Torna Umbria Jazz Winter a Orvieto e arrivano le prime indiscrezioni sul programma. Nella Città della Rupe si preannuncia un frizzante capodanno in musica con la kermesse che nel 2024 spegne 31 candeline. La manifestazione si snoderà tra i suggestivi palazzi storici, il Duomo e non mancheranno le esibizioni in strada. In attesa di conoscere la line-up completa, sono stati confermati i concerti che si terranno al Teatro Mancinelli. E si prospettano delle belle sorprese.
Umbria Jazz Winter: tutti i concerti al Mancinelli
Le date da segnarsi in calendario per Umbria Jazz Winter sono quelle dal 28 dicembre 2024 al primo gennaio 2025. Durante questi giorni i concerti al Mancinelli saranno il clou della manifestazione. Tra grandi conferme, come Paolo Fresu in varie declinazioni, nuove produzioni targate UJ e l’immancabile gospel per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
Ad aprire al Mancinelli sabato 28 dicembre sarà il principe degli strumenti: il pianoforte. Si parte alle 21 con il trio pianistico di Emmet Cohen con Philip Norris e Kyle Pool per proseguire con un altro trio, quello composto da Ethan Iverson, con Thomas Morgan e Kush Abadey in “Simply Cinematic“.
Domenica 29 alle 16 invece sul palco salirà la nuova star americana del vibrafono, Joel Ross con Jermaine Paul e Jeremy Dutton, a seguire nuova esibizione del trio Iverson, Morgan e Abadey stavolta con l’Umbria Jazz Orchestra. Alle 21 sarà il palco invernale di UJ ad accogliere l’esordio di Ekep Nkwelle. Cantante venticinquenne di origini americane e camerunensi, è un’artista tutta da scoprire. Si esibirà con Luther S. Ellison, Jeremiah Edwards e Nazir Ebo. A seguire Paolo Fresu che con la sua tromba accompagnato dal Devil Quartet (Bebo Ferra, Paolino dalla Porta e Stefano Bagnoli) infiammerà il palco del teatro orvietano.
Lunedì 30 dicembre si parte alle 16 con la nuova esibizione del trio di Joel Ross e a seguire torna Paolo Fresu, stavolta in terzetto con Dino Rubino e Marco Bardoscia. Alle 22.30 il Mancinelli accoglie la “Gospel Explosion” del Benedict Gospel Choir direttamente dal Sud Carolina. Martedì 31 dicembre, per chi se li fosse persi, alle 16 torna prima Ekep Nkwelle e a seguire Ethan Iverson.
Capodanno 2025 segnerà una vera e propria esplosione. Alle una del mattino sarà il gospel a salutare il nuovo anno. Alle 16 al Mancinelli torna il trio di Ethan Iverson seguito da Ekep Nkewelle, mentre alle 21 nuova esibizione per il Joel Ross Trio e chiusura con il Devil Quartet di Paolo Fresu. I biglietti per tutti i concerti sono già in vendita tramite il circuito Boxol.
Dall’Italia all’Africa, passando per gli Stati Uniti, artisti da tutto il mondo sul palco del Mancinelli
Umbria Jazz è considerato il più importante evento jazzistico a livello nazionale e tra i festival più rinomati nel mondo. A ulteriore e ultima conferma del prestigio internazionale di UJ, pochi giorni fa, la più importante rivista del settore, DownBeat Magazine ha assegnato a Carlo Pagnotta, fondatore e direttore artistico dell’intera manifestazione dal 1973, il prestigioso “Lifetime Achievement Award“. Un riconoscimento giunto a coronamento di una vita intera dedicata alla promozione della musica e della cultura jazz.
Umbria Jazz Winter rappresenta una delle più felici ramificazioni della manifestazione perugina. Anche quest’anno stando ai nomi appena annunciati si prospetta “the place to be” per tutti gli amanti del jazz e non solo. Nella Città della Rupe la kermesse diretta da Pagnotta ha trovato da oltre tre decenni l’ideale palcoscenico invernale che abbraccia con calore tutto l’incantevole centro storico.
Il prossimo 7 novembre verrà reso noto per intero il calendario della manifestazione orvietana. Nel frattempo, come si deduce dai concerti al Mancinelli, appare ancora una volta confermata l’ampia ispirazione che ha sempre caratterizzato il cartellone. Un mix equilibrato tra mostri sacri nostrani come Paolo Fresu, nuove scoperte come quella che si preannuncia con Ekep Nkewelle, tanto piano con i due trio di Ethan Iverson e Emmet Coen, aperture su uno strumento potente e finalmente tornato in auge, il vibrafono, con Joel Ross e infine, l’intramontabile gospel.