05 Aug, 2025 - 10:45

Un ospedale veterinario pubblico gratuito aperto h24. La proposta di Margherita Scoccia

Un ospedale veterinario pubblico gratuito aperto h24. La proposta di Margherita Scoccia

Gli animali da compagnia sono, molto spesso, i migliori amici di tante persone. Chiunque condivida la propria vita con un quattro zampe lo sa bene, così come come è consapevole che ogni animale è anche una responsabilità. Quando l'amico sta male o è anziano, va curato e le spese dal veterinario lievitano. Costi che non tutti purtroppo riescono a permettersi di sostenere. In questi casi, dal momento che in Italia non esiste ancora un servizio veterinario di base previsto dal Sistema Sanitario Nazionale, si aprono diversi scenari.

In Italia vivono 65 milioni di animali da compagnia

C'è chi magari è stato previdente e ha sottoscritto un'assicurazione sanitaria veterinaria e chi, nella clinica di fiducia ha sicuramente accesso a una scontistica. E poi c'è anche chi, colpevolmente, imbocca la via più breve e abbandona l'animale nel momento di maggiore bisogno. 

Diverse amministrazioni comunali e regionali così come anche associazioni animaliste, mettono in campo aiuti di vario tipo per garantire le cure agli animali di chi non riesce a permettersele ma la situazione non è uniforme e bisogna informarsi nei singoli territori.

Il problema rimane e non è di poco conto anche perché in Italia, secondo le stime di Assalco (Associazione Nazionale Imprese per l'Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) vivono circa 65 milioni di animali da compagnia. In questo senso è arrivata anche la proposta della consigliera di Fratelli d'Italia al Comune di Perugia, Margherita Scoccia che ha presentato ordine del giorno per l’apertura nel capoluogo di un ospedale veterinario pubblico e gratuito, aperto 24 ore al giorno.

La proposta di Margherita Scoccia

"In Italia il diritto alla salute degli animali da compagnia è ancora fortemente legato alla disponibilità economica dei proprietari" ha commentato Scoccia. La proposta nasce per garantire assistenza veterinaria anche a chi non può sostenerla, così che la tutela del benessere animale vada di pari passo con il supporto alle fasce sociali più deboli. 

Tra i punti previsti dall'ordine del giorno ci sono le "cure gratuite" per gli amici a quattro zampe di proprietà di persone a basso reddito, anziani e famiglie in difficoltà, in modo da "evitare che le difficoltà economiche si traducano in abbandoni o rinunce all’assistenza sanitaria".

Previsto il recupero di immobili pubblici da destinare all'ospedale veterinario

Tra gli aspetti interessanti della proposta di Scoccia vi sono il recupero e la "valorizzazione di immobili pubblici esistenti". Una mossa che ottimizzerebbe l'utilizzo degli spazi nella disponibilità dell'amministrazione perugina "per offrire servizi di alta qualità a costo zero per gli animali domestici appartenenti a famiglie in difficoltà economica, agli animali senza famiglia ospitati nei canili e nei gattili comunali, ai cani e gatti in attesa di adozione, oltre che ai privati che li adottano dagli enti pubblici".

Scoccia: "Così si evita di dover scegliere tra salute e disponibilità economica"

"L’iniziativa rappresenta un esempio da realizzare nella nostra città, dove esiste già una solida base accademica e veterinaria – prosegue Scoccia che punta a mettere in campo sinergie con gli attori del territorio -. Sono numerosi i soggetti da coinvolgere, tra questi la Facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia con l’ospedale veterinario didattico di via San Costanzo per la collaborazione scientifica e formativa, l’Asl Umbria 1, l’Ordine dei medici veterinari, le associazioni animaliste e di volontariato per quanto concerne il supporto operativo e la sensibilizzazione della comunità, i cittadini per la partecipazione attiva e il sostegno all’iniziativa, fondazioni e sponsor privati per il cofinanziamento del progetto".

"La possibilità di accedere a cure veterinarie gratuite rappresenterebbe un importante passo in avanti nella tutela degli animali e nella promozione di una società più responsabile – ha sottolineato la consigliera -. Una struttura del genere risponderebbe all’esigenza concreta di curare cani e gatti senza dover scegliere tra salute e disponibilità economica. Oltre all’impatto diretto sulla salute animale, inoltre, si rafforzerebbe il legame tra la cittadinanza e le Istituzioni, promuovendo una cultura del rispetto, della prevenzione e dell’inclusione sociale" ha concluso.

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Sara Costanzi
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