La notte di ieri è stata una di quelle serate che rimarranno impresse nella memoria dei presenti all’Umbria Jazz grazie a Lenny Kravitz. L’artista nato a New York nel 1964, ha portato la sua energia e il suo carisma sul palco dell’Arena Santa Giuliana, regalando al pubblico un concerto che definire memorabile sarebbe riduttivo. Più di 12.000 spettatori hanno affollato l’arena, creando un’atmosfera carica di entusiasmo e passione.

Umbria Jazz, il memorabile concerto di Lenny Kravitz

Sin dalle prime ore del mattino, i fan più fedeli hanno iniziato a mettersi in fila per assicurarsi i posti migliori. Quando Kravitz è salito sul palco, l’arena è letteralmente esplosa in un boato di gioia. L’artista, noto per il suo stile unico che fonde rock e soul, non ha deluso le aspettative. Dopo un’intensa performance, Kravitz ha fatto un gesto che ha commosso tutti: è sceso dal palco, accompagnato dalle sue guardie del corpo, per avvicinarsi ai fan e “abbracciare” simbolicamente il pubblico.

Il concerto è iniziato con uno dei brani più iconici di Kravitz, “Are You Gonna Go My Way”, un’esplosione di energia che ha subito conquistato il pubblico. Il viaggio musicale ha poi attraversato il passato e il presente dell’artista, includendo brani dal suo ultimo album, “Blue Electric Light”. “TK421” e “Paralyzed” sono stati eseguiti con una potenza e una passione che hanno evidenziato la continua evoluzione del suo stile.

Tra i momenti più toccanti della serata, Kravitz ha suonato “I’m a Believer” e ha espresso tutto il suo amore per l’Umbria e per l’Italia. “Celebriamo insieme la vita questa sera,” ha detto al pubblico, prima di eseguire “I Belong to You” e “Stillness of Heart”. Durante il finale acustico di quest’ultimo brano, è sceso di nuovo dal palco per far cantare il pubblico, urlando “fortissimo” con un entusiasmo contagioso.

Il gran finale

La scaletta ha incluso molte delle hit più amate di Kravitz. “Believe” ha visto l’artista imbracciare la chitarra acustica, regalando un momento di dolce pausa prima del crescendo finale. Brani come “Fear”, “Low” e “The Chamber” hanno messo in risalto la solidità della band che lo accompagna, mostrando una coesione e un talento musicale di altissimo livello.

Il gran finale ha portato l’adrenalina del pubblico a livelli stellari con “It Ain’t Over ’til It’s Over”, “Again”, “Always on the Run”, “American Woman” e l’immancabile “Fly Away”. Ogni canzone è stata accolta con ovazioni e cori da parte dei fan, che hanno cantato insieme a Kravitz, creando un’energia collettiva palpabile.

Umbria Jazz: i prossimi eventi

Il concerto di Kravitz è stato solo uno degli eventi di punta di questa edizione dell’Umbria Jazz, che continua a portare a Perugia artisti di calibro internazionale. Da oggi fino al 21 luglio, l’Arena Santa Giuliana ospiterà altri grandi nomi della musica jazz. Tra questi, il sassofonista Chris Potter si unirà al pianista Brad Mehldau, al contrabbassista John Patitucci e al batterista Johnathan Blake per formare un quartetto che promette emozioni indimenticabili.

Inoltre, sarà di scena la Gil Evans Remembered, una formazione che riunisce alcuni dei principali musicisti delle orchestre di Evans degli anni ’70 e ’80. Questa iniziativa non solo rende omaggio a una delle figure più influenti della storia del jazz, ma offre anche al pubblico la possibilità di rivivere le sonorità e le innovazioni che hanno caratterizzato l’opera di Evans.

Con la promessa di altre serate indimenticabili, Perugia si prepara ad accogliere i prossimi eventi del festival, continuando a essere un punto di riferimento per gli amanti della musica jazz e non solo. L’appuntamento è quindi per i prossimi giorni, con la certezza che ogni nota risuonerà ancora una volta nella splendida cornice dell’Umbria, regalando emozioni e bellezza a chi avrà la fortuna di essere presente.