L’Umbria si conferma una delle regioni italiane con le tariffe più contenute per le mense scolastiche. Questo è quanto emerge dalla Settima indagine pubblicata da Cittadinanzattiva, che analizza la spesa sostenuta dalle famiglie per il servizio mensa nei tempi pieni di asili e scuole elementari. Secondo il rapporto, che considera una famiglia tipo con un figlio e un reddito Isee di 19.900 euro, in Umbria il costo mensile per la mensa scolastica si attesta a 67 euro, con un costo per singolo pasto di 3,34 euro.
L’indagine di Cittadinanzattiva offre una panoramica essenziale sulla spesa per le mense scolastiche in Italia, evidenziando come l’Umbria si distingua per la sua capacità di mantenere bassi i costi, supportando così le famiglie in un periodo economicamente sfidante. Questo supporto alle famiglie riflette non solo una politica attenta al benessere dei suoi cittadini più giovani ma anche un impegno verso l’educazione e il sostegno alla comunità che va oltre il mero aspetto economico.
In Umbria le mense scolastiche convengono: il confronto regionale
La ricerca mette in luce come l’Umbria si posizioni favorevolmente nel panorama nazionale. Per esempio, nelle regioni adiacenti come la Toscana, il costo medio mensile per le mense scolastiche varia tra 87 e 88 euro, mentre nel Lazio si posiziona a 74 euro e nelle Marche oscilla tra 69 e 78 euro a seconda del livello scolastico. Al confronto, la Sardegna, l’unica regione con tariffe leggermente inferiori rispetto all’Umbria, presenta un costo medio di 3,04 euro per pasto all’asilo, con una spesa media mensile di 61 euro, e di 3,23 euro per pasto alle elementari, con una tariffa mensile di 65 euro.
Analizzando più da vicino i dati umbri, emerge una differenza significativa tra le due principali città della regione: Perugia e Terni. A Perugia, il costo medio di un pranzo scolastico è di 2,60 euro, risultando tra i più bassi d’Italia e portando la spesa annuale delle famiglie a 468 euro. Terni, d’altra parte, mostra una tariffa superiore, con un costo medio per pranzo di 4,08 euro sia per l’asilo che per le elementari.
Nell’anno scolastico in corso, il costo medio per il pranzo scolastico in Umbria sia diminuito del quasi 9% rispetto all’anno precedente, quando il pasto costava in media 3,67 euro. Questa riduzione rappresenta la più significativa a livello nazionale, sottolineando un impegno regionale nel rendere il servizio mensa più accessibile.
Le altre regioni
A livello nazionale, le tariffe più economiche per le mense scolastiche sono state rilevate a Barletta in Puglia, dove il costo per un pranzo è di soli 2 euro, seguite da Cagliari con 2,15 euro, Ragusa con 2,20 euro e Roma con 2,32 euro. Questi dati evidenziano un’ampia variazione delle tariffe applicate attraverso il paese, riflettendo diverse politiche regionali e capacità di sussidio delle amministrazioni locali.
Nel Friuli Venezia Giulia, la spesa media mensile per la mensa scolastica è salita del 5,9% nell’ultimo anno, evidenziando un incremento significativo nei costi a carico delle famiglie. Secondo i dati raccolti, dove sono state analizzate le tariffe dei 110 capoluoghi di provincia italiani, le famiglie della regione spendono ora da 78 euro per gli istituti d’infanzia a 86 euro per le scuole primarie ogni mese.
In termini di costo per pasto, la situazione varia notevolmente tra le città: a Gorizia, il costo è di 2,95 euro per le scuole d’infanzia, mentre a Udine arriva fino a 5,50 euro. Analogamente, per le primarie, si passa da 3,65 euro a Pordenone a 5,95 euro a Udine. Attualmente, il Friuli Venezia Giulia conta 354 mense scolastiche e, grazie ai fondi del Pnrr, sono previsti investimenti per migliorare e costruire nuove strutture, con un totale di 9 interventi pianificati per un investimento di 5,6 milioni di euro, di cui quattro mense verranno costruite ex novo.