La Giunta regionale ha voluto spiegare la manovra 2.0 alla stampa e ai capigruppo di maggioranza a Palazzo Donini. Il provvedimento spiega la presidente dell'Umbria, Stefania Proietti "redistribuisce un sacrificio che comunque si è molto abbassato rispetto alle cifre iniziali, parliamo di una manovra che preleverà da gettito Irpef 52 milioni, quindi molto diversa dai 90 iniziali". Il tutto dopo che i consiglieri dell'opposizione hanno presentato nella scorse ore mozione di sfiducia.
La presidente della Regione Stefania Proietti, dopo l'incontro a palazzo Donini, ha parlato di manovra fiscale 'equa': "Preleva a chi più ha e redistribuisce a chi ha meno - spiega la Governatrice - Sotto i 28mila euro di reddito annuale noi abbiamo la maggior parte dei nostri contribuenti. Per questi ci sarà una no tax area, cioè azzeramento dell'addizionale Irpef regionale. Si guarda così al ridurre e, in prospettiva, annullare la tassa occulta della sanità privata, quantificata in 1.000 euro a contribuente in Umbria allo stato dell'arte".
Il vicepresidente della Regione e assessore al Bilancio, Tommaso Bori, ha spiegato nel dettaglio il provvedimento, specialmente della no tax area sulle addizionali regionali dell'Irpef: "La materia è complessa ma importante - ha spiegato Bori - andiamo molto orgogliosi di una manovra equa, giusta ma anche progressista. In Italia siamo la prima regione a introdurre una no tax area per i redditi da 0 a 28mila euro. Un'azione di equità fiscale, di coraggio politico istituzionale per il 70 per cento della popolazione".
"Chi prima non pagava nulla, da 0 a 15mila euro, continuerà a non pagare nulla. - ha ribadito l'assessore al bilancio - Chi prima pagava, da 15 a 28mila euro, la metà dei contribuenti della regione, avrà una riduzione delle tasse. Sarà interessata anche la fascia tra i 28 e 50mila euro che non può subire un carico fiscale eccessivo, in particolare i primi scaglioni. È stato previsto uno sgravio fiscale, il più alto presente in Italia, di 150 euro, individuale. Il Lazio l'ha introdotto di 60. In ogni famiglia in cui ci sono più redditi si cumula. Lo sgravio consentirà di alleggerire di molto l'impatto sui primi scaglioni e di mitigarlo sugli ultimi".
L'opposizione ha presentato una mozione di sfiducia e, intanto, la Giunta va avanti e il Partito democratico in Assemblea legislativa approva il tutto attraverso una nota stampa: "Una manovra che copre il debito lasciato dalla destra in Regione e i tagli della destra al Governo nazionale, che raccoglie le istanze delle parti sociali e delle associazioni di categoria e che farà pagare meno tasse a quasi il 50 per cento dei cittadini, con 2/3 degli umbri che non avranno aumenti".
"Una manovra dunque - prosegue la nota - equa, giusta e necessaria per la quale siamo a ringraziare il lavoro della presidente della Regione Stefania Proietti e della giunta regionale, in queste settimane al centro di una vera campagna d'odio, di mistificazione e di diffamazione, con il solo obiettivo di bloccare un cambiamento che i cittadini hanno richiesto e che siamo impegnati a garantire. Un cambiamento che abbiamo ben chiaro in mente e sul quale lavoreremo con dedizione e impegno".
"La manovra licenziata dalla giunta regionale - sottolinea il gruppo Pd in una sua nota - è un atto importante, un provvedimento che imprime una svolta all'andamento della nostra Umbria. Siamo infatti la prima Regione ad introdurre la 'No tax area' fino a 28mila euro per l'Irpef regionale e, di conseguenza, quasi il 70 per cento della popolazione o non avrà aumenti, o pagherà di meno. Sgravi fiscali di 150 euro a persone per lo scaglione da 28mila a 50mila: quindi aumento quasi azzerato. Non ci saranno aumenti sul bollo e ridotto anche l'aumento dell'Irap. Accanto a ciò nasce il 'Fondo tagliatasse', con tutto il ricavato dell'opera di riorganizzazione. Una Manovra importante, dunque, che mette in sicurezza la nostra Regione, ma che pone anche le basi per il futuro. Vogliamo, insieme, scrivere la storia dell'Umbria e il dimenarsi della destra dimostra quanto questo sia alla nostra portata".
Prosegue, quindi, la contestazione da parte del fronte dell'opposizione. Dopo la raccolta firme, proposta da FdI nel fine settimana, i sindaci di centrodestra continuano a manifestare dissenso nei confronti della manovra presentata dalla Giunta: "Abbiamo partecipato - in una nota congiunta alcuni sindaci umbri di centrodestra - a un incontro con la presidente della Regione e l'assessore al bilancio, durante il quale abbiamo espresso in modo netto e chiaro il nostro disappunto riguardo alla rivalutazione della manovra fiscale in discussione, anche perché non ci sono stati forniti documenti o dati certi sul carosello di numeri al quale abbiamo assistito in questi giorni".
"Riteniamo che questa manovra - proseguono i primi cittadini - non debba essere applicata. Partiamo da un dato oggettivo e preoccupante: il documento di Kpmg su cui si fonda l'intera operazione ad oggi non c'è e sarà consegnato solo il 30 aprile. Ciò significa che si sta proponendo una manovra basata su dati incompleti, senza aver approfondito elementi fondamentali, come la reale applicabilità dei payback sui dispositivi medici, senza un confronto pieno e trasparente con la Ragioneria generale dello Stato, e soprattutto senza aver tentato strade alternative, come una razionalizzazione della spesa sanitaria e magari regionale".