Gli organizzatori di Umbria Pride l’avevano anticipato che quella di sabato sarebbe stata la manifestazione più partecipata di sempre. E così è stato. Tra gli attacchi, anche pesanti, le adesioni, la solidarietà, sabato primo giugno migliaia di “guastafeste” hanno invaso Perugia per ribadire da un lato l’orgoglio dell’appartenenza alla comunità LGBTQIA+ dall’altro per portare avanti e sensibilizzare al riguardo delle lotte sul fronte dei diritti civili. Tra quanti hanno preso parte alla parata di Umbria Pride c’era anche la candidata sindaca di Perugia per il centrosinistra, Vittoria Ferdinandi.

Vittoria Ferdinandi a Umbria Pride: “Una piazza dei diritti non può essere considerata una piazza divisiva”

Nei giorni precedenti era arrivata l’adesione del Partito Democratico a Umbria Pride, un’adesione “orgogliosa” aveva sottolineato Tommaso Bori il segretario regionale. “Partecipiamo a questo meraviglioso corteo perché è in coerenza con lo slogan della nostra campagna elettorale: ogni cittadino e ogni comunitàha scritto Ferdinandi in una nota, ribadendo quella “politica dell’incontro a cui ha improntato la campagna elettorale.

Alla radice della nostra visione politica c’è innanzitutto il rispetto per la dignità di ogni persona, intesa nella sua irriducibile unicità. E allora se Perugia è di tutti come dice anche Margherita Scoccia – prosegue la nota di Ferdinandi noi siamo qui per praticare un’idea reale di città davvero rispettosa di tutti, che sa riconoscere e valorizzare le diversità, che è capace di includere e di non lasciare indietro nessuno. Una piazza dei diritti non può essere considerata una piazza divisiva. Perché i diritti se crescono per uno, crescono per tutti. Siamo qui perché è un giorno importante per riaffermare e difendere i diritti sanciti dall’articolo 3 della nostra Costituzione. Non si tratta di indottrinamento nè di ideologia ma prima di tutto di umanità, di promuovere una cultura del rispetto e della diversità che è il migliore antidoto ad ogni forma di discriminazione e di odio. Mi auguro di tornare il prossimo anno da Sindaca per portare il patrocinio della nostra Città“.

Al fianco di Ferdinandi, c’era Tommaso Bori “Vogliamo una Perugia e un’Umbria davvero di tutte e per tutti – ha scritto – non solo a parole, fatta di inclusività, senza disuguaglianze e differenze, in un momento in cui c’è chi torna a parlare di muri, di divisioni e soffia sulla paura“.

M5S a Umbria Pride, Pococacio: “Abbiamo scelto di esserci e combattere le ingiustizie”

Presente al corteo anche il Movimento 5 Stelle che a ridosso degli attacchi omofobi subiti da Umbria Pride in vista della manifestazione, aveva immediatamente e pubblicamente espresso solidarietà.

Viviamo in un paese dove la violenza omofoba è purtroppo di uso quotidiano – scrive Valentina Pococacio, candidata umbra del M5S alle prossime europee – anche nelle parole di chi riveste incarichi pubblici, sdoganando così vere e proprie azioni persecutorie di gruppo che distruggono la vita delle persone. Ecco perché insieme alla comunità del Movimento 5 Stelle Umbria siamo in piazza oggi a Perugia con il grande corteo dell’Umbria Pride. Per dare sostegno alla comunità LGBTQIA+ che sia a livello nazionale sia a livello locale deve difendersi ogni giorno dagli attacchi della destra. Per questo abbiamo scelto di esserci e combattere le ingiustizie che ancora oggi troppe persone subiscono a causa del loro orientamento sessuale“.

Umbria Pride a Perugia e Transfem Pride a Terni: il messaggio politico

Giugno è tradizionalmente il mese del Pride in onore ai moti dello Stonewall Inn del 1969 a New York, considerati simbolicamente come il primo vero Pride della storia. I Pride delle due principali città dell’Umbria, Terni e Perugia hanno individuato date non casualianticipando le prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. Una scelta che come ci aveva confermato Luca Montali di Esedomani, l’associazione coordinatrice del Pride di Terni, vuole anche sensibilizzare cittadini e cittadine sul voto verso partiti che hanno a cuore le lotte e le rivendicazioni della comunità LGBTQIA+.

Sabato non mancheremo di ricordare che chi si candida a guidare le nostre istituzioni – aveva detto a ridosso della manifestazione, Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos e portavoce di Umbria Pride – non può più permettersi di ignorare o, peggio, avversare diritti umani e civili di una parte della comunità cittadina. Il nostro faro è e rimarrà l’Europa, non certo l’Ungheria di Orban”.