02 Oct, 2025 - 15:00

Infrastrutture, l’Umbria al bivio: Libro Bianco e incontro Regione–Anas tra aeroporto, ferrovie e Nodo di Perugia

Infrastrutture, l’Umbria al bivio: Libro Bianco e incontro Regione–Anas tra aeroporto, ferrovie e Nodo di Perugia

Un Libro Bianco sulle infrastrutture e un confronto diretto con Anas hanno fatto emergere un’urgenza condivisa: trasformare la mappa delle priorità in cantieri reali. Alla Camera di Commercio dell’Umbria, dove si è svolto l’evento finale del Programma Infrastrutture di Unioncamere realizzato da Uniontrasporti, è stato presentato il monitoraggio 2025 e lo studio sull’accessibilità allo scalo San Francesco. In contemporanea, a Roma, la Regione ha posto ad Anas la richiesta di un importo ingente - 1 miliardo di euro - per il Nodo di Perugia, opera giudicata cruciale per la mobilità regionale.

Il quadro che emerge è netto: aeroporto in forte crescita e prossimo alla saturazione, opere ferroviarie e stradali di scala nazionale con finanziamenti parziali, e una to-do list del Libro Bianco che chiede responsabilità e tempi vincolanti. Il messaggio congiunto degli imprenditori e delle istituzioni è semplice: basta rinvii.

Aeroporto San Francesco e la fermata ferroviaria: capacità al limite e due scenari per il collegamento su rotaia

Il focus tecnico sull’aeroporto, affidato a Stefano Ciurnelli (TPS Pro), conferma tassi di crescita notevoli del traffico passeggeri: un Compound Annual Growth Rate del 12,4% tra il 2004 e il 2023. Secondo il monitoraggio, se il trend dovesse proseguire la capacità attuale dello scalo risulterà satura entro due anni. Sul piano operativo, questo impone scelte concrete: pianificare l’ampliamento dell’aerostazione, ripensare le superfici oggi destinate a parcheggio e prevedere un nuovo parcheggio intermodale collegato alla fermata ferroviaria dedicata.

Il Piano regionale dei trasporti prevede la fermata Perugia "Collestrada - Aeroporto" nell’ambito della velocizzazione Foligno-Perugia-Terontola; durante i lavori è però emersa anche l’alternativa “Ospedalicchio-Aeroporto”. La scelta tra le due opzioni avrà impatti significativi sull’accessibilità, sull’uso del territorio e sul modello di ricavi non aviation necessario a sostenere l’ampliamento.

Otto priorità del Libro Bianco: dallo snodo AV al Nodo di Perugia, lo stato di avanzamento e le coperture

Il Libro Bianco 2025 ordina le priorità con schede economiche e cronoprogrammi. In sintesi:

  • Stazione AV Medio Etruria - progetto in PTFE, localizzazione ancora in discussione (Rigutino tra le opzioni), riferimento economico 10 mln.

  • Orte–Falconara - asse strategico umbro-marchigiano, costo 4,744 mld, copertura 28,5%, milestone 2027 per il raddoppio Spoleto–Campello.

  • Linea Terni–Rieti - intervento da 204 mln, copertura 31%, fase I al 2028, completamento oltre il 2029.

  • Foligno–Perugia–Terontola - prima fase finanziata (136 mln), con velocizzazioni e l’ipotesi della fermata aeroportuale.

  • E78 Grosseto–Fano - costo 4,56 mld, copertura 9,7%, criticità sui lotti non finanziati.

  • Quadrilatero Umbria–Marche - copertura 93%, SS318 verso completamento marzo 2026.

  • Piastra Logistica Umbra - allaccio ferroviario 12,5 mln, fine lavori stimata 2027; progressi discontinui tra i vari nodi.

  • Nodo stradale di Perugia - progetto preliminare da 548 mln; la Regione ha chiesto ad Anas 1 mld per la realizzazione completa.

La fotografia delle opere è chiara: alcune grandi opere sono ben finanziate, altre sono ancora bloccate in progettazione o con percentuali di copertura insufficienti. Come ha sintetizzato il monitoraggio, i cantieri conclusi tra 2024 e 2025 sono pochi e ciò rafforza la necessità di vincolare tempi e responsabilità.

Dalle imprese alla politica: le parole del territorio e le prese di posizione delle parti sociali

L’evento, condotto dal segretario generale Federico Sisti, ha registrato una forte partecipazione del sistema imprenditoriale. Per Antonello Fontanili (direttore Uniontrasporti) la forza del Programma sta nel coinvolgimento di 7mila imprese: “non è “lista dei desideri”, ma selezione pragmatica di interventi con impatto su competitività, logistica, turismo e attrattività”.

Il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Mencaroni, ha sottolineato il ruolo dell’Ente nella lunga vicenda dello scalo e la necessità di accelerare: “Risultati straordinari per lo scalo, ora serve un balzo in avanti”.

In collegamento da Roma, la presidente della Regione Stefania Proietti e l’assessore Francesco De Rebotti hanno espresso la necessità di costruire una massa critica con le regioni dell’Italia centrale e di mettere le priorità umbre all’interno delle programmazioni nazionali. Dal comunicato: “Vanno trovate intese con le altre regioni dell’Italia di mezzo”. In aggiunta, la Regione ha comunicato di aver chiesto ad Anas 1 miliardo di euro per il Nodo di Perugia e, sempre dal testo ufficiale, ha evidenziato che “c’è l’ipotesi trasporto pubblico durante i lavori sulle rampe” del raccordo Perugia–Bettolle.

A Roma, parlando con i vertici di Anas, la Regione ha poi spiegato: “Abbiamo avanzato la richiesta - hanno spiegato la presidente e l’assessore  - di programmare insieme ad Anas opere strategiche per l’Umbria in una visione di Italia mediana”.

L’agenda ora va trasformata in cantieri vincolanti

La conclusione emersa è esplicita: il Libro Bianco non è una vetrina, ma una to-do list che richiede delibere, progetti esecutivi, coperture e cantieri con scadenze vincolanti e report pubblici di avanzamento. Aeroporto e ferrovia sono i banchi di prova immediati; Nodo di Perugia, E78 e Quadrilatero restano assi strategici su cui si gioca il futuro della regione.

Le parole ufficiali nel comunicato, le cifre del monitoraggio e la richiesta formale avanzata a Anas mettono la Regione e il Governo davanti a una scelta netta: procedere con risorse e tempi certi oppure accettare il rischio di ritardi che peseranno su competitività, turismo e qualità della vita in Umbria.

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Federico Zacaglioni
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