La Regione Umbria ha raggiunto un traguardo eccellente nel campo della gestione dei rifiuti, perché ha ricevuto un’importante conferma da parte della Commissione Europea. Questo riconoscimento è stato ufficialmente comunicato all’Ambasciatore italiano presso l’Unione Europea, confermando che la Regione ha soddisfatto tutte le condizioni abilitanti necessarie per l’erogazione dei finanziamenti legati alla politica di coesione per il ciclo di programmazione 2021-2027. Questo risultato è il frutto di una pianificazione aggiornata e attenta nel settore della gestione dei rifiuti.

Il riconoscimento della Commissione Europea riguardo alla sua gestione dei rifiuti in Umbria permette alla regione di accedere ai fondi della politica di coesione per il ciclo di programmazione 2021-2027. Questi fondi sono parte del Programma Regionale FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e FSE+ (Fondo Sociale Europeo Plus)​

L’Umbria è efficiente nella gestione dei rifiuti: il Piano regionale di efficienza del riciclo 

La dotazione complessiva per i programmi di coesione della Regione Umbria, inclusi i fondi FESR e FSE+, ammonta a oltre 1 miliardo di euro per il periodo 2021-2027​. Questi fondi sono destinati a supportare vari progetti, tra cui figura la gestione dei rifiuti.

Nel mese di aprile 2024, la società Ramboll di Monaco, incaricata dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, ha eseguito una valutazione approfondita del Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti dell’Umbria. 

Questo processo ha coinvolto un’analisi dettagliata della completezza, adeguatezza e conformità del piano rispetto alla legislazione europea. Dopo un attento confronto con gli uffici regionali, Ramboll ha confermato che il piano risponde pienamente ai requisiti richiesti, trasmettendo queste conclusioni alla Commissione Europea. 

Il Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti dell’Umbria è basato su principi di sostenibilità ambientale e sanitaria. L’obiettivo principale è ridurre gli impatti negativi del ciclo dei rifiuti, proteggendo l’ambiente e la salute dei cittadini. Il piano prevede misure per garantire l’autosufficienza regionale entro il 2030, assicurando la capacità di trattare il 100% dei rifiuti urbani prodotti nella regione.

Un altro aspetto fondamentale del Piano è l’efficienza economica del ciclo integrato dei rifiuti urbani. La Regione Umbria mira a rendere questo ciclo più efficiente, aumentando il riciclaggio e il recupero di materia ed energia. Questa strategia non solo favorisce la sostenibilità economica, ma riduce anche la dipendenza dalle discariche, con l’obiettivo di limitare al massimo il 7% dei rifiuti urbani destinati allo smaltimento in discarica entro il 2030.

Prospettive future: obiettivi ambiziosi per il 2030/2035

Il Piano regionale prevede anche un significativo aumento della raccolta differenziata, con l’obiettivo di raggiungere un tasso di riciclo del 65% entro il 2030. Per ottenere questo risultato, il piano promuove l’uniformità dei sistemi di raccolta e incoraggia l’adozione di comportamenti consapevoli riguardo ai rifiuti e all’economia circolare. L’ottimizzazione del sistema impiantistico, nel rispetto del principio di prossimità, è un altro elemento chiave per migliorare l’efficienza della gestione dei rifiuti.

Guardando al futuro ancora più prossimo, il Piano della Regione Umbria prevede una riduzione del 4,4% della produzione di rifiuti entro il 2035 e un aumento della raccolta differenziata al 75%. Inoltre, si prevede l’eliminazione del trattamento meccanico biologico (TMB) entro il 2028, promuovendo il recupero energetico dei rifiuti indifferenziati e degli scarti della raccolta differenziata. 

Entro il 2030, l’obiettivo è di smaltire in discarica solo il 7% dei rifiuti non riciclabili e non recuperabili, anticipando di cinque anni l’obiettivo normativo del 2035, che prevede un limite inferiore al 10% del totale dei rifiuti urbani prodotti.

La soddisfazione dell’Assessore Roberto Morroni

L’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Morroni, ha espresso grande soddisfazione per il riconoscimento ottenuto, dichiarando: “Il riconoscimento della Commissione Europea è un’importante attestazione del nostro impegno per una gestione dei rifiuti sostenibile e avanzata. Il nostro Piano regionale dimostra come la pianificazione possa essere non solo in linea con le normative europee, ma anche ambiziosa e realizzabile. L’Umbria si conferma ancora una volta come il ‘Cuore verde d’Italia’, capace di coniugare tutela ambientale e sviluppo sostenibile”.