09 Oct, 2025 - 10:00

Umbria, al via l’immunizzazione anti‑VRS (virus respiratorio sinciziale) per i nati dal 1° aprile 2025: come funziona

Umbria, al via l’immunizzazione anti‑VRS (virus respiratorio sinciziale) per i nati dal 1° aprile 2025: come funziona

La Regione Umbria ha acceso il semaforo verde all’immunizzazione passiva contro il virus respiratorio sinciziale (VRS) per la stagione 2025‑2026. In campo ci sono risorse economiche e una macchina organizzativa dedicata per proteggere i più piccoli da una delle principali cause di bronchiolite e polmonite nei primi mesi di vita. L’intervento, basato sulla somministrazione di un anticorpo monoclonale, è volontario e richiede il consenso dei genitori. Ecco cosa prevede, chi riguarda e come si accede.

Virus respiratorio sinciziale, la Regione Umbria inizia l'immunizzazione

La campagna umbra si articola in tre percorsi.

  • Il primo è destinato ai nuovi nati tra il 1° ottobre 2025 e il 31 marzo 2026: per loro la profilassi sarà proposta direttamente nei punti nascita ospedalieri della regione, così da garantire tempestività e presa in carico già alla dimissione.
  • Il secondo coinvolge la cosiddetta “coorte di recupero”, cioè i bambini nati tra il 1° aprile e il 30 settembre 2025: in questo caso la somministrazione avverrà nei centri vaccinali delle Asl, contattando il servizio territoriale di riferimento per appuntamenti e informazioni.
  • Il terzo canale riguarda i bambini fragili sotto i 24 mesi, inclusi i nati pretermine e i minori con patologie che aumentano il rischio di complicanze respiratorie: l’accesso segue le priorità definite a livello ministeriale e passa per i servizi pediatrici e i centri vaccinali.

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Le risorse stanziate e il messaggio istituzionale

A supporto della campagna, Palazzo Donini ha previsto uno stanziamento aggiuntivo di 650mila euro di fondi regionali per coprire la coorte di recupero, in attesa della rimodulazione quando saranno erogati i finanziamenti del Ministero della Salute. Il perimetro finanziario consente di avviare sin da subito le procedure organizzative e di garantire uniformità di accesso sul territorio.

"Garantire la massima tutela della salute, in particolare dei più piccoli e vulnerabili, è la nostra priorità assoluta. È un impegno concreto per proteggere tutti i bambini sotto l’anno di vita", ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. Un passaggio che ribadisce la regia pubblica e la scelta di investire su prevenzione e prossimità.

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Immunizzazione anti-virus respiratorio sinciziale: cosa devono fare le famiglie

Per i nati tra il 1° aprile e il 30 settembre 2025 e per i bimbi fragili sotto i due anni, la via maestra è il contatto con i centri vaccinali delle Asl: qui si ottengono informazioni su modalità e tempistiche di somministrazione, eventuali richiami e criteri di eleggibilità. Nei punti nascita, invece, l’offerta viene proposta direttamente alle famiglie dei nuovi nati.

Trattandosi di immunizzazione passiva e non di vaccinazione in senso stretto, la profilassi non attiva il sistema immunitario del bambino ma fornisce subito anticorpi pronti all’uso: ciò la rende particolarmente adatta ai primi mesi di vita, in cui il rischio di forme severe è più alto. Resta fondamentale il colloquio con il pediatra di libera scelta per valutare il profilo clinico del minore e chiarire dubbi su efficacia e controindicazioni.

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Cos’è il virus respiratorio sinciziale (VRS)

Il VRS è un agente virale molto comune che circola soprattutto nella stagione fredda e si trasmette facilmente per via aerea e attraverso le goccioline respiratorie depositate su mani e superfici. Nella maggior parte dei casi provoca sintomi simili al raffreddore – tosse, starnuti, febbre, naso che cola, talvolta respiro sibilante – e si risolve in circa una settimana senza cure specifiche.

Nei neonati, soprattutto sotto i sei mesi, e nelle persone anziane o con difese immunitarie ridotte, può però evolvere in bronchiolite o polmonite e richiedere il ricovero. Segnali d’allarme nei lattanti sono respiro accelerato e rumoroso, pause respiratorie, rientramenti della gabbia toracica e colorazione blu di labbra o unghie: in queste evenienze occorre assistenza medica urgente.

La prevenzione passa dai comportamenti quotidiani – igiene delle mani, coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce, evitare contatti se si è malati – e, per le fasce più esposte, da strategie specifiche come l’immunizzazione passiva e i vaccini oggi disponibili per alcuni target.

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Giorgia Sdei
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