l’Umbria si ritaglia un posto di rilievo per un segnale decisamente controcorrente: il netto calo delle rapine in banca. Un dato certificato dall’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, che nel suo ultimo report evidenzia come nella regione siano stati registrati appena due colpi agli sportelli nel corso del 2024, contro i tre episodi registrati l’anno precedente. Una riduzione del 33,3% che, sebbene numericamente contenuta, si inserisce in una tendenza nazionale di lungo periodo.

Umbria, indice di rischio in netto calo

A rafforzare il dato numerico, è anche il cosiddetto indice di rischio - ovvero il numero di rapine ogni 100 sportelli - che, in Umbria, è sceso dallo 0,9 del 2023 allo 0,6 del 2024, confermando una tendenza al ribasso. A livello nazionale, l’indice è passato da 0,4 a 0,3, segno di un miglioramento diffuso.

Il merito di questo risultato, secondo il Direttore Generale dell’Abi Marco Elio Rottigni, è frutto di un lavoro sinergico tra istituzioni e sistema bancario. “La tendenza positiva che ha caratterizzato il fenomeno negli ultimi anni è il risultato di un impegno congiunto crescente tra le banche e le forze dell'ordine” ha dichiarato Rottigni. “Questo lavoro condiviso ha avuto l'obiettivo di promuovere una cultura della sicurezza sempre più solida, a tutela sia dei clienti sia dei dipendenti del settore, in linea con le priorità strategiche dell'Abi e dell'intero comparto bancario”.

Il quadro nazionale: -36,3% di rapine in un anno

Il calo delle rapine agli sportelli non riguarda soltanto l’Umbria, ma si inserisce in un contesto nazionale ancora più significativo. A livello Italia, il numero complessivo di colpi in banca è passato da 80 nel 2023 a 51 nel 2024, con una riduzione percentuale del 36,3%. Una flessione che, secondo l’Abi, rappresenta l’ennesima conferma dell’efficacia delle strategie di contrasto e prevenzione messe in atto negli ultimi anni.

Rottigni ha ricordato che “dal 2014 al 2024, le rapine agli sportelli sono diminuite del 93,6%, un risultato significativo che evidenzia l'efficacia delle azioni intraprese”. Tra queste, spicca la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa tra Abi e il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, finalizzato alla prevenzione dei reati predatori.

“Ho avuto il privilegio di firmare questo accordo a livello nazionale l’11 dicembre, insieme al vice direttore generale della Pubblica Sicurezza e direttore centrale della Polizia criminale, Prefetto Raffaele Grassi, che ringrazio per il suo contributo” ha aggiunto il Direttore Generale.

I numeri nelle regioni: Umbria tra le più virtuose

Secondo i dati Ossif, il centro di ricerca Abi sulla sicurezza, nel 2024 le rapine in banca sono diminuite in ben 13 regioni. In particolare, la Lombardia ha visto i casi crollare da 19 a 9, il Piemonte da 7 a 2, la Toscana da 5 a 2, mentre in Umbria i colpi sono passati da 3 a 2.

Da segnalare anche le regioni che non hanno registrato alcuna rapina: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Valle d'Aosta e Molise. In quest’ultimo caso, la situazione si conferma stabile rispetto all’anno precedente. L’Umbria, con i suoi due episodi, rientra dunque nella fascia medio-bassa della classifica nazionale, contribuendo al trend positivo.

Prevenzione e investimenti: 400 milioni ogni anno

Ma a cosa si deve, concretamente, questa riduzione dei reati? La risposta, oltre alla collaborazione istituzionale, è anche di tipo economico e tecnologico. Le banche italiane investono ogni anno oltre 400 milioni di euro in strumenti e soluzioni di sicurezza: dalle videocamere a circuito chiuso ai sistemi antifurto evoluti, dai dispositivi di controllo accessi alla formazione del personale. A questi si aggiungono le misure legate alla gestione del contante, come il trasporto valori blindato, e l’adozione di pratiche digitali che riducono la circolazione di denaro liquido all’interno delle filiali, rendendole meno appetibili per i rapinatori.

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Lorenzo Farneti
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