Su spinta di Brand Culturale, l’Umbria si prepara a essere di nuovo protagonista a Oslo, in Norvegia, in occasione della festa della Repubblica italiana che si celebra ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946.

Si rinnova, infatti, la collaborazione tra Brand Culturale e l’Ambasciata d’Italia in Norvegia e Islanda che viene sancita con l’organizzazione di una serata speciale dedicata alla musica e alla tradizione enogastronomica italiana in compagnia di un selezionato pubblico norvegese e internazionale.

L’evento è reso possibile grazie al coinvolgimento delle Ambasciate accreditate in Norvegia e prevede anche la partecipazione della ministra norvegese per la Cooperazione internazionale, Anne Beathe Tvinnereim.

Umbria protagonista a Oslo con Brand Culturale

Con sede a Perugia, Brand Culturale è un hub di creativi votata, oltre che alla progettazione architettonica, di brand e di eventi, anche alla diffusione della cultura umbra e italiana a livello mondiale. 

La collaborazione tra Brand Culturale dell’Umbria e l’Ambasciata italiana in Norvegia ha l’obiettivo non solo di generare sinergie che riguardano cultura, economia e territorio, ma anche di rafforzare le relazioni bilaterali tra i Paesi.

L’iniziativa, non a caso, si inserisce nell’ambito di “Connessioni 05”: la quinta tappa del progetto internazionale ideato dall’hub creativo umbro che ha promosso forti legami tra l’Umbria e i Paesi Bassi prima, e tra l’Umbria e la Norvegia in seguito, sul piano tanto storico-artistico quanto commerciale.

Ne è un importante esempio la scorsa festa della Repubblica italiana, che ha messo in vetrina il cinquantenario del festival Umbria Jazz, così come la Settimana della cucina italiana nel mondo dello scorso novembre, dove l’Umbria ha portato a Oslo i propri chef, docenti e produttori.

Il programma dell’evento, tra musica e cibo

La serata, organizzata dall’Ambasciatore d’Italia a Oslo Stefano Nicoletti in occasione della festa della Repubblica italiana, è in calendario per il prossimo mercoledì 29 maggio nella prestigiosa Concerthus di Oslo, dove si sono esibiti grandi interpreti di caratura mondiale.

L’inizio dell’evento è fissato alle ore 18 con un concerto Jazz, eseguito dal pianista umbro Alessandro Deledda con “Club Notturno”.

L’intento è presentare al pubblico norvegese e internazionale un disco “made in Italy” che trae ispirazione proprio da un altro concerto, svoltosi a Oslo, con una successiva produzione da parte di un’etichetta norvegese, la Losen Records.

I brani, composti e arrangiati da Deledda, vengono eseguiti dal vivo con Francesco Bearzatti al sax, Danilo Gallo al basso elettrico, Riccardo Catria alla tromba e Marco D’Orlando alla batteria.

Dopo il concerto, è atteso il ricevimento con gli invitati e le autorità diplomatiche, utile a valorizzare gli autentici prodotti dell’agroalimentare italiano, dove anche l’Umbria partecipa con alcune eccellenze del proprio territorio.

Brand Culturale si prepara per Be Cult

L’evento a Oslo segna per Brand Culturale l’inizio delle prove generali per un festival internazionale di cultura che verrà presentato in autunno e avrà come focus incontri ed eventi che metteranno in evidenza la cultura italiana e il valore dei giacimenti culturali.

Denominato Be Cult, il festival rappresenta non solo un invito ad abbracciare la cultura a 360 gradi, ma anche uno stimolo a sfruttare il patrimonio culturale come motore economico non solo per la regione Umbria, ma per l’intero paese.

Alla base del progetto, c’è infatti la volontà di “costruire un rinnovato linguaggio che consenta alle genti di stringersi per migliorare, interagire, generare ricchezza ed equilibrio” partendo dalla convinzione che tutto nella nostra terra è bellezza, raffinata ricerca, propensione al fare bene”.

Il format del festival, come da tradizione di Brand Culturale, sarà aperto a valutare collaborazioni di alta qualità, con una specifica open call in autunno per coinvolgere artisti, istituti di cultura, università, istituzioni culturali, terzo settore e aziende che credono nel potenziale della cultura come leva economica.