Dal 11 al 20 luglio Perugia si trasformerà ancora una volta in un vero e proprio villaggio musicale globale con il ritorno di Umbria Jazz 2025, un appuntamento simbolo della cultura musicale italiana che continua a reinventarsi senza perdere la propria anima. Il cuore rimane il jazz, ma attorno si sviluppa un panorama sonoro che spazia dal pop raffinato alla black music, dalle esplorazioni funk alle suggestioni più sperimentali. Un mix esplosivo che intreccia epoche e generi, capace di coinvolgere sia gli appassionati della prima ora sia chi si avvicina per la prima volta a questa grande festa musicale.
La forza di Umbria Jazz sta nella sua capacità di evolversi senza snaturarsi. Accanto ai concerti principali all'Arena Santa Giuliana, cuore del Festival, ci saranno oltre 250 eventi in tutta la città, più della metà completamente gratuiti. Questa formula inclusiva, che fa della musica un diritto e non un privilegio, è ciò che permette a Umbria Jazz di essere un evento popolare ma di altissima qualità, come ha sottolineato il consigliere regionale Tommaso Bori: "Umbria Jazz è molto più di un grande evento musicale: è un luogo di incontro tra generazioni, è lo spazio in cui la cultura diventa un diritto per tutte e tutti".
Proprio per rafforzare questo ruolo, la Regione Umbria ha deciso di aumentare i fondi destinati al Festival: ai 400mila euro inizialmente previsti se ne sono aggiunti altri 350mila, con l'obiettivo dichiarato di raddoppiare nei prossimi anni gli investimenti in cultura. Un chiaro segnale politico che riconosce il valore economico e sociale degli eventi culturali, capaci di generare bellezza ma anche occupazione, indotto turistico e coesione.
Il cartellone 2025 è una vera mappa sonora che attraversa generi e continenti. All'Arena Santa Giuliana si esibiranno leggende come Herbie Hancock, Lionel Richie, Kamasi Washington, Gregory Porter, Stefano Bollani, Steve Vai e Joe Satriani. Spazio anche a voci nuove e potenti come quella di Samara Joy, o al carisma multiforme di Jacob Collier. Non mancano serate dedicate al funky (Candy Dulfer, Marcus Miller) e al blues travolgente di Mitch Woods.
Per i puristi, i teatri Morlacchi e del Pavone (riaperto dopo un attento restauro) ospiteranno i concerti più raffinati, tra cui Enrico Rava con Fred Hersch, Paolo Fresu con Omar Sosa, Jazzmeia Horn e gli omaggi a Oscar Peterson e Ray Brown. Alla Galleria Nazionale dell'Umbria si terrà invece una raffinata rassegna pianistica che da sola basterebbe a giustificare il viaggio a Perugia.
La città sarà invasa dalla musica fin dal mattino, con esibizioni nei luoghi più iconici: dai Giardini Carducci alla Terrazza del Mercato Coperto, da Piazza IV Novembre al Conservatorio Morlacchi, dove studenti e docenti daranno vita a concerti pomeridiani con repertori che spaziano da Jobim al jazz contemporaneo. A mezzanotte, al Priori Secret Garden, partiranno le infuocate jam session guidate dalla house band di Piero Odorici.
Importante anche il ritorno delle College Band internazionali e la conferma delle Clinics del Berklee College of Music di Boston, giunte al quarantesimo anniversario. Un punto fermo nella formazione di giovani musicisti, con oltre 200 iscritti da tutto il mondo. Per l'occasione, il 10 luglio è prevista un'anteprima del Festival con un concerto-evento in Piazza IV Novembre.
A rendere Umbria Jazz ancora più completo ci pensano le iniziative dedicate ai giovani. Il Conad Jazz Contest, giunto alla dodicesima edizione, offrirà alle dieci band finaliste la possibilità di esibirsi ai Giardini Carducci. Il vincitore assoluto, oltre a un assegno da 5mila euro, potrà pubblicare un EP distribuito da Universal Music Italia.
UJ4KIDS, invece, trasforma i Giardini dell'Arena in un laboratorio a cielo aperto per bambini e famiglie, con attività musicali, giochi e laboratori per far crescere una nuova generazione di appassionati.