Si fa sempre più intensa la protesta degli agricoltori umbri che chiedono attenzione circa l’emergenza dei cinghiali in Umbria. Proprio ieri a Perugia, in pazza Italia, circa 3000 agricoltori della Coldiretti Umbria, accompagnati dai loro trattori, hanno protestato. La manifestazione aveva l’obiettivo di ottenere risposte concrete e immediate sulla problematica dei cinghiali, oltre a richiedere interventi su altre questioni urgenti come la semplificazione amministrativa, il rilancio della filiera zootecnica e l’agricoltura sociale.
Emergenza cinghiali in Umbria: gli interventi della Regione
La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha partecipato alla manifestazione e ha annunciato l’approvazione del Piano straordinario per la gestione e il contenimento dei cinghiali. Questo piano, proposto dal Commissario straordinario alla PSA, Vincenzo Caputo, prevede catture, abbattimenti e lo smaltimento dei cinghiali per contrastare la diffusione della peste suina africana (Psa). Un’altra misura cruciale è l’estensione del periodo di caccia in battuta fino al 28 febbraio, misura accolta positivamente da Caputo. La Presidente Tesei ha anche annunciato misure per la semplificazione amministrativa, il rilancio della filiera zootecnica e il Regolamento attuativo alla Legge sull’agricoltura sociale.
Gli assessori: “Avanti con approccio integrato”
Gli assessori regionali Roberto Morroni e Luca Coletto hanno espresso grande soddisfazione per la recente comunicazione del commissario straordinario alla peste suina africana, Vincenzo Caputo, riguardante l’aggiornamento del piano regionale per la gestione del cinghiale. Le loro parole:
“Sosteniamo con forza l’approccio integrato e collaborativo delineato dal commissario Caputo. La sinergia tra le diverse istituzioni e il coinvolgimento delle comunità locali è fondamentale per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria. L’aggiornamento del piano regionale per la gestione del cinghiale rappresenta un passo avanti decisivo nella lotta contro la Psa e nella tutela delle nostre produzioni suinicole”.
Le Richieste della Coldiretti e degli Agricoltori
Gli agricoltori, guidati dal Presidente Coldiretti Umbria Albano Agabiti, dalla Presidente Coldiretti Perugia Anna Chiacchierini, dalla Presidente di Coldiretti Terni Dominga Cotarella e dal Direttore regionale Coldiretti Mario Rossi, hanno esposto una serie di richieste attraverso slogan come “Città e campagna unite contro i cinghiali”.
Il Presidente Agabiti ha evidenziato come la questione dei cinghiali non sia più solo un problema economico, ma anche ambientale e di sicurezza pubblica. Le sue parole: “Abbiamo chiesto misure straordinarie che la regione oggi ci ha concesso; sulle altre istanze arriveranno provvedimenti tempestivi,” ha dichiarato Agabiti. “La nostra mobilitazione si svolge in diverse tappe in tutte le regioni italiane, a testimonianza di come quella dei cinghiali sia una piaga nazionale, che in Umbria ha assunto un’elevata e particolare gravità”.
Il direttore Coldiretti: “Non ci stanchiamo di manifestare”
Il Direttore regionale Coldiretti Mario Rossi ha ribadito l’allarme per l’invasione di cinghiali e ha sottolineato l’impegno dell’organizzazione nel presentare proposte concrete per tutelare il lavoro e i redditi delle imprese agricole. Il suo commento è stato: “Non ci stanchiamo di manifestare e scendere in piazza specie su una questione come quella degli animali selvatici. Questo è un allarme che riguarda campagna e città, agricoltori ma anche cittadini che vogliono contenere un pericolo per i campi e per le strade”.
Rossi ha inoltre sottolineato come i cinghiali causino milioni di euro di danni all’anno, devastando campi di grano, orzo, mais, ortaggi e persino vigneti. “Ai danni alle coltivazioni si è aggiunto l’allarme della peste suina africana, che i cinghiali rischiano di diffondere nelle campagne, mettendo in pericolo gli allevamenti suinicoli sul territorio. Ma oggi abbiamo rilanciato anche su altre urgenze che i nostri agricoltori chiedono con forza per tutelare il settore primario regionale, potenziandone la competitività e la strategicità per l’intera collettività”.