Più militari in Umbria. A partire dal primo marzo, l’Umbria ha assistito a un incremento significativo della presenza militare. Un contingente di 17 militari dell’Esercito si è aggiunto ai 15 già in servizio. Il personale d’esercito dedicherà un’attenzione particolare alle Basiliche francescane di Assisi e Santa Maria degli Angeli, da sempre considerate come obiettivi sensibili.

Umbria: aumentano i militari per strada

L’aumento dei militari in Umbria non è casuale ma viene da lontano. Questo potenziamento, infatti, rientra nell’ambito dell’operazione Strade sicure. Un progetto finalizzato al miglioramento della sicurezza nonché in un’ottica di prevenzione della criminalità nella regione.

Il prefetto di Perugia, Armando Gradone, e il colonnello Francesco Randacio, comandante del raggruppamento Emilia-Romagna, Toscana ed Umbria, hanno discusso dell’operazione in un incontro istituzionale. Il colonnello Stefano Silvestrini, comandante territoriale per l’Esercito in Umbria, ha coordinato l’incontro.

Pattugliare per la sicurezza

L’esercito italiano, in una nota, spiega come: “La presenza dei militari, che da anni contribuisce alla prevenzione e al controllo del territorio, è stata riconosciuta come un elemento di valore per la sicurezza dei cittadini”.

Sull’intensificare delle attività di pattugliamento, poi, aggiungono: “Le attività di pattugliamento e di presidio fisso, svolte dai militari, dimostrano l’azione coordinata e la stretta collaborazione con le forze di polizia. Questo impegno congiunto è essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini e per prevenire possibili atti criminosi”.

La filiera di governo: uno stanziamento di 190 milioni di euro

Il progetto è frutto della filiera istituzionale di governo: dall’Umbria al Lazio, quindi Roma, si è optato per uno stanziamento di 190 milioni di euro in Legge di Bilancio per consentire il rimpolpo del personale militare impegnato, lungo le strade dell’Umbria, a pattugliamento. La notizia, infatti, era stata diffusa in tempi non sospetti e spiegata nei dettagli dal sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco.

Prisco, che è anche coordinatore di Fratelli d’Italia in Umbria, aveva parlato di: “Un eccezionale stanziamento di 190 milioni finalizzato all’incremento del personale impegnato nel controllo del territorio”. Per la sola di provincia di Perugia: “Arriverà infatti nei prossimi giorni, su disposizione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, un contingente di 15 militari che andrà ad aggiungersi ai 15 già operativi, impegnati in servizi presso gli obiettivi sensibili”.

Sempre Prisco spiegava che: In tutta Italia sono 6000 i militari impegnati a coadiuvare le forze dell’ordine nell’ambito della sicurezza, con ulteriori 800 uomini destinati esclusivamente al controllo degli scali ferroviari più importanti. Si tratta di un ulteriore traguardo raggiunto nella provincia di Perugia, un traguardo che risponde alla crescente richiesta di maggiore sicurezza dei cittadini e che rientra nel disegno del governo Meloni”.

“Un impegno concreto”

La decisione era stata accolta favorevolmente anche dalle forze politiche locali del centrodestra umbro. Il segretario della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti, aveva ringraziato il lavoro del ministro Piantedosi e del sottosegretario Molteni ed annunciato che le strade umbre sarebbero presto diventate più sicure.

Poi aggiungeva: “In arrivo a Perugia 15 militari in più rispetto allo scorso anno, che saranno impiegati per presidiare il territorio e rafforzare le misure a tutela della legalità. Un impegno concreto della Lega: la sicurezza è sempre stata e sarà sempre la nostra priorità”.