Un Libro Bianco sulle infrastrutture e un confronto diretto con Anas hanno fatto emergere un’urgenza condivisa: trasformare la mappa delle priorità in cantieri reali. Alla Camera di Commercio dell’Umbria, dove si è svolto l’evento finale del Programma Infrastrutture di Unioncamere realizzato da Uniontrasporti, è stato presentato il monitoraggio 2025 e lo studio sull’accessibilità allo scalo San Francesco. In contemporanea, a Roma, la Regione ha posto ad Anas la richiesta di un importo ingente - 1 miliardo di euro - per il Nodo di Perugia, opera giudicata cruciale per la mobilità regionale.
Il quadro che emerge è netto: aeroporto in forte crescita e prossimo alla saturazione, opere ferroviarie e stradali di scala nazionale con finanziamenti parziali, e una to-do list del Libro Bianco che chiede responsabilità e tempi vincolanti. Il messaggio congiunto degli imprenditori e delle istituzioni è semplice: basta rinvii.
Il focus tecnico sull’aeroporto, affidato a Stefano Ciurnelli (TPS Pro), conferma tassi di crescita notevoli del traffico passeggeri: un Compound Annual Growth Rate del 12,4% tra il 2004 e il 2023. Secondo il monitoraggio, se il trend dovesse proseguire la capacità attuale dello scalo risulterà satura entro due anni. Sul piano operativo, questo impone scelte concrete: pianificare l’ampliamento dell’aerostazione, ripensare le superfici oggi destinate a parcheggio e prevedere un nuovo parcheggio intermodale collegato alla fermata ferroviaria dedicata.
Il Piano regionale dei trasporti prevede la fermata Perugia "Collestrada - Aeroporto" nell’ambito della velocizzazione Foligno-Perugia-Terontola; durante i lavori è però emersa anche l’alternativa “Ospedalicchio-Aeroporto”. La scelta tra le due opzioni avrà impatti significativi sull’accessibilità, sull’uso del territorio e sul modello di ricavi non aviation necessario a sostenere l’ampliamento.
Il Libro Bianco 2025 ordina le priorità con schede economiche e cronoprogrammi. In sintesi:
Stazione AV Medio Etruria - progetto in PTFE, localizzazione ancora in discussione (Rigutino tra le opzioni), riferimento economico 10 mln.
Orte–Falconara - asse strategico umbro-marchigiano, costo 4,744 mld, copertura 28,5%, milestone 2027 per il raddoppio Spoleto–Campello.
Linea Terni–Rieti - intervento da 204 mln, copertura 31%, fase I al 2028, completamento oltre il 2029.
Foligno–Perugia–Terontola - prima fase finanziata (136 mln), con velocizzazioni e l’ipotesi della fermata aeroportuale.
E78 Grosseto–Fano - costo 4,56 mld, copertura 9,7%, criticità sui lotti non finanziati.
Quadrilatero Umbria–Marche - copertura 93%, SS318 verso completamento marzo 2026.
Piastra Logistica Umbra - allaccio ferroviario 12,5 mln, fine lavori stimata 2027; progressi discontinui tra i vari nodi.
Nodo stradale di Perugia - progetto preliminare da 548 mln; la Regione ha chiesto ad Anas 1 mld per la realizzazione completa.
La fotografia delle opere è chiara: alcune grandi opere sono ben finanziate, altre sono ancora bloccate in progettazione o con percentuali di copertura insufficienti. Come ha sintetizzato il monitoraggio, i cantieri conclusi tra 2024 e 2025 sono pochi e ciò rafforza la necessità di vincolare tempi e responsabilità.
L’evento, condotto dal segretario generale Federico Sisti, ha registrato una forte partecipazione del sistema imprenditoriale. Per Antonello Fontanili (direttore Uniontrasporti) la forza del Programma sta nel coinvolgimento di 7mila imprese: “non è “lista dei desideri”, ma selezione pragmatica di interventi con impatto su competitività, logistica, turismo e attrattività”.
Il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Mencaroni, ha sottolineato il ruolo dell’Ente nella lunga vicenda dello scalo e la necessità di accelerare: “Risultati straordinari per lo scalo, ora serve un balzo in avanti”.
In collegamento da Roma, la presidente della Regione Stefania Proietti e l’assessore Francesco De Rebotti hanno espresso la necessità di costruire una massa critica con le regioni dell’Italia centrale e di mettere le priorità umbre all’interno delle programmazioni nazionali. Dal comunicato: “Vanno trovate intese con le altre regioni dell’Italia di mezzo”. In aggiunta, la Regione ha comunicato di aver chiesto ad Anas 1 miliardo di euro per il Nodo di Perugia e, sempre dal testo ufficiale, ha evidenziato che “c’è l’ipotesi trasporto pubblico durante i lavori sulle rampe” del raccordo Perugia–Bettolle.
A Roma, parlando con i vertici di Anas, la Regione ha poi spiegato: “Abbiamo avanzato la richiesta - hanno spiegato la presidente e l’assessore - di programmare insieme ad Anas opere strategiche per l’Umbria in una visione di Italia mediana”.
La conclusione emersa è esplicita: il Libro Bianco non è una vetrina, ma una to-do list che richiede delibere, progetti esecutivi, coperture e cantieri con scadenze vincolanti e report pubblici di avanzamento. Aeroporto e ferrovia sono i banchi di prova immediati; Nodo di Perugia, E78 e Quadrilatero restano assi strategici su cui si gioca il futuro della regione.
Le parole ufficiali nel comunicato, le cifre del monitoraggio e la richiesta formale avanzata a Anas mettono la Regione e il Governo davanti a una scelta netta: procedere con risorse e tempi certi oppure accettare il rischio di ritardi che peseranno su competitività, turismo e qualità della vita in Umbria.