09 May, 2025 - 11:00

Svolta verde per l'Umbria: la Giunta pre-adotta la legge sulle aree idonee per gli impianti rinnovabili

Svolta verde per l'Umbria: la Giunta pre-adotta la legge sulle aree idonee per gli impianti rinnovabili

La Giunta regionale dell’Umbria ha dato il via libera preliminare a una proposta di legge che potrebbe segnare una svolta per il futuro energetico della regione. Il provvedimento, intitolato "Misure urgenti per la transizione energetica e la tutela del paesaggio umbro", mira a individuare con precisione le aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, come previsto dal decreto legislativo 199/2021 e dal DM 21 giugno 2024.

L’obiettivo è ambizioso: ridurre le emissioni, raggiungere l’autonomia energetica e abbandonare progressivamente i combustibili fossili, senza compromettere la ricchezza paesaggistica e culturale della regione.

Energia verde e patrimonio culturale: una sfida da conciliare

La proposta arriva in un momento critico per quanto riguarda l'energia in Umbria, regione che fatica a tenere il passo con gli obiettivi nazionali in materia di rinnovabili. A fronte di un target intermedio di 279 megawatt-picco (Mwp) per il 2024, la regione si è fermata a 234 Mwp. Da qui l’urgenza di interventi che semplifichino le procedure e incentivino la realizzazione di nuovi impianti. La legge prevede la riduzione di un terzo dei tempi autorizzativi nelle aree idonee e stabilisce che il parere paesaggistico, pur obbligatorio, non sia vincolante. Inoltre, introduce il principio di "prevalenza di idoneità", secondo cui in caso di sovrapposizione tra aree idonee e non idonee prevale la prima, fatta eccezione per zone di massima tutela come i siti UNESCO e la fascia olivata Assisi-Spoleto.

Un altro punto cruciale della legge riguarda lo sviluppo di sistemi di accumulo, indispensabili per compensare l’intermittenza delle fonti rinnovabili. Si parla di batterie, impianti per l’idrogeno verde e invasi idrici integrati con centrali da pompaggio. Per gli impianti già esistenti, l’area utilizzabile potrà essere ampliata del 30% se verrà installato un sistema di accumulo con almeno il 10% della potenza complessiva. Inoltre, il modello umbro punta a creare piccole reti bilanciate (minigrid) e comunità energetiche, per garantire benefici diretti a famiglie e imprese umbre e rafforzare la resilienza locale.

Rinnovabili, legge sulle aree idonee: la Giunta coinvolge i cittadini dell'Umbria

La Regione ha deciso di coinvolgere attivamente la cittadinanza con un fitto calendario di incontri pubblici, da Perugia a Terni, passando per Orvieto, Norcia, Foligno e Città di Castello. L’assessore Thomas De Luca guiderà gli incontri per illustrare la legge e raccogliere osservazioni. "La legge è una necessità improrogabile sia sotto il profilo energetico che paesaggistico e ambientale", ha spiegato De Luca. "Sostituire le fonti fossili con impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile è fondamentale per imprese e famiglie, perché offre un approvvigionamento istantaneo, costante e stabile che libera dalle incertezze dei mercati internazionali e dalle dinamiche geopolitiche. Puntiamo a rendere l’Umbria una regione 100% rinnovabile, conciliando questo percorso con la tutela del paesaggio e dell’identità umbra".

Già nei mesi scorsi, due terzi dei Comuni umbri hanno partecipato inviando osservazioni e proposte, a dimostrazione di un forte coinvolgimento territoriale.

Monitoraggio e correttivi per non perdere di vista gli obiettivi

La legge prevede un sistema di monitoraggio annuale, fissato al 31 marzo, per verificare la potenza installata e autorizzata, nonché la distribuzione territoriale degli impianti. In caso di scostamenti dagli obiettivi prefissati, saranno adottate misure correttive per riportare la regione sulla giusta rotta. La sfida è anche economica: la zonizzazione del prezzo dell’energia renderà sempre più marcata la differenza tra le regioni virtuose e quelle in ritardo, e l’Umbria mira a posizionarsi tra le più avanzate.

Autonomia energetica e conservazione dell’identità culturale vanno di pari passo, sottolinea la Giunta. La sfida è coniugare sostenibilità, giustizia climatica, zero emissioni e indipendenza dalle fonti fossili, senza sacrificare la bellezza e la storia del nostro territorio. Il percorso è tracciato, ma sarà la partecipazione attiva dei cittadini a trasformare questo ambizioso progetto in realtà e a garantire un’Umbria più verde e competitiva.

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Giorgia Sdei
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