Nell’atmosfera suggestiva di Assisi, culla di arte e spiritualità, si è tenuta l’Assemblea nazionale dei Delegati del Club Alpino Italiano (CAI) nei giorni 25 e 26 maggio. L’evento ha portato in primo piano un’innovativa iniziativa nel mondo del turismo, già presentata alla fine del 2023: Umbria Green Holidays. Questo progetto, nato dalla collaborazione della rete “Viaggio nel cuore dell’Umbria”, si propone di rivoluzionare il concetto di vacanza, sposando l’eco-sostenibilità con l’esperienza autentica del territorio.

L’assemblea è stata quindi l’occasione per riaffermare gli obiettivi del progetto, che coinvolge tutto il territorio umbro e le imprese del settore agroturistico. Ma anche per parlare dello stato di avanzamento dell’iniziativa.

Umbria Green Holidays, un’idea che germoglia

L’Assemblea nazionale dei Delegati del CAI ha offerto lo scenario perfetto per presentare Umbria Green Holidays a una vasta platea di oltre 1200 delegati delle Sezioni CAI provenienti da ogni angolo della penisola. Gino Martinelli, presidente della rete “Viaggio nel cuore dell’Umbria”, ha illustrato con entusiasmo i principi e gli obiettivi di questa nuova forma di turismo, improntata alla scoperta responsabile del territorio.

È proprio Martinelli a sottolineare come questo progetto innovativo voglia “considerare la regione come un unico e grande parco naturale diffuso per proporre un turismo di qualità con le migliori soluzioni per una vacanza verde in Umbria dove trovare l’agriturismo per soggiornare, mangiare e vivere un’esperienza rurale e scoprire le bellezze naturali con itinerari affascinanti“. L’Umbria si candida quindi, a tutti gli effetti, come destinazione ideale per un turismo green. E lo fa attraverso la promozione degli attrattori naturalistici, la tutela del patrimonio ambientale, l’esplorazione dell’enogastronomia territoriale e la valorizzazione dei borghi e delle bellezze culturali.

Per la prima volta un progetto fa leva, in modo sostanziale e organico, su queste “zone speciali di conservazione e veri e propri scrigni di sostenibilità e biodiversità“, che racchiudono il meglio che l’Umbria ha da offrire.

Promozione e valorizzazione del territorio

Al momento il progetto Umbria Green Holidays coinvolge 35 strutture e oltre 55 siti naturalistici tra i meno conosciuti della rete regionale Aree Natura 2000, compresi 7 parchi regionali, 1 parco nazionale. A questi si uniscono 80 sentieri per un totale di oltre 1000 km di percorsi, che offrono ai visitatori un ventaglio di esperienze senza precedenti. L’obiettivo è di estendere ulteriormente questa rete, rendendo ogni angolo dell’Umbria accessibile e fruibile in modo sostenibile a tutti.

Vogliamo promuovere un turismo di qualità“, aveva affermato Gino Martinelli nella conferenza stampa di presentazione a dicembre 2023, “in collegamento con queste aree che sono piccole e non dotate di un vero e proprio ‘centro visita’. Pertanto, a ognuna abbiamo pensato di associare una struttura. Chi meglio di chi vive il territorio e ne interpreta lo spirito come gli agricoltori e i produttori di vino, olio e di altre eccellenze?“. Al completamento del progetto si auspica, quindi, di avere una struttura di “centro visita” per ognuna delle 95 aree di Aree Natura 2000 interessate nei 92 comuni della regione.

Sempre Martinelli: “Riteniamo che questo sia l’unico modo per soddisfare un cliente sempre più fluido nelle motivazioni e difficile da profilare con le tecniche classiche di segmentazione che richiede, come esperienze memorabili molto diversificate e personalizzazione elevata della propria esperienza di soggiorno“.

Il sostegno delle istituzioni per Umbria Green Holidays

Umbria Green Holidays punta quindi a integrare l’offerta delle aziende agroturistiche aderenti con proposte di attività ed esperienze incentrate sulla scoperta degli ambienti naturali e delle attività outdoor praticabili. Il successo dell’iniziativa è frutto di un impegno condiviso e della collaborazione tra diverse realtà: dalle aziende agrituristiche alle associazioni di categoria, come Confagricoltura Umbria, fino al sostegno della Regione Umbria e del CAI. Quest’ultimo, con la sua vasta rete di volontari, svolge un ruolo cruciale nella manutenzione dei sentieri e nella promozione di un turismo rispettoso dell’ambiente.

Il presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi, ha espresso a più riprese il sostegno al progetto. “Confagricoltura supporta il progetto con convinzione perché, oltre a promuovere agriturismi di qualità attraverso la rete e l’aggregazione, la vera novità è quella di considerare l’Umbria come un parco naturale diffuso, dando al turista che viene nella nostra regione tutti gli strumenti necessari per fare dei pacchetti turistici mirati in modo da dare ancora di più valore a questo cuore verde dell’Umbria“. Queste le sue parole in occasione della conferenza stampa. “Una rete di qualità“, prosegue, “per mettere in collegamento anche la parte esperienziale, e quindi pure quella enogastronomia, oltre che la vendita dei prodotti. In questo senso sarà importante anche la collaborazione con Umbria Made un nuovo progetto regionale che sta nascendo e che mette insieme ristoratori e prodotti”.

Tra gli obiettivi c’è anche quello di allargare il proprio orizzonte e mettere al centro l’Appennino e le regioni limitrofe all’Umbria per creare un prodotto interregionale che sia ancora più attrattivo per il turista.