09 May, 2025 - 19:50

Umbria in salute, il piano sanitario della Regione al 2030 parte con nuovo brand e nuove ambizioni

Umbria in salute, il piano sanitario della Regione al 2030 parte con nuovo brand e nuove ambizioni

Un nuovo brand, "Umbria in salute", nuove linee guida affidate alla super-manager di sanità e welfare Daniela Donetti, nuova impostazione "filosofica" con uno sconfinamento nel sociale e un nuovo percorso di costruzione che passa per una lunga concertazione con i portatori di interesse della regione.
La Regione Umbria avvia ufficialmente la costruzione del Piano Socio-Sanitario Regionale 2025–2030, uno strumento fondamentale per definire il futuro del sistema sanitario e sociale umbro.

Le linee guida sono state presentate proprio dalla direttrice regionale salute e welfare Daniela Donetti, alla giunta e ai consiglieri regionali di maggioranza. E a differenza dell’ultimo Piano sanitario 2008-2011, approvato nell’aprile 2009, cambia completamente la filosofia dei servizi e dell'approccio alla delega principale del governo regionale. Già, perché proprio la manager parmigiana di nascita ma ternana d'adozione e riportata in Umbria dal Lazio dalla governatrice Proietti per rivoluzionare la sanità regionale, ha chiarito subito che si cambia strada rispetto al passato.

"Questo è un piano socio-sanitario - ha spiegato a quelli del Patto Avanti umbro che governano i palazzi della Regione - in quanto la pandemia ha modificato il contesto con la necessità di prendere in carico le persone con i loro bisogni".

Quindi, il nuovo piano, come ha chiarito la direttrice regionale, intende colmare il vuoto dell’integrazione socio-sanitaria, restituendo al sistema salute dell’Umbria una guida chiara, solida e orientata al futuro.

La presidente Proietti: "Prende il via il percorso di costruzione di uno strumento fondamentale per definire il futuro del sistema socio-sanitario"

"Con questo Piano – dichiara la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti mettiamo fine a un’assenza programmatica durata troppo a lungo e ci impegniamo a costruire un modello sanitario moderno, equo e integrato. La nostra visione è quella di una sanità pubblica vicina alle persone, in grado di rispondere alle nuove sfide poste dall’invecchiamento della popolazione, dalla crescita della cronicità e dai cambiamenti ambientali, mettendo al centro il potenziamento della prevenzione, rafforzando le cure domiciliari, la telemedicina, le Case e gli Ospedali di Comunità. Dopo anni di immobilismo, servono visione, responsabilità e coraggio. Questo Piano è una sfida collettiva, che chiama in causa tutte le istituzioni, gli operatori e i cittadini dell’Umbria".

Già, perché dal 2009, nonostante vari tentativi e proposte non giunti all’approvazione definitiva (complice anche la pandemia), il cuore della programmazione sanitaria regionale è rimasto privo di un quadro aggiornato e condiviso. 

E così, oltre alla presentazione delle linee guida del Piano, sono state raccontate alcune attività in corso. Che hanno già visto impegnati i primi 90 professionisti del Sistema sanitario regionale che stanno partecipando a parte della sua costruzione. Come ad esempio il lavoro integrato sulla rete di gastroenterologia ed endoscopia digestiva. E ora si parte col percorso di costruzione e con la concertazione coi portatori di interessi. Prima scatterà il confronto con gli operatori sanitari e poi sarà dato lo start agli incontri di partecipazione nei territori e con i sindaci dei comuni dell’Umbria.

Spazio per un nuovo brand, "Umbria in salute" e una campagna di comunicazione, “Umbria contro ogni forma di violenza”

Un ulteriore elemento di innovazione del Piano sarà anche la sua nuova identità visiva e comunicativa, costruita attorno al nuovo brand regionale “Umbria In Salute”, simbolo di un cambiamento culturale che accompagnerà tutte le politiche sociosanitarie regionali come elemento distintivo di riconoscibilità e un sistema sanitario unico e coordinato, valorizzandone l’identità e l’appartenenza collettiva.

Accanto a questa nuova identità, il Piano rilancia con forza l’impegno della Regione Umbria sul fronte dei diritti e della tutela delle persone più fragili con la campagna “Umbria contro ogni forma di violenza”. Questa linea strategica integra azioni concrete contro la violenza di genere, il bullismo, le discriminazioni, l’abuso su minori, gli episodi di violenza verso operatori sanitari e ogni altra forma di prevaricazione.

Non può esserci salute senza sicurezza e rispetto per la dignità delle persone – scandisce la presidente Stefania Proietti -. Il nostro Piano pone al centro la tutela dei più deboli, promuovendo una sanità inclusiva che non tollera nessuna forma di violenza, dentro e fuori le strutture sanitarie. Questa battaglia culturale è parte integrante del nostro impegno per una Regione più giusta e coesa”.

Per dare le gambe alla nuova avventura del Piano sociosanitario che traguarderà l'Umbria al 2030, diventa ora fondamentale il coinvolgimento di tutti le parti sociali, delle istituzioni, degli ordini professionali, del terzo settore e delle associazioni dei cittadini. Si procederà con la costituzione di tavoli tecnici, ma anche attraverso una serie di eventi di presentazione dedicati ai diversi ambiti del Piano. Primi passaggi quelli della partecipazione sulla riforma della disabilità e della governance regionale con il tavolo di coordinamento disabilità, avvenuti nei mesi scorsi. Poi toccherà alla rete territoriale, alla rete oncologica, alla rete della riabilitazione. E ancora, alla salute mentale e alla piattaforma di chirurgia, per finire con la presentazione del modello del Dipartimento di prevenzione in ottica One Health, della telemedicina, dell’ecosistema digitale e del fascicolo sanitario 2.0.

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Federico Zacaglioni
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